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Attenzione mformatteo che la questione che si sta discutendo non è che esista o no il lavoro nero, ma se chi lavora al nero sia o non sia considerabile un "parassita" e quindi sia per questo non meritevole di assistenza sociale, legame con l'argomento del post che si pone il diritto di avere tutti un tetto sotto al quale vivere.
Sembrerebbe che per alcuni tale tetto sia un diritto a meno che non si sia dei parassiti e per questo immeritevoli di riguardi sociali.
Voler chiudere le porte del diritto a un tetto a una persona senza casa perché lavora al nero tacciandolo per questo di esser parassita mi sembra molto riduttivo.
Come ho detto più sopra occorrerebbe analizzare le situazioni una per una e giudicare così le persone e non per categorie.
Un individuo che si presta a fare tutti i lavori che gli vengono proposti, non può essere considerato un parassita, dal momento che svolge una funzione utile per la società e lo fa col massimo impegno. Se poi non paga le tasse è per una falla del sistema non per sua scelta. Qui si fa presto a parlare e ad affermare che un lavoratore al nero potrebbe rifiutare il lavoro nero per una questione di principio, ma 'sta cosa non la discuto nemmeno perché è ridicola. Si sta affermando che il manovale di mia conoscenza dovrebbe lasciare il figlio senza accudimento per non accettare di lavorare senza essere messo in regola. Le responsabilità delle cose che non funzionano diamole per favore a chi veramente le ha, non a chi si trova suo malgrado a pagarne le conseguenze!
Mi sembra invece che esista gente, anche tra chi interviene in questo post, che esalta questo sistema sociale ed economico e se la prende poi con la disonestà dell'altrimenti disoccupato che accetta un lavoro al nero definendolo "parassita": fa ridere!
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Personalmente, dato il sistema di tassazione italiano che altro non è se non strozzinaggio legalizzato (sia verso i lavoratori sia verso gli imprenditori), non mi sognerei mai di definire un lavoratore in nero "parassita", sia che non abbia alternative sia che ne abbia....
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YouTube - BARLETTA. Il dramma di 18 famiglie sfrattate giusto per citare un caso riguardante 18 famiglie in puglia :roll:
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Originariamente inviata da
RudeMood
Se non ha alternative sì. Fa il bene della famiglia.
Sì. Un manovale non in regola può cadere e fracassarsi la testa e lasciare tutta la famiglia in mezzo alla strada.
Ma questo potrebbe anche non accadere. E finchè non succede il manovale non in regola riporta lo stipendio a casa, che serve a pagare il mutuo, o l'affitto, a fare la spesa, pagare le utenze domestiche, comprare le scarpe nuove ai figli che crescono.
Se ha alternative migliori, come un lavoro con contratto regolare e preferisce rimanere in nero è coglione e parassita.
Ma.. siamo sicuri che OGGI ci siano abbastanza alternative regolari
da soddisfare le richieste di tutti i lavoratori in nero?
Una persona che è padre di famiglia non può vivere alla giornata.
Quando lavori in nero chi ti assume può decidere di NON pagarti lo stipendio, a fine mese....può dirti: quanto ti dovevo dare 900€? bene io te ne do 400, se ti stà bene è così altrimenti cavoli tuoi non becchi niente....
E TU NON HAI IN MANO NULLA PER RIVALERTI.
sai quanti amici ho a cui sono successe queste cose?? con mesi di stipendio arretrato mai pagato?
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Attenzione mformatteo che la questione che si sta discutendo non è che esista o no il lavoro nero, ma se chi lavora al nero sia o non sia considerabile un "parassita" e quindi sia per questo non meritevole di assistenza sociale, legame con l'argomento del post che si pone il diritto di avere tutti un tetto sotto al quale vivere.
Sembrerebbe che per alcuni tale tetto sia un diritto a meno che non si sia dei parassiti e per questo immeritevoli di riguardi sociali.
Voler chiudere le porte del diritto a un tetto a una persona senza casa perché lavora al nero tacciandolo per questo di esser parassita mi sembra molto riduttivo.
Come ho detto più sopra occorrerebbe analizzare le situazioni una per una e giudicare così le persone e non per categorie.
