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Sò che hai letto "La Fattoria degli Animali"; ecco,per me l'idea dei "valori" standard che tantissimi di noi hanno nella nostra società,si riduce ad una mnemonica e piatta assimilazione di concetti arcaici e classisti,come se fossimo stupide pecore che ripetono a memoria "quattro zampe buono,due zampe cattivo!"
tradotto in soldoni,il 90% non ha idea di perchè crede in certe cose e di perchè debbano essere rispettate.
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Originariamente inviata da
yasha
Sò che hai letto "La Fattoria degli Animali"; ecco,per me l'idea dei "valori" standard che tantissimi di noi hanno nella nostra società,si riduce ad una mnemonica e piatta assimilazione di concetti arcaici e classisti,come se fossimo stupide pecore che ripetono a memoria "quattro zampe buono,due zampe cattivo!"
tradotto in soldoni,il 90% non ha idea di perchè crede in certe cose e di perchè debbano essere rispettate.
Questo è infatti sbagliato, perchè se ci si limita ad una mnemonica e meccanica applicazione significa che quei valori in realtà non li si rispetta affatto e non li si conosce davvero :D e non è quello il mio scopo, e faccio di tutto perchè questo non accada a me (pur con la fallibilità che mi è propria in quanto essere umano).
Tu non sei uno studioso di filosofie giapponesi? Bè, il codice "bushido" è RIGIDISSIMO, ben più dei valori tipicamente occidentali :D
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Originariamente inviata da
Wolverine
Questo è infatti sbagliato, perchè se ci si limita ad una mnemonica e meccanica applicazione significa che quei valori in realtà non li si rispetta affatto e non li si conosce davvero :D e non è quello il mio scopo, e faccio di tutto perchè questo non accada a me (pur con la fallibilità che mi è propria in quanto essere umano).
Tu non sei uno studioso di filosofie giapponesi? Bè, il codice "bushido" è RIGIDISSIMO, ben più dei valori tipicamente occidentali :D
Ma tu cosa diresti a un ragazzo di oggi?
come gli motiveresti il rispetto per la Patria?Per una Patria che non ci da nulla...è facile dire "devi rispettarla in generale",ma quel ragazzo vive nel mondo reale,e vede che a rappresentare la Patria ci sono porci che in primis la infangano...
Ps:diciamo di si (riguardo il Giappone dico),e in effetti se c'è una cosa che davvero mi lascia basito era la sottomissione assoluta che avevano tra le varie caste...mi da i brividi,pensare che solo per "rispetto e onore" se un tuo superiore ti "riprendeva",era un modo per dire "devi suicidarti"...:|
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Originariamente inviata da
yasha
Ma tu cosa diresti a un ragazzo di oggi?
come gli motiveresti il rispetto per la Patria?Per una Patria che non ci da nulla...è facile dire "devi rispettarla in generale",ma quel ragazzo vive nel mondo reale,e vede che a rappresentare la Patria ci sono porci che in primis la infangano...
Ps:diciamo di si (riguardo il Giappone dico),e in effetti se c'è una cosa che davvero mi lascia basito era la sottomissione assoluta che avevano tra le varie caste...mi da i brividi,pensare che solo per "rispetto e onore" se un tuo superiore ti "riprendeva",era un modo per dire "devi suicidarti"...:|
Ma infatti come ho detto, non mi stavo fissando sulla Patria in sè, o su una singola cosa in sè :D il mio discorso cercava di essere più generale, e cioè far notare la carenza di rispetto "in toto", e la sempre maggiore riluttanza a seguire sistemi di regole che vadano oltre il "vivi e lascia vivere".
Guarda ad esempio cosa sta diventando la scuola, o l'importanza assurda che ha acquisito la moda e ciò che viene mandato in televisione, la facilità che si ha di lamentarsi per ogni piccolo problema invece di concentrarsi, affrontarlo e superarlo per fortificarsi (in senso anche figurato, si intende)....questi sono o non sono sintomi di riluttanza a seguire un qualche vero sistema di valori?
