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La voragine delle Tasse

  1. #1
    Sempre più FdT mformatteo
    Uomo 35 anni da Imperia
    Iscrizione: 14/12/2009
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    Predefinito La voragine delle Tasse

    tiè, ecco cosa succede appena si dà in gestione a qualche privato una qualsivoglia somma di denaro pubblico

    Così le tasse vengono pagate e poi spariscono nei conti "sbagliati" - Repubblica.it

    vi anticipo qualche spezzone, visto che l'articolo è lungo:

    TASSE RUBATE. Tasse privatizzate. Tasse evaporate. Almeno 90 milioni di euro - ma forse molti di più - di tasse pagate dai cittadini e mai versate nelle casse dei rispettivi Comuni. Tosap, Tarsu, Cosap, Ici, multe. Soldi finiti nel conto corrente sbagliato. È lo scandalo delle tasse rubate o - se volete - dei "furbetti delle tasse". Oppure, ancora meglio: è lo scandalo annunciato di "Tributi Italia", società privata per la riscossione delle imposte locali, nata a Chiavari e cresciuta in fretta in tutta Italia, a nord e a sud, al centro e nelle isole. Ecco: la bolla delle tasse, dopo quella immobiliare. D'altra parte Giuseppe Saggese, cinquantenne tarantino, figlio di magistrato, che di questa storia è il protagonista essendo il fondatore e poi il dominus di "Tributi Italia", costretto a tirare i fili da dietro le quinte per via dei due arresti (nel 2001 e nel 2009), le tasse le chiama "piastrelle". Piastrelle con le quali costruire pezzo dopo pezzo il proprio patrimonio.