Un individuo che si presta a fare tutti i lavori che gli vengono proposti, non può essere considerato un parassita, dal momento che svolge una funzione utile per la società e lo fa col massimo impegno. Se poi non paga le tasse è per una falla del sistema non per sua scelta. Qui si fa presto a parlare e ad affermare che un lavoratore al nero potrebbe rifiutare il lavoro nero per una questione di principio, ma 'sta cosa non la discuto nemmeno perché è ridicola. Si sta affermando che il manovale di mia conoscenza dovrebbe lasciare il figlio senza accudimento per non accettare di lavorare senza essere messo in regola. Le responsabilità delle cose che non funzionano diamole per favore a chi veramente le ha, non a chi si trova suo malgrado a pagarne le conseguenze!
Mi sembra invece che esista gente, anche tra chi interviene in questo post, che esalta questo sistema sociale ed economico e se la prende poi con la disonestà dell'altrimenti disoccupato che accetta un lavoro al nero definendolo "parassita": fa ridere!
Chi lavora in nero NON paga le tasse....e quando ha una certa età anche se non ha mai versato un euro di contributi ha diritto alla pensione minima.
E nell'assegnazione delle case popolari chi ha lavorato una vita in nero ha gli stessi diritti di chi ha fatto l'operaio pagando i contributi.
ora scusami se questa cosa mi da fastidio.
Ti cito un mio post della pagina 1:
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Poi sono daccordo che in un paese che si definisce CIVILE sia più che giusto aiutare le persone o famiglie in difficoltà.
Ma questi problemi non si risolvono creando quartieri popolari ghettizzati, affidando gli alloggi popolari agli amici di amici, affittando le case a chi non le merita o facendo restare impunito l'abusivismo.
Ho visto un servizio che parlava delle case popolari in Francia come vengono amministrate.
Per una volta si potrebbe guardare ai paesi più avanti di noi e imparare qualcosa....ma non siamo il Paese che fa questo genere di cose.
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Originariamente inviata da
Wolverine
Personalmente, dato il sistema di tassazione italiano che altro non è se non strozzinaggio legalizzato (sia verso i lavoratori sia verso gli imprenditori), non mi sognerei mai di definire un lavoratore in nero "parassita", sia che non abbia alternative sia che ne abbia....
Se tutti pagassimo le tasse molto probabilmente la corda dello strozzino si allenterebbe.
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Originariamente inviata da
Lucky Luciano
Se tutti pagassimo le tasse molto probabilmente la corda dello strozzino si allenterebbe.
Sì, nel 2050....e per di più FORSE.....
Troppo poco per chi ha ORA una famiglia da mantenere. Se bisogna scegliere fra il dare soldi ad uno stato ladro ed il tenerseli per sè e per la propria famiglia, personalmente non avrei il benchè minimo dubbio....
Se vedessi una SERIA e RAPIDA regolata morale e giuridica da parte dello Stato, allora sono più che disposto a cambiare il mio atteggiamento, ma finchè vedo i miei soldi persi in tangenti, consulenze a *****, auto blu, viaggi super-lusso e voli di Stato per ******* d'alto bordo, allora mi spiace ma io cercherò di risparmiare dove posso.....il vero ed unico parassita qua è proprio lo Stato.
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E' il classico circolo vizioso :lol:
Se tutti pagassimo le tasse, probabilmente potrebbero abbassarle..
MA
Se abbassassero le tasse (o quantomeno istaurassero un regime di detrazioni e deduzioni decente) , probabilmente tutti pagheremmo le tasse.
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Originariamente inviata da
Lucky Luciano
Chi lavora in nero NON paga le tasse....e quando ha una certa età anche se non ha mai versato un euro di contributi ha diritto alla pensione minima.
E nell'assegnazione delle case popolari chi ha lavorato una vita in nero ha gli stessi diritti di chi ha fatto l'operaio pagando i contributi.
ora scusami se questa cosa mi da fastidio.
Pensa che se uno decidesse deliberatamente di non fare un caxxo per tutta la vita non verserebbe comunque alcun contributo, avrebbe sicuramente diritto a una casa popolare per reddito nullo e si beccherebbe la pensione sociale a 65 anni di età.
Ecco questo potrebbe essere un parassita, no gli esempi fatti da voi più sopra.