Vedi gli stessi giapponesi.....loro queste cose le hanno portate all'estremo, ma sta di fatto che ogni giapponese morirebbe per coloro (pochi.....MOLTO pochi) che hanno la loro amicizia, morirebbe per il suo Paese, difende con unghie e denti la propria identità, la propria cultura, il proprio passato, la propria civiltà.....noi invece cosa facciamo, se non sputarci continuamente sopra e denigrarci ad ogni minima occasione, esponendoci quindi a null'altro che disgregazione ed autodistruzione?
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I valori di cui parlo non vanno imposti ...L'imposizione è una sconfitta non una vittoria ..
I valori in cui credere sono , almeno per me , quelli che ho appreso dai miei maestri di vita ...Che con il loro esempio hanno cercato di promulgare e per questo sono morti ...
Ma il loro esempio vive e con esso le loro idee che erano e sono : rispetto per sè stessi e gli altri , libertà di vivere in un Paese sereno e franco da mafie e lobby ...
Non si tratta di rispettare la Patria o le altre cose citate da yasha ...Se uno non sente quelli come valori è leggittimo che non li ritenga tali....Però non possiamo dimenticare che ,ancora oggi in nome di certe cose -vedere Afghanistan- qualcuno muore per questo ....
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Originariamente inviata da
Wolverine
Ma infatti come ho detto, non mi stavo fissando sulla Patria in sè, o su una singola cosa in sè :D il mio discorso cercava di essere più generale, e cioè far notare la carenza di rispetto "in toto", e la sempre maggiore riluttanza a seguire sistemi di regole che vadano oltre il "vivi e lascia vivere".
Guarda ad esempio cosa sta diventando la scuola, o l'importanza assurda che ha acquisito la moda e ciò che viene mandato in televisione, la facilità che si ha di lamentarsi per ogni piccolo problema invece di concentrarsi, affrontarlo e superarlo per fortificarsi (in senso anche figurato, si intende)....questi sono o non sono sintomi di riluttanza a seguire un qualche vero sistema di valori?
Vedi gli stessi giapponesi.....loro queste cose le hanno portate all'estremo, ma sta di fatto che ogni giapponese morirebbe per coloro (pochi.....MOLTO pochi) che hanno la loro amicizia, morirebbe per il suo Paese, difende con unghie e denti la propria identità, la propria cultura, il proprio passato, la propria civiltà.....noi invece cosa facciamo, se non sputarci continuamente sopra e denigrarci ad ogni minima occasione, esponendoci quindi a null'altro che disgregazione ed autodistruzione?
si ma allora non si tratta di valori in senso lato...si tratta di rispetto di sè e per gli altri (laddove lo meritano),di amor proprio e di dignità personale!!
Io creerei in laboratorio un virus che stermini i *****ni che ora vanno solo dietro agli idoli televesivi e che vanno a scuola facendo i coglioni sapendo di avere le spalle coperte perchè i prof non possono toccarli..
ma a sua volta,mi fa ribrezzo il concetto di "valore" identificato con morire per la Patria e rispettare in ogni circostanza le F.dell'ordine e le istituzioni anche quando non lo meritano...
quindi cosa sarebbero i miei?valori o no?oppure,come dicevo prima,è proprio il nostro concetto di "valore" standard che è sbagliato di partenza?
Noi siamo diventati l'estremo da una parte (ma attenzione..ripeto...come rispetto per il prossimo,non per qualcosa di astratto) i Giapponesi lo erano dell'altra parte (non credo che ora come ora si sacrifichino volentieri per altri,specie le nuove generazioni)
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Originariamente inviata da
bullseye
I valori di cui parlo non vanno imposti ...L'imposizione è una sconfitta non una vittoria ..
I valori in cui credere sono , almeno per me , quelli che ho appreso dai miei maestri di vita ...Che con il loro esempio hanno cercato di promulgare e per questo sono morti ...
Ma il loro esempio vive e con esso le loro idee che erano e sono : rispetto per sè stessi e gli altri , libertà di vivere in un Paese sereno e franco da mafie e lobby ...
