Che tempo che fa 18\12\2010
Fight Aids Monaco
BfmTv.
Il buon massimo agli affari interni nel prossimo parlamento.
Il giornalista Marco travaglio.
Les 4 Vérités de Segolene.
Nuovi allineamenti di stonehenge.
(...ancora nello spartito classico di marcotullio)
I due si sciolsero dall'abbraccio,seppure a malincuore.
Lo sguardo che si scambiarono nell'allontanarsi l'uno dall'altro,però,fu colmo di promesse.
"Bene," riprese il gran maestro - a questo punto non ci resta che trovare un modo per uscire di qui.
Per il momento,mentre ci pensiamo,credo sia meglio trovarci un posto più defilato.
A proposito,giovanni,chi è questo qui? - .
- Ah,oh,è un domenicano.Mi ha sorpreso giù nelle segrete.
Non sapendo cosa fare,l'ho steso.
Non potevo certo lasciarlo lì,cosi me lo sono caricato sulle spalle.
Ho pensato che,visto l'abito che indosso,avrei dato meno nell'occhio con un cadavere sulle spalle. -
- Buona idea.E ancora vivo? -
- Be',a dire la verità,gli ho mollato una sventola mica male,comunque non credo di averlo ammazzato. -
- Meglio cosi.Zane raccogli questo sacco di immondizia e andiamo a nasconderci da qualche parte finché non ci verrà in mente una maniera per filarcela... -
I quattro trovarono rifugio in un angolo buio dell'ampio locale,dietro un mucchio di balle di fieno.
- Non mi avete raccontato cosa è successo - disse fulminacci quando si furono messi al riparo da sguardi indiscreti.
- C'è poco da dire, - rispose melchiorri " beatrice ha ricevuto la pozione,ma non ha potuto leggere il messaggio a dell'oscurità che regnava nella cella.Ha pensato che le avessimo mandato del veleno per abbreviare le sue sofferenze.Ma ci pensi?
- Ero disperata, - l'interuppe la giovane "voi non avete visto la sala delle torture.Avevo anche intrecciato una corda facendo a pezzi la sottana.Volevo impiccarmi.Ho deciso di bere quello che credevo fosse veleno solo perchè ritenevo fosse più rapido e meno doloroso."
Commosso dalle sofferenze patite dalla donna alla quale aveva scoperto di tenere cosi tanto,fulminacci tornò ad abbracciarla.
"In ogni caso,quando i secondini sono entrati nella cella,credendola morta,l'hanno portata qui nelle stalle,attesa che il carro del fieno portasse via il cadavere.Noi l'abbiamo trovata laggiù,stesa accanto ad altri due disgraziati morti sotto tortura."
"Credevo che l'effetto della pozione dovesse durare più a lungo" disse il pittore.
"Beatrice ha innavertitamente versato un pò della pozione.Per questo motivo l'effetto è stato di più breve durata.
Grazie al cielo,siamo stati i primi a trovarla.Adesso,però,sarà bene che troviamo un sistema per uscire di qui.
Prima o poi finirà per venire qualcuno e non mi sembra che questo nascondiglio sia particolarmente sicuro".
"Perchè non ci limitiamo a caricare Beatrice sulla barella e a uscire dal portone principale?" suggeri' fulminacci.
"In fondo,per quanto ne sanno le guardie,siamo solo dei devoti membri della confranternita venuti a raccogliere i resti mortali di un povero peccatore.Che motivo avrebbero di sospettare qualcosa di diverso?"
"Non è cosi facile,Giovanni.Mentre tu vagavi nelle segrete,ci siamo dati un occhiata intorno e abbiamo avuto modo di verificare che le guardie,al portone,controllano che i cadaveri siano veramente tali,passandoli a fil di spada,per cancellare ogni dubbio."
"Bastardi!" esclamò il pittore. "E allora,cosa facciamo?"
"Ci sto pensando,giovanni,ci sto pensando.Dammi tempo."
"Allora,facciamoci largo con la forza,perdio!Al portone ci sono non più di tre o quattro sbirri.Voi state dietro di noi,e zane io ce ne liberiamo.Una volta fuori,ce la diamo a gambe.Che ve ne pare?
"Scusa se te lo dico,giovanni,ma mi sembra un'emerita stupidaggine.Ammesso e non concesso che riusciate davvero a metterli tutti fuori combattimento,una volta all'esterno avremo alle calcagna l'intera sbirraglia dell'inquisizione.Non si daranno pace finchè non ci avranno agguantato.E ci agguanteranno,stanne certo.No bisogna giocare d'astuzia.
In quel momento,udirono le porte delle stalle aprirsi.
I quattro si acquattarano dietro alla balle di fieno,sbirciando ciò che stava accadendo.
Un carro trainato da due ronzini macillenti aveva fatto il suo ingresso nel vasto ambiente nel vasto ambiente e si stava dirigendo nella loro direzione,guidato da due uomini miseramente abbigliati.
Il carro prosegui il suo cammino fino a raggiungere uno stallagio davanti al quale si arrestò.
I due uomini scesero a terra e,afferrati due forconi dal cassone,aprirono il cancello dello stallaggio e iniziarono a caricare letame sul carro.
"Ecco il nostro lasciapassare" mormorò melchiorri,indicando il carro.
"Credo di non capire",sussurò il pittore.
"Semplice,giovanni stendiamo i due villani,prendiamo il carro e usciamo dalle stalle.Naturalmente,due di noi indosseranno gli abiti degli stallieri,mentre gli altri due si nasconderanno sotto il letame.
Mi rendo conto che non è il massimo,ma al momento non vedo una soluzione migliore."
Il pittore,zane e beatrice si guardarono l'un l'altro,cercando negli sguardi dei compagni d'avventura la conferma che il piano potesse effettivamente funzionare.
"Bene",disse infine fulminacci "andiamo!."
"Fermo,gioavanni!"lo bloccò il Grand maestro.
"Perchè indugiare?" esclamò il pittore - se dobbiamo farlo,facciamolo e sia finita qui!"
"Aspettiamo almeno che abbiano finito di caricare il letame,"obiettò melchiorri "Hai davvero voglia di metterti a spalare merda di cavallo?"
Il pittore non ebbe il tempo di dissentire perchè,mentre si accingeva ad aprir bocca,il frate avvolto nel telo,della cui presenza i quattro si erano quasi dimenticati,riprese conoscenza,iniziando ad agitarsi ed emettendo mugolii soffocati.
"Fatelo tacere o siamo perduti!"esclamò melchiorri.
Il pittore si mosse dalla sua posizione e si chinò sul corpo che si dibatteva,deciso a rifilargli un altra sventola.
Mentre caricava il colpo,il telo si scostò dal viso del frate e melchiorri ebbe modo di vedere i suoi lineamenti.
"Santa madre di dio!"esclamò. "Siamo fottuti!".
(il celebre operista)
Grazie."Ministro della cultura".