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NON ESISTE UN DIRITTO AD AVERE UNA CASA,POPOLARE O MENO!
Mettetevelo in testa!
Le case popolari vengono costruite in base a certi criteri, e poi assegnate in base ad altri (la regolamentazione tra l'altro e' in buona parte lasciata alle regioni..).
Ma non e' scritto da nessuna parte che tutti quelli che non hanno / non possono procurarsi una casa debbano averne una dallo stato.
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Originariamente inviata da
BadWolf
NON ESISTE UN DIRITTO AD AVERE UNA CASA,POPOLARE O MENO!
Mettetevelo in testa!
Le case popolari vengono costruite in base a certi criteri, e poi assegnate in base ad altri (la regolamentazione tra l'altro e' in buona parte lasciata alle regioni..).
Ma non e' scritto da nessuna parte che tutti quelli che non hanno / non possono procurarsi una casa debbano averne una dallo stato.
Certo che esiste, rientra nei cosìddetti diritti soggettivi e tutti gli europei in un modo o nell'altro godono di misure ad hoc che garantiscono un tetto sulla testa dei propri cittadini.
La differenza sostanziale è che in Italia questi diritti soggettivi non sono esigibili (come ad es. la pensione), quindi lo Stato non risulta inadempiente. Inoltre, nel nostro paese il livello che si occupa di coprire questi diritti è quello territoriale e, dato che non è un diritto esigibile per la questione di cui sopra, risulta la prima fascia di spesa ridotta o addirittura abolita dai singoli comuni.
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Interessante discussione, senza ripetere nulla mi trovo perfettamente d'accordo con i pensieri di Wittmann e Lucky Luciano.
In molti rivendicano "diritti" ma quando si inizia a parlare di "doveri" stranamente si rimane in pochi.
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Eurasia ma che stai dicendo?
Diritti soggettivi?
Che intendi esattamente?
(Anzi sarebbe anche interessante allora spare con che accezioni parli di "diritto" .. ma tralasciamo inq uesta sede).
Anche se parliamo di diritti fondamentali (che da quanto posso capire sono la cosa esistente che piu' si avvicina a quello che tu intendi) si parla sempre di capacita' e di facolta' talvolta di immunita' (nel significato legale dei termini ovviamente).. ma ma non esiste non e' mai esistito e non esistera' mai un diritto reale (ancora una volta in senso giuridico,esperibile quindi erga omnes.) che consenta di pretendere una prestazione ecomomica senza relativa causa e conseguente obbligazione.
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Originariamente inviata da
JKonan
Mi vien da ridere, l'arte italiana del saper piangere miseria non ha eguali!
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Originariamente inviata da
BadWolf
Eurasia ma che stai dicendo?
Diritti soggettivi?
Che intendi esattamente?
(Anzi sarebbe anche interessante allora spare con che accezioni parli di "diritto" .. ma tralasciamo inq uesta sede).
Anche se parliamo di diritti fondamentali (che da quanto posso capire sono la cosa esistente che piu' si avvicina a quello che tu intendi) si parla sempre di capacita' e di facolta' talvolta di immunita' (nel significato legale dei termini ovviamente).. ma ma non esiste non e' mai esistito e non esistera' mai un diritto reale (ancora una volta in senso giuridico,esperibile quindi erga omnes.) che consenta di pretendere una prestazione ecomomica senza relativa causa e conseguente obbligazione.
Per diritti soggettivi intendo quelli legati alle prestazioni socio-assistenziali e abitative. Quelle che appunto per il nostro Stato non sono e non saranno mai diritti, ma semplici elargizioni legate a come gira la luna ai comuni.
Non seccarti, è un discorso a vuoto non perchè credo tu abbia torto ma perchè la configurazione della mia idea di diritto è diversa dalla tua politicamente corretta :)
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Originariamente inviata da
Eurasia
Per diritti soggettivi intendo quelli legati alle prestazioni socio-assistenziali e abitative. Quelle che appunto per il nostro Stato non sono e non saranno mai diritti, ma semplici elargizioni legate a come gira la luna ai comuni.
Però non accaniamoci contro il "nostro" Stato: con tutti i suoi difetti, non credo che la situazione sia molto diversa altrove, cioè non esiste nessun posto sul pianeta dove ci sia il diritto reale (non in senso tecnico, ma nel senso di concretamente esercitabile) per tutti di pretendere ed ottenere vitto e alloggio gratis.
Semplicemente perchè nessuno Stato ha la possibilità di costruire case gratis e mantenere tutti quanti (senza considerare che se fosse così, se ci fosse un posto in cui venisse garantito un alloggio decente e gratuito a chiunque, tutti i poveri e senza casa del continente filerebbero li seduta stante a reclamare l'appartamentino gratis).
Dovunque ci sono i "barboni", i senza casa, i poveri, i clandestini che abitano in 50 in un appartamento da 5, ecc.
PEr il caso di barletta..sta gente in pratica era in affitto, non pagava il canone, è stata regolarmente sfrattata ed ora ha occupato abusivamente alloggi di proprietà di altre persone? Più che farmi pena manderei la celere, ma vabè. Tra l'altro dovrebbero dirlo a quelli di annozzzero che gli sfratti non sono solo fatti da cattivoni leghisti e non riguardano solo poveri extracomunitari sfortunati.
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Originariamente inviata da
Wittmann
PEr il caso di barletta..sta gente in pratica era in affitto, non pagava il canone, è stata regolarmente sfrattata ed ora ha occupato abusivamente alloggi di proprietà di altre persone? Più che farmi pena manderei la celere, ma vabè. Tra l'altro dovrebbero dirlo a quelli di annozzzero che gli sfratti non sono solo fatti da cattivoni leghisti e non riguardano solo poveri extracomunitari sfortunati.
Oltre a dirlo ad Annozero dovrebbero dirlo anche a certa gente qui del forum che a quanto pare crede che invece sia tutto dovuto a prescindere :045:
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Originariamente inviata da
Wolverine
Oltre a dirlo ad Annozero dovrebbero dirlo anche a certa gente qui del forum che a quanto pare crede che invece sia tutto dovuto a prescindere :045:
O forse la gente di questo forum la vede in un certo modo perchè non è stato dovuto un bel niente, anche quando ciò avrebbe dovuto esserci.
Diciamo semplicemente che in casa nostra ci si crogiola sugli allora perchè ci basiamo su un modello di solidarietà familiare che non responsabilizza chi ci governa. Quindi chi famiglia non ha, è tanto delinquente (o "fallito" che non ha saputo metter da parte le briciole per permettersi un mutuo).
Dimenticavo che il mio discorso non è rivolto a clandestini, ex carcerati e spacciatori, ma a cittadini europei normalissimi. Se mi allargo anche agli altri rischio di bestemmiar troppo..che razza di diritti vanno a pretendere quei farabutti?!!
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Io non è che sono contro la gente che hai elencato a prescindere, sono solo dell'opinione che chi vuole qualcosa deve meritarsela oppure non lamentarsi se non la ottiene. Sono più "americano" da questo punto di vista oppure, se preferisci, più aderente alla "legge della giungla".
Riguardo ai carcerati, poi, è già assai che vengano alloggiati e mantenuti a spese nostre e che non sempre lavorino.....è bene che non si azzardino a pretendere altro, considerando il perchè sono in quelle condizioni.
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Originariamente inviata da
Eurasia
Per diritti soggettivi intendo quelli legati alle prestazioni socio-assistenziali e abitative. Quelle che appunto per il nostro Stato non sono e non saranno mai diritti, ma semplici elargizioni legate a come gira la luna ai comuni.
Non seccarti, è un discorso a vuoto non perchè credo tu abbia torto ma perchè la configurazione della mia idea di diritto è diversa dalla tua politicamente corretta :)
No ferma adesso ho capito. Tu stai dicendo "dovrebbero esistere".
Fatto rimane che all'atto pratico non lo sono. E non solo da noi eh, non conosco la giurisprudenza di tutti gli stati del mondo, ma sono abbastanza sicuo che un diritto del genere non esista in alcun dove.
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Originariamente inviata da
Wittmann
[...] non esiste nessun posto sul pianeta dove ci sia il diritto reale (non in senso tecnico, ma nel senso di concretamente esercitabile) per tutti di pretendere ed ottenere vitto e alloggio gratis.
[...]
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Originariamente inviata da
Wolverine
Oltre a dirlo ad Annozero dovrebbero dirlo anche a certa gente qui del forum che a quanto pare crede che invece sia tutto dovuto a prescindere :045:
Si fa confusione fra "diritto alla casa" inteso come diritto ad avere un tetto sotto la testa e "una casa regalata a tutti!" come se esistesse il paese dei balocchi...
Sarebbe interessante, ad averne voglia, a ripercorrere gli interventi di questo 3D per verificare chi ha iniziato questa errata interpretazione del diritto di casa, se il gruppetto di noi più favorevoli a uno stato assistenzalista oppure voi altri, più dalla parte del "self made man"...
A ogni modo "diritto alla casa" significa che tutti devono avere le condizioni per avere un tetto, quale che sia il titolo per il quale lo ottengono, un affitto, un mutuo, un'eredità, un acquisto con fondi propri, etc.
Quindi "diritto alla casa" deve significare per una coppia di giovani che iniziano una vita insieme quanto meno: un lavoro, le condizioni per avere un mutuo, cioé o che il lavoro sia a tempo indeterminato, oppure garanzie alternative alle banche nel caso che lo stato sia fautore di lavori precari; un mercato degli affitti quanto meno più fluido: ci siamo incartati, si difende la proprietà e quindi il diritto di possedere non una ma cento case, ma poi non si dà ai proprietari la possibilità di creare un reddito con tali case essendo l'affitto un rischio altissimo e onerosissimo in fatto di tasse e nel contempo economicamente proibitivo per chi l'affitto lo deve pagare.
Insomma è un sistema che fa acqua a tutte le parti, ma nessuno osa criticarlo con un'analisi obiettiva e seria, per non mettere a repentaglio la reputazione del partito politico che si "tifa" e allora si gioca a una sfida dialettica fra le parti per dimostrare chi riesce a prevalere, incuranti tutti del problema di base, quello dell'ennesimo diritto, stavolta quello della casa, che viene puntualmente calpestato e disatteso.
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Si pero' chiamamo le cose col proprio nome :)
Quello di cui tu parli e' una necssita' a qualche riforma in campo economico / sociale.
Ben diverso e' parlare di diritto alla casa che,se esistesse,e interpretando le vostre parole, vorrebbe dire niente di dverso dal : quello non ha una casa qualcuno gliela deve dare.
Anche il diritto alla proprieta' che tu hai citato, ecco quello esiste ed e' garantito dalla costituzione in primis. Ma non nel senso che se uno non ha proprieta' qualcunod eve dargliele , solo nel senso che dalla proprieta' derivano una serie di facolta',immunita' eccetera che sono invilabili.
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Originariamente inviata da
BadWolf
Si pero' chiamamo le cose col proprio nome :)
Quello di cui tu parli e' una necssita' a qualche riforma in campo economico / sociale.
Ben diverso e' parlare di diritto alla casa che,se esistesse,e interpretando le vostre parole, vorrebbe dire niente di dverso dal : quello non ha una casa qualcuno gliela deve dare.
Anche il diritto alla proprieta' che tu hai citato, ecco quello esiste ed e' garantito dalla costituzione in primis. Ma non nel senso che se uno non ha proprieta' qualcunod eve dargliele , solo nel senso che dalla proprieta' derivano una serie di facolta',immunita' eccetera che sono invilabili.
Quello che tu dici e temi è solo il caso limite di un diritto alla casa che di fatto è quanto ho espresso nel mio precedente intervento.
Chiaro che in una società organizzata come la nostra, se poi trovi un uomo e una donna con quattro o cinque ragazzini al seguito accampati sotto un ponte del fiume Tevere, cerchi (dovresti cercare) un tetto dove farli ricoverare...
Quello che volevo dire è che assumere una posizione come la tua e quella di tanti altri, per la quale rigidamente la propria casa ognuno deve provvedere a procacciarsela coi propri mezzi, presuppone che dovreste con la stessa rigidezza reclamare il diritto del lavoro per tutti, il diritto al prestito bancario, il diritto di poter affittare in termini ragionevoli una casa, sia nei panni del locatario che del locatore...