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Convinzioni

  1. #1
    Sempre più FdT
    Uomo 32 anni
    Iscrizione: 2/1/2009
    Messaggi: 2,932
    Piaciuto: 19 volte

    Predefinito Convinzioni

    Tutta la nostra vita si basa sulle nostre convinzioni, su ciò in cui crediamo
    o non crediamo. Proviamo ora a pensare a che tipo di convinzioni
    dominano le nostre giornate. Sono di quelle che possono
    potenziare i nostri risultati o piuttosto sono di tipo limitante? E
    cosa succederebbe se ognuno di noi potesse scegliere liberamente
    ciò in cui credere? Potremmo finalmente liberarci di ogni blocco
    e di ogni pensiero non produttivo. Noti testi di aeronautica affermano
    che “il calabrone abbia un peso tale che in rapporto alla
    dimensione delle sue piccole ali, secondo le leggi della fisica, non
    potrebbe volare... ma il calabrone non lo sa e vola lo stesso!”.
    Facciamo un esempio concreto: mettiamo il caso che siamo
    convinti di essere timidi. O insicuri. O addirittura di essere dei
    buoni a nulla. Magari lo pensiamo perché da piccoli ci hanno
    affibbiato questa etichetta, e noi abbiamo continuato a portarcela
    dietro durante tutta la nostra crescita, convincendocene ogni
    giorno di più. Di conseguenza abbiamo agito sulla base di questa
    etichetta se da bambini ci hanno detto che non sapevamo disegnare, o qualche compagno dell’asilo magari ci ha detto che il nostro disegno era sgraziato, o ancora se noi stessi ci siamo detti che quello che avevamo
    disegnato era qualcosa di non corrispondente alle nostre
    intenzioni, sulla base di questo ci siamo costruiti una
    convinzione negativa. Per tutti gli anni a seguire ci siamo
    comportati di conseguenza, rafforzando così l’idea e gli effetti
    pratici della nostra identità di persone artisticamente poco capaci.
    Eventi anche molto lontani nel tempo, che oggi giudicheremmo
    magari anche insignificanti, ma che da bambini ci hanno colpito
    molto, sono dunque la base delle nostre convinzioni. Tuttavia visto che esse sono nate a partire da un evento cui abbiamo
    attribuito importanza e fondatezza, allo stesso modo possiamo
    però cambiare, ed in maniera altrettanto facile e veloce.
    Oggi possediamo nuove risorse che prima non avevamo a
    disposizione, che possono consentirci di gestire meglio le
    emozioni, di scoprire il funzionamento dei nostri processi
    mentali. In sintesi, di guadagnare la consapevolezza del fatto che
    quanto gli altri dicono di noi è solo parte della loro mappa del
    mondo, non è la realtà oggettiva delle cose. Del resto, anche le
    nostre stesse convinzioni si originano da esperienze che non sono
    la realtà, ma sono soltanto la nostra personale interpretazione
    della realtà.
    Ci sono alcuni episodi davvero stupefacenti di persone che,
    a seguito di un intervento estetico, continuavano a non piacersi;
    addirittura casi in cui le persone continuavano a vedere il proprio
    naso storto. Questo perché l’intervento del chirurgo aveva
    modificato il loro aspetto esteriore e non, naturalmente,
    l’immagine interiore che avevano di loro stessi. Casi in cui
    sarebbe stato necessario piuttosto un supporto di tipo psicologico.
    Insomma, quello che pensiamo di noi è quello che trasmettiamo non solo agli altri, ma prima di tutto anche a noi stessi. E
    l’autostima altro non è che una convinzione su chi siamo e su
    quello che sappiamo fare.
    Una delle metafore utilizzate più di frequente è quella della
    camminata sui carboni ardenti. Carboni veri, che ardono
    realmente, ad una temperatura che oscilla tra i seicento e gli
    ottocento gradi. Ci si trova lì, all’inizio della pista, con di fronte
    circa sei metri di ustionante carbone che brilla e fiammeggia
    rosso nella notte buia. Sembra impossibile riuscire a trovare il
    coraggio di appoggiare i nostri piedi, che si scottano
    soltanto camminando sulla sabbia di una spiaggia scaldata dal
    sole. Non è possibile. Non
    possiamo farcela senza aiuti chimici o senza un trucco. Un limite
    troppo grande? No, solo una convinzione molto grande. Come
    facciamo a rinunciare a questa nostra convinzione, che quel
    carbone non ci ustionerà i piedi? La risposta è una: la nostra
    mente. Concentrazione, un lavoro di ricostruzione delle nostre
    credenze, un grido a squarciagola per darci carica ed energia, e si parte. Con il cuore che batte forte, camminando passo dopo
    passo, in un batter di ciglia siamo arrivati alla fine. Incredibile, ce
    l’abbiamo fatta, abbiamo superato un limite che ritenevamo
    invalicabile, siamo arrivati indenni al nostro traguardo. Nessuna
    scottatura, solo tanta emozione e nuove motivazioni. Una volta
    capito il funzionamento di questo meccanismo, siamo in grado di
    cambiare qualsiasi nostra convinzione, eliminando
    comportamenti improduttivi e abitudine nocive. Un meccanismo
    che ci restituisce il possesso del nostro corpo e del nostro spirito.
    Come abbiamo fatto a non bruciarci e ad accedere a queste nuove
    incredibili risorse? Semplice, attivando quello che si chiama
    “successo: la nuova credenza che abbiamo ci ha
    focalizzato su quello che siamo in grado di fare e ha aperto le
    porte a nuove risorse. Risorse che abbiamo sempre avuto ma che
    non sapevamo di possedere, risorse cui ora possiamo accedere
    quando vogliamo. Dalle risorse poi si passa all’azione: adottiamo
    cioè nuovi comportamenti che ci forniscono nuovi e insperati risultati. Risultati positivi che non fanno altro che andare a
    confermarci l’effettiva esattezza della nostra credenza. In questo
    modo ci consentono di accedere con convinzione sempre
    maggiore alle nuove risorse. E così via, in un ciclo infinito di successo..
    Che pensate?


  2. #2
    Pakko
    Uomo 28 anni
    Iscrizione: 28/1/2009
    Messaggi: 953
    Piaciuto: 103 volte

    Predefinito

    Allora posso volare!?


    Ora, parlando seriamente,il ragionamento puo' sembrare giusto.Lo puo' sembrare specialmente per le persone che sono disposte a credere che la realta' 'non esista'.Che significa? Significa che possiamo modellare la nostra 'realtà' a nostro piacimento, sforzandoci a credere quello che vogliamo.Però puo' anche essere un ragionamento non completamente esatto, perchè, mettiamo il caso che della gente inizi a seguire questa teoria: Potrebbe fallire nei suoi intenti e iniziare a credere che tutto sia stato solo una cazzata,anche se poi potrebbere essere stata una cosa giusta, e non abbia funzionato solo perche' magari quella gente ha esagerato, e semplicemente perchè,conoscendo la situazione,non si e' concentrata abbastanza, e non ci ha "creduto" davvero.Dopo aver detto tutto questo, non ho trovato nessuna conclusione.
    Ciò è qualcosa che ha incuriosito anche me, ma alla fine, se ci ragioni un po', capisci che e' una roba piuttosto insensata.
    Ultima modifica di Pakko; 24/12/2009 alle 16:48

  3. #3
    Overdose da FdT
    Uomo 34 anni da Roma
    Iscrizione: 19/8/2005
    Messaggi: 7,253
    Piaciuto: 35 volte

    Predefinito

    Non per fare il saggio della situazione, ma hai detto delle robe scontate.

  4. #4
    KristaL*
    Ospite

    Predefinito

    sembrano frasi di un libro pseudo-psicologico che pensano di poterti spiegare tutto e invece son tutte parole ben articolate, ma senza spessore.
    son belle parole, ma nella vita non va sempre così.

  5. #5
    FdT-dipendente
    Uomo 39 anni
    Iscrizione: 1/1/2009
    Messaggi: 1,093
    Piaciuto: 1 volte

    Predefinito

    Le classiche etichettature del caxxo che spesso, possono finire con il convincerci di quello che non siamo.
    Io so di avere tanti difetti, carattere e personalità quasi a lucchetto in primis....e c'è chi me lo ha fatto notare....ma sinceramente e schiettamente, non me ne frega niente, perchè posso aprirmi pian piano(moooolto) a chi mi pare e piace.
    Tutto il resto di etichettature, non sono altro che frasi sparate a caso da gente idiota, invidiosa( di cosa poi?) o semplicemente stronza, che nn mi toccano( al massimo mi fanno incazzare, poi passa).
    L'importante è proprio non convincerci che siamo solo come la gente ci vede e ci etichetta....mi rendo conto però che non è sempre facile essere quello che si è per davvero.

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