    Oggi centinaia di piccoli Comuni sparsi lungo la Penisola sono sull'orlo della bancarotta o soffrono per il buco nel loro bilancio. Ci sono Pomezia con un ammanco di quasi 22 milioni, Aprilia (20 milioni), Nettuno (3,2 milioni), Augusta (quasi 5 milioni), Bergamo (2,2 milioni), Fasano (quasi 2 milioni) e poi tanti, tanti, altri. I servizi, quelli per cui i cittadini pagano le tasse, spesso sono stati azzerati. Sono saltati oltre mille posti di lavoro. Solo qualche decina di dipendenti di "Tributi Italia" è rimasta a sbrigare le pratiche ancora necessarie, i collaboratori e consulenti sono stati licenziati, gli altri dipendenti sono in cassa integrazione. E lì resteranno dopo essere da mesi anche senza stipendio. "Tributi Italia", che raccoglieva le tasse per circa 400 Comuni, sta fallendo o è già tecnicamente fallita. Ha chiesto di poter accedere al concordato preventivo previsto della legge Marzano, la versione italica del "Chapter 11" americano. Il governo ha approvato una norma (sta nel decreto incentivi) per salvare la superholding delle tasse. Che adesso è in una sorta di stand by: prima cancellata per inadempienze dall'albo dei riscossori, quindi in attesa della decisione di merito del Consiglio di Stato, dopo la sospensiva ordinata dal Tar del Lazio. Impervi sentieri giudiziari che difficilmente cambieranno l'epilogo di questo scandalo. Il Tribunale di Roma deciderà prossimamente sull'ammissione della società al concordato preventivo. La Procura di Velletri si sta preparando a chiedere il rinvio a giudizio dei vertici della società con l'accusa di peculato. E le altre tredici inchieste aperte proseguiranno. Ma come è potuto accadere il furto delle tasse? È anche colpa degli amministratori? Chi doveva controllare? Chi restituirà i soldi ai Comuni e dunque i servizi ai cittadini
    Lo schema adottato ad Aprilia, infatti, si replica dovunque. "Tributi Italia" riesce a prendersi direttamente o attraverso una società mista pubblico privata, di cui possiede il 49 per cento, il servizio della riscossione. Nei consigli di amministrazione, però, la maggioranza va ai privati così da assicurargli il governo della società. Alla quale va un aggio stratosferico: fino al 30 per cento di quanto incassato. Aggio che, in alcuni casi, arriva al 75 per cento sugli accertamenti dell'evasione. Cartelle pazze? Chi può escluderlo. Le gare d'appalto (quando ci sono) sono ritagliate sulle caratteristiche della società mista di turno. Così, per impedire la concorrenza delle banche, all'attività di accertamento e riscossione dei tributi si affianca quella della manutenzione del verde pubblico. L'agguerrito assessore al Bilancio e alle Finanze di Aprilia, Antonio Chiusolo, subito dopo l'insediamento, ha scoperto, oltre al buco in bilancio, che le due palme impiantate a qualche chilometro dal municipio erano costate agli apriliani cinque milioni di euro, essendosi esaurita lì la cura per il verde offerta dall'Aser. Ma Chiusolo ha scoperto anche altre cose. Per esempio che le fidejussioni a garanzia delle prestazioni di "Tributi Italia" erano state emesse l'una dall'"Italica" di Cassino, destinata a fallire da lì a poco e con il proprietario indagato per truffa in un'inchiesta calabrese; l'altra da "Fingeneral" per nulla intenzionata a intervenire per via dell'insolvenza di "Tributi Italia". Insomma, polizze carta straccia. E quando Chiusolo si recò a Roma alla "Fingeneral" in Via di Porta Pinciana nei pressi di Via Veneto - dove, tra l'altro, al secondo piano del 146 c'è anche la sede legale di "Tributi Italia" - si trovò davanti tal Fabio Calì, amministratore della finanziaria, arrestato nel 2007 per una truffa da 93 milioni ai danni della Banca di Roma. Fidejussioni inesistenti e revisori dei conti non iscritti all'albo, ma messi addirittura a presiedere l'organo di controllo. Anche questo lo hanno scoperto il sindaco e il suo assessore: "Ortori Elio, nato a Massa il 23 luglio 1960, non risulta essere mai stato iscritto nel Registro dei Revisori Contabili", ha comunicato ai due amministratori l'ordine nazionale dei commercialisti.
    Assunzioni e poteri
    Ma dove sono finiti i soldi che hanno provocato una voragine nei conti di così tanti municipi? Chi sa dove sono? Giuseppe Travaglini, quarantacinquenne, marchigiano, sostituto procuratore della Repubblica a Velletri, ha ricostruito il percorso seguito dalle tasse del vicino comune di Nettuno, delineando così il "sistema Saggese". L'ipotesi è che ci sia un "Conto padre" nel quale arrivano tutte le tasse provenienti dai vari Comuni. Dal "Conto padre", poi, si dipanerebbero i conti affluenti, i "conti figli", lasciati costantemente a zero. Da qui i soldi dei cittadini finirebbero nelle tesorerie dei Comuni, in ogni caso con un guadagno derivante dalla maturazione degli interessi bancari. Ma poi c'è il gran miscuglio: le tasse di Alghero che finiscono a Forlì, le multe di Nettuno usate per finanziare il verde pubblico di Bari e via dicendo. Spesso - secondo l'ipotesi dei pm - le tasse sono servite a Saggese per ripianare parte dei debiti con le banche. Così sarebbe stata possibile la crescita tumultuosa di "Tributi Italia": diventare la prima società privata della riscossione con oltre 230 milioni di fatturato nel 2008 e circa 1,8 milioni di utili prima delle imposte. Una crescita anche di potere nel rapporto con i politici locali, i partiti, le consorterie, gli amministratori. Aver in mano i cordoni della borsa, poterli aprire e poterli chiudere, significa avere il potere, o almeno un pezzo del potere. Può significare, per esempio, poter giocare al tavolo delle assunzioni clientelari, anche di parenti di consiglieri comunali, come si dice a Nettuno e pure a Bari. Dunque può significare l'ammissione al banchetto degli scambi territoriali, che è poi la sede autentica dove prende forma il potere o l'intreccio di poteri. Ed è anche in forza di questo protagonismo, decisamente politico, che "Tributi Italia" denuncia di avere un credito nei confronti di tutti i Comuni intorno ai 142 milioni di euro, pur ammettendo di essere in una fase di "tensione finanziaria". Perché il "sistema Saggese" si inceppa per colpa della crisi: manca all'appello l'Ici, aumentano gli evasori e l'accertamento diventa più dispendioso.
    E il Palazzo? Dove stavano i potenti di Roma mentre le tasse locali se ne andavano in direzioni anomale? Possibile che nessuno se ne sia accorto? Ci sono due deputati del Pd, Ludovico Vico, ex sindacalista della Cgil pugliese, e Rita Bernardini, esponente del Partito radicale, che hanno presentato più di una interrogazione ma senza mai risposte da parte del governo. Due deputati sommersi dalle richieste di sostegno da parte dei sindaci di tutta Italia, che non hanno esitato a denunciare la "corruttela" del sistema.

