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Originariamente inviata da
Yoda
Chiamasi amore. Sinceramente, sto gretto materialismo da parte delle donne non me lo sarei aspettato.
Non è materialismo. E' rispetto per le scelte altrui.
Ripeto, se lei stessa giudicava 9 mesi di calvario sufficienti per decidere di abortire, è meglio che sia andata così.
Credo siano scelte strettamente personali che nessuno di noi può giudicare con "per amore si farebbe di tutto" "non ha spirito di sacrificio".
Mi pare, tra l'altro, che avesse gia avuto una gravidanza molto difficile che sicuramente in qualche modo l'ha segnata.
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Siamo già fin troppi al mondo, un embrione in meno che muta in bambino non è tutta sta tragedia U_U
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Originariamente inviata da
Echoes.
La gravidanza è uno status particolare per la donna.
Decidere di abortire o meno è una decisione strettamente personale che non mi sento di giudicare, perchè ognuno ha i suoi valori etici e morali, ognuno è diverso.
Fatto 'sta, credo che le gravi difficoltà che ha incontrato non siano da poco e se per lei sono state sufficienti a non volere continuare la gravidanza allora è meglio così.
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nella sua situazione, avrei fatto la stessa cosa.
Un embrione non vale una salute,fisica e mentale,rovinata....
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QUalcuno non ha ancora capito che prima di essere macchine sforna figli siamo PERSONE.
La depressione non è qualcosa con cui scherzare: andando per ipotesi, avrebbe potuto 'sopportare' 9 mesi di problemi fisici/psicologi per mettere al mondo il bambino. Ma poi? Cosa sarebbe successo? Non è che una volta nato la depressione passa, non c'è un interruttore da schiacciare. La sua salute fisica era a rischio, idem quella psicologica. Il bambino con chi sarebbe cresciuto? Lei sarebbe guarita sicuramente, sia ficamente che psicologicamente?
E poi, forse nessuno ha notato che c'è scritto che vomitava una QUARANTINA di volte al giorno.. ti distruggi lo stomaco, la trachea, la laringe e la faringe. Inizi a vomitare sangue perchè i succhi gastrici infiammano tutto il canale. Non riesci più a mangiare nè bere per il dolore. Ci sono cure, certo. Ma l'infiammazione passa quando la sua causa smette di esistere: il vomito. Il vomito passa quando la sua causa smette di esistere: la gravidanza.
9 mesi del genere sarebbero stati un inferno per chiunque, valori o meno. E sinceramente non sono nemmeno sicura che siano sopportabili dal punto di vista fisico, strano che nell'articolo non ci siano pareri medici a proposito.
Ci sono farmaci che fanno smettere di vomitare, ma per quanto si possono prendere, massimo una settimana? E poi cosa fa? Le attaccano la flebo per mangiare?
"Per così poco..." da me si dice 'tutti bravi a fare i gay con il sedere degli altri!'
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Originariamente inviata da
Yoda
Chiamasi amore. Sinceramente, sto gretto materialismo da parte delle donne non me lo sarei aspettato.
Un conto è volerlo fare di propria spntanea volontà, un altro conto è imporre la propria visione agli altri scrivendoci pure un articolo su, per dimostrare cosa poi?
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Originariamente inviata da
Wolverine
Siamo già fin troppi al mondo, un embrione in meno che muta in bambino non è tutta sta tragedia U_U
:?
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Originariamente inviata da
Sally
"Per così poco..." da me si dice 'tutti bravi a fare i gay con il sedere degli altri!'
Anche da me si dice così...
Però questo articolo mi ha fatto riflettere sul fatto che, se mia madre avesse ragionato come la signora, io a quest'ora non sarei qui..
Ha trascorso i primi 5 mesi di gravidanza a dimagrire invece che ingrassare, tanto che il medico le aveva chiaramente detto che non poteva continuare in questo modo..
Vomitava qualsiasi cosa ingerisse...dalla più semplice alla più elaborata..
Riuscive solo a sgranocchiare qualche patatina pai di tanto in tanto..
Quello che voglio dire è che, probabilmente, in una situazione del genere ci sono duemila fattori, non solo il fattore "vomito troppo, mi sono rotta le palle, quindi preferisco abortire".
Chi mi conosce poco poco sa quanto io sia contraria all'aborto, per cui na notizia del genere non mi può lasciare indifferente..ma quanto ci sono di mezzo "questioni psicologiche" [perché, secondo me, si tratta più di questo che della nausea in sé] non è mai così semplice dare dei giudizi.
E soprattutto è inutile.
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Originariamente inviata da
Eurasia
Ma saranno affari suoi?
Per così poco.
Ma per favore, tutti geni della vita con le pance altrui.
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Originariamente inviata da
Lyla
:?
Anche da me si dice così...
Però questo articolo mi ha fatto riflettere sul fatto che, se mia madre avesse ragionato come la signora, io a quest'ora non sarei qui..
Ha trascorso i primi 5 mesi di gravidanza a dimagrire invece che ingrassare, tanto che il medico le aveva chiaramente detto che non poteva continuare in questo modo..
Vomitava qualsiasi cosa ingerisse...dalla più semplice alla più elaborata..
Riuscive solo a sgranocchiare qualche patatina pai di tanto in tanto..
Quello che voglio dire è che, probabilmente, in una situazione del genere ci sono duemila fattori, non solo il fattore "vomito troppo, mi sono rotta le palle, quindi preferisco abortire".
Chi mi conosce poco poco sa quanto io sia contraria all'aborto, per cui na notizia del genere non mi può lasciare indifferente..ma quanto ci sono di mezzo "questioni psicologiche" [perché, secondo me, si tratta più di questo che della nausea in sé] non è mai così semplice dare dei giudizi.
E soprattutto è inutile.
Ma è ovvio che è un argomento delicato.
Ma io penso, cioè, se lei ha reputato una gravidanza piena di problemi sufficiente a non volere più un bambino, non è meglio che sia andata cosi?
Insomma, il bambino lo avrebbe amato lo stesso, ma non sarebbe stata la stessa cosa. Magari continuando avrebbe messo in pericolo la sua vita e quella dell'embrione.
Non sappiamo cosa effettivamente le hanno detto i medici e come effettivamente si è sentita.
Avrà avuto le sue buone motivazioni,dato che non ha abortito per mancanza di soldi, perchè troppo giovane o senza padre.
Ha abortito per salute e credo sia stata una scelta estrema che non abbia lasciato indifferente nemmeno lei.
Quindi non si può umanamente giudicare, penso.
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Originariamente inviata da
Echoes.
Ma è ovvio che è un argomento delicato.
Ma io penso, cioè, se lei ha reputato una gravidanza piena di problemi sufficiente a non volere più un bambino, non è meglio che sia andata cosi?
Insomma, il bambino lo avrebbe amato lo stesso, ma non sarebbe stata la stessa cosa. Magari continuando avrebbe messo in pericolo la sua vita e quella dell'embrione.
Non sappiamo cosa effettivamente le hanno detto i medici e come effettivamente si è sentita.
Avrà avuto le sue buone motivazioni,dato che non ha abortito per mancanza di soldi, perchè troppo giovane o senza padre.
Ha abortito per salute e credo sia stata una scelta estrema che non abbia lasciato indifferente nemmeno lei.
Quindi non si può umanamente giudicare, penso.
E io che ho detto? :ehm: