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Originariamente inviata da
Wittmann
Avrò assistito alla stipula di almeno 100 contratti di locazione; in NESSUN caso il proprietario ha chiesto o l'inquilino ha precisato spontaneamente i propri gusti sessuali.
Mi immagino la scena: tutti li, carte pronte, si sta per firmare, uno si blocca e di punto in bianco dice "fermi tutti, sapevate che a me piace giocare con 2 mazze!? sicuri di volermi ancora"?:lol:
E c'è sempre di mezzo l'arcifinocchi di roma che ci monta un caso sopra. Curiosa coincidenza!
Lo scambio d'informazioni è spontaneo, senza che ci sia una risposta a una precisa domanda, quando si tratta di cose importanti qual è il dover vivere in un certo luogo in compagnia di determinate persone.
Non c'è niente di peggio che il dover sopportare qualcuno nostro malgrado o del non essere sopportati.
Quindi chiunque si appresta a scegliere una casa in cui vivere, prima fa una sorta di indagine sul vicino o sui vicini se può, mette le carte in tavola, parlando con cortesia del più e del meno, la butta là che ci ha il cane, oppure il pianoforte, etc. etc.
In questo caso avrà dato 'sta notizia d'essere gay, si vede che per esperienza la cosa gli avrà creato in passato già dei problemi.
Idem chi dà in locazione una casa s'informa su con che tipo di persona avrà a che fare, subito dopo aver accertato che sia un pagatore e no un moroso.
Non ci trovo niente di incredibile.
Ricordo per esempio che da bambino mia madre affittò un locale commerciale a dei Testimoni di Geova che stavano mettendo in piedi un nuovo luogo di culto e questi confessarono che avevano faticato non poco per reperire tale locale.
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Lo scambio d'informazioni è spontaneo, senza che ci sia una risposta a una precisa domanda, quando si tratta di cose importanti qual è il dover vivere in un certo luogo in compagnia di determinate persone.
Non c'è niente di peggio che il dover sopportare qualcuno nostro malgrado o del non essere sopportati.
Quindi chiunque si appresta a scegliere una casa in cui vivere, prima fa una sorta di indagine sul vicino o sui vicini se può, mette le carte in tavola, parlando con cortesia del più e del meno, la butta là che ci ha il cane, oppure il pianoforte, etc. etc.
In questo caso avrà dato 'sta notizia d'essere gay, si vede che per esperienza la cosa gli avrà creato in passato già dei problemi.
Idem chi dà in locazione una casa s'informa su con che tipo di persona avrà a che fare, subito dopo aver accertato che sia un pagatore e no un moroso.
Non ci trovo niente di incredibile.
Ricordo per esempio che da bambino mia madre affittò un locale commerciale a dei Testimoni di Geova che stavano mettendo in piedi un nuovo luogo di culto e questi confessarono che avevano faticato non poco per reperire tale locale.
E dirlo gli ha creato ancora piu problemi
e per quanto l'informazione...credo che la sessualitá sia fuori luogo
a meno che non si paghi in natura
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Ricordo per esempio che da bambino mia madre affittò un locale commerciale a dei Testimoni di Geova che stavano mettendo in piedi un nuovo luogo di culto e questi confessarono che avevano faticato non poco per reperire tale locale.
E mi sembra anche ovvio :lol: Io ad esempio col ***** che gliel'avrei dato :lol:
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Io posso capire che affittare un locale per mettere in piedi un luogo di culto non sia una scelta semplice, soprattutto in un posto dove si incontrano delle resistenze che potrebbero rappresentare una noia per lo stesso proprietario (è il primo ad essere informato quando accadono episodi fastidiosi). Ma quando lo scopo è puramente abitativo qual è il problema? Non dovrebbe essere nell'interesse dell'affittante sapere lo stile di vita dell'affittuario o chi invita in casa, no?
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Ma perchè poi, l'omosessuale ha uno stile di vita diverso che nuoce alla quiete pubblica??!
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Se ho capito bene la proprietaria dell'appartamento da affittare era anche proprietaria dell'intero palazzo o comunque di più appartamenti e ha temuto che gli altri inquilini potessero andarle a rompere gli zibidei lamentandosi del nuovo arrivato.
Sto solo cercando di analizzare che cosa sarà passato per la sua testolina, ci tengo a precisare che sono fortemnte critico riguardo al suo comportamento.
la conclusione è che a chiacchiere siamo (quasi) tutti emancipati, nella realtà invece avere a che fare con un gay pubblicamente i più lo vorrebbero evitare.
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Questo lo denuncerei per aver superato il limite consentito di imbecillità quotidiana.
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Lo scambio d'informazioni è spontaneo, senza che ci sia una risposta a una precisa domanda, quando si tratta di cose importanti qual è il dover vivere in un certo luogo in compagnia di determinate persone.
Idem chi dà in locazione una casa s'informa su con che tipo di persona avrà a che fare, subito dopo aver accertato che sia un pagatore e no un moroso.
Non ci trovo niente di incredibile.
Lo scambio di informazioni è spontaneo in certi ambiti e varia a seconda di contesto e situazione.
L'affermare di essere gay nell'ambito della stipula di un contratto di locazione lo trovo fuori luogo e tutto meno che spontaneo..come se dovessi firmare e me ne saltassi fuori con "oh lo sai che mi piace andare a putt@ ne o travoni", o son li che devo fare un leasing e attacco la pezza al tipo della banca su chi e come mi piace sbattermi..
Sono notizie che tendenzialmente terrei per me e di certo non andrei a sbattere in faccia a gente sconosciuta o con cui ho solo rapporti di lavoro o economici.
E, ripeto, ho visto stipulare tantissimi contratti e MAI nessuno è saltato su con "oh io sono frocio/mi piace andare a battone/mi drogo/ecc.", e nessuno ha mai chiesto "sei finocchio/cosa ti piace fare/ecc.".
Forse non incredibile, ma sicuramente molto poco plausibile..e la strumentalizzazione fatta subito dopo dall'arcighei di certo non rende la storiella più convincente.