    secondo me, se si iniziasse a punire fisicamente, ch'essò, metterli alla gogna pubblica e lasciare che la gente si diverta a prenderli a sberloni nei denti, tutti questi furbetti che appena vedono un vasetto di nutella ci si fiondano su come degli sciacalli sotto effetto di cocaina si darebbero una regolata

    ormai la truffa, l'appropriazione indebita, la distrazione di ingenti fondi pubblici etc etc è diventata la regola..

  2. # ADS
     

  3. #2
    Scrivano Lucien
    Uomo 39 anni da Imperia
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    Interessante: se anche il sistema funzionasse senza ruberie, a questi Signori andrebbe il 30% delle imposte locali, se ho ben capito

    Alla quale va un aggio stratosferico: fino al 30 per cento di quanto incassato.
    Sarebbe a dire che se non ci fosse questa sanguisuga, si pagherebbe il 30% in meno di Tosap, Tarsu, Cosap, Ici ecc

    Poi si lamentano che siamo in recessione e danno la colpa alla gente che non ha il coraggio di investire

    Il ladrocinio in questo caso non mi stupisce: è perfettamente umano, e tipicamente Italiano, trovandosi un vasetto di Nutella fra le mani, ficcarcisi dentro a due mani. Avendo un sistema del genere, era naturale che marcisse in tal senso.
    Quello che io metto sotto accusa è la prostituzione attuata dal Governo che cede la gestione di funzioni pubbliche a privati aumentando i costi a nostro carico e le possibilità di abusi, come in questo caso.

    Signori, questo è il feudalesimo del XXI secolo: i vassalli fanno i loro porci comodi sulle nostre spalle, ma tanto alla maggioranza va bene lo stesso perché il Re è nudo ma ha un affare grosso così ed il Principe li difende dall'invasione dei barbari...

  4. #3
    Assuefatto da FdT
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    Non trovo niente di male nell'esattoria privata.

    Ovviamente di male ce ne trovo eccome negli stronzi che rubano e che portano la gente ad idee e post come questo.

    Ma non generalizziamo. Non tutti ruberebbero. E' anche un lavoro molto remunerativo... io se facessi quel mestiere mi guarderei bene dal mettermi in tasca qualcosa di non dovuto.

    Non solo per una questione etica, ma anche perche' *****, hai un lavoro eccezionale, con guadagni spaventosi.. vai a rischiare di buttare via tutto e la galera per raccimolare qualcosa in piu?

  5. #4
    Sempre più FdT mformatteo
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    Quote Originariamente inviata da BadWolf Visualizza il messaggio
    Non trovo niente di male nell'esattoria privata.

    Ovviamente di male ce ne trovo eccome negli stronzi che rubano e che portano la gente ad idee e post come questo.

    Ma non generalizziamo. Non tutti ruberebbero. E' anche un lavoro molto remunerativo... io se facessi quel mestiere mi guarderei bene dal mettermi in tasca qualcosa di non dovuto.

    Non solo per una questione etica, ma anche perche' *****, hai un lavoro eccezionale, con guadagni spaventosi.. vai a rischiare di buttare via tutto e la galera per raccimolare qualcosa in piu?

    il problema è che ormai pare che qualsiasi cosa venga demandata ad una società privata, faccia sta fine qui.. guarda l'esperimento di privatizzazione dell'acqua a Siracusa e dintorni... la ditta privata non solo faceva apgare bollette doppie o triple, ma il servizio idrico veniva pure dato quando faceva comodo a loro (intere famiglie e quartieri senza acqua corrente per una settimana..).. società ovviamente irreperibile, e amministratore delegato finito non si sa dove con la cassa

    l'ultima parte del tuo messaggio è abbastanza significativa, e anche io la penserei come te.. forse perchè noi non siamo al ponte di comando e non gestiamo vagonate di soldi ogni giorno, quindi magari ragioniamo così.. anche a me viene da dire "caxxo ma se guadagni già un monte, che cavolo di metti a truffare su soldi pubblici e fare caxxate del genere per arrotondare??" ma boh, credo che il senso di autocontrollo davanti alla possibilità di arraffare un sacco di grana in più sia cosa da pochi, pochissimi..

    la storia insegna che a qualsiasi livello, anche i più pagati, se possono, inculano qualcuno per avere di più.. un pò come quelli che guadagnano cento milioni di euro l'anno ed evadono le tasse pur di non pagare quei 30/40 milioni di tasse.. a me verrebbe spontaneo dire "ma i restanti 60 milioni non ti bastano??" ma evidentemente parlo così perchè io (e non scherzo) non ho ancora mai visto una banconota da 500 euro dal vivo

    però trovo davvero sintomatico che ad ogni livello ci sia gente che appena può, arraffa senza il minimo scrupolo..

  6. #5
    Assuefatto da FdT
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    Guarda onestamente, io non sono agnelli, ne sono ben lontano...

    ma della mi vita non mi lamento... ho avuto la fortuna di non aver dovuto mai rinunciare a nulla di cio' che volevo davvero. E anche quello che al moemento appariva fuori portata ho fatto di tuttoper raggiungerlo.


    Il discorso piuttosto e'.. dopo una certa soglia, ma che te frega?

    Voglio dire.. se tu guadagnassi,spariamo alto, 2 milioni di euro all'anno.... ti servirebbe davvero guadagnarne 3? Fammi capire che ci faresti cnon quel milione in piu che non puoi fare con 2...

    E se per guadagnarlo oltretutto rischi non solo di perdere il lavoro che gia te ne fa guadagnare 2, ma anche la liberta' (nel senso che ti mettono in galera)... mi viene da chiedere: ma sei scemo?


    Tutto qui

    Io non lo farei

  7. #6
    Sempre più FdT mformatteo
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    Quote Originariamente inviata da BadWolf Visualizza il messaggio
    Guarda onestamente, io non sono agnelli, ne sono ben lontano...

    ma della mi vita non mi lamento... ho avuto la fortuna di non aver dovuto mai rinunciare a nulla di cio' che volevo davvero. E anche quello che al moemento appariva fuori portata ho fatto di tuttoper raggiungerlo.


    Il discorso piuttosto e'.. dopo una certa soglia, ma che te frega?

    Voglio dire.. se tu guadagnassi,spariamo alto, 2 milioni di euro all'anno.... ti servirebbe davvero guadagnarne 3? Fammi capire che ci faresti cnon quel milione in piu che non puoi fare con 2...

    E se per guadagnarlo oltretutto rischi non solo di perdere il lavoro che gia te ne fa guadagnare 2, ma anche la liberta' (nel senso che ti mettono in galera)... mi viene da chiedere: ma sei scemo?


    Tutto qui

    Io non lo farei
    e io condivido appieno. ma mi sa che è una cosa solo "nostra".. io vedo gente miliardaria fare la vita dei pezzenti (e non scherzo) pur di risparmiare tutto il risparmiabile.. e allora dico "ma che te ne fai dei soldi, se poi manco te li godi??".. ed è gente che ha dieci milioni di euro in banca e poi non ha il RISCALDAMENTO in casa perchè costa!!! o che usa una vecchia Duna come macchina perchè non ha voglia di tirare fuori i soldi per una macchina! che non si fa una vacanza, che non mangia mai fuori, che risparmia sul cibo prendendo solo cose superscontate!!

    e lavorano 18 ore al giorno per guadagnare!!!!!!!!

    quindi non mi stupisco se molti, davanti all'ipotesi "rischio e mi porto 10 milioni a casa o faccio il bravo e me ne porto solo due" scelgono la prima.. io credo che in certi elementi scatti una molla tipo giocatore d'azzardo..

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