Non si tratta di rispettare la Patria o le altre cose citate da yasha ...Se uno non sente quelli come valori è leggittimo che non li ritenga tali....Però non possiamo dimenticare che ,ancora oggi in nome di certe cose -vedere Afghanistan- qualcuno muore per questo ....
Punti di vista:per me,come detto in altri topic,chi va in Guerra e muore lo fa per i tantissimi soldi che riceve.
Non gliene faccio una colpa,probabilmente se pagassero di piu per potere vivere in maniera dignitosa altri lavori,uno non sarebbe costretto a fare il mercenario...
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Il rispetto e le altre cose che hai citato sono dei valori .
Per il resto posso darti , come risposta una frase , una citazione : " ...Quando si parte per una missione militare ci si dimentica il motivo politico per il quale si è stati inviati in certi luoghi ...Ci si ricorda e ci si sacrifica per il tuo compagno , per colui che ti stà a destra e a sinistra dello schieramento ..." Non è una frase politica è un estratto di un discorso fatto al Parlamento da un Ufficiale Inglese reduce dal Sudan ai tempi di Gordon ...
Vedi quello che cerco di dirti è che i valori , o meglio quelli che usualmente vengono identificati come tali , ognuno li coltiva dentro di se certamente ma ce ne sono alcuni universalmente riconosciuti e condivisi ....Il rispetto è un dovere per chi lo deve dare ed un diritto per chi lo riceve . L'autorità costituita , ovvero le Istituzioni , DEVONO per dovere COSTITUZIONALE dare rispetto ai cittadini come a loro volta i Cittadini devono per dovere civico dare rispetto alle autorità . Se tu un giorno , Dio non voglia mai una cosa del genere , una persona desse la propria vita per un amico , un parente o anche ,perchè no per uno sconosciuto quel gesto quella scelta rappresenta la massima espressione di che cosa è un valore assoluto . E credimi lo è ....
Mahatma Gandhi diceva " Non camminare davanti a me potrei non seguirti , Non camminare dietro a me potrei portarti su di una strada sbagliata ...Cammina al mio fianco e sii mio amico " ....L'amicizia quella vera è un valore e tu dentro di te lo hai e lo conosci ..
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Originariamente inviata da
bullseye
Il rispetto e le altre cose che hai citato sono dei valori .
Per il resto posso darti , come risposta una frase , una citazione : " ...Quando si parte per una missione militare ci si dimentica il motivo politico per il quale si è stati inviati in certi luoghi ...Ci si ricorda e ci si sacrifica per il tuo compagno , per colui che ti stà a destra e a sinistra dello schieramento ..." Non è una frase politica è un estratto di un discorso fatto al Parlamento da un Ufficiale Inglese reduce dal Sudan ai tempi di Gordon ...
Vedi quello che cerco di dirti è che i valori , o meglio quelli che usualmente vengono identificati come tali , ognuno li coltiva dentro di se certamente ma ce ne sono alcuni universalmente riconosciuti e condivisi ....Il rispetto è un dovere per chi lo deve dare ed un diritto per chi lo riceve . L'autorità costituita , ovvero le Istituzioni , DEVONO per dovere COSTITUZIONALE dare rispetto ai cittadini come a loro volta i Cittadini devono per dovere civico dare rispetto alle autorità . Se tu un giorno , Dio non voglia mai una cosa del genere , una persona desse la propria vita per un amico , un parente o anche ,perchè no per uno sconosciuto quel gesto quella scelta rappresenta la massima espressione di che cosa è un valore assoluto . E credimi lo è ....
Mahatma Gandhi diceva " Non camminare davanti a me potrei non seguirti , Non camminare dietro a me potrei portarti su di una strada sbagliata ...Cammina al mio fianco e sii mio amico " ....L'amicizia quella vera è un valore e tu dentro di te lo hai e lo conosci ..
ma io sono daccordo con te,sarebbe indubbiamente un bel gesto,ma non ci trovo il collegamento che il 90% delle persone fanno SOLDATO=VALORE
Potrei benissimo essere un civile antiguerra anarchico figlio dei fiori ecc ecc e sacrificarmi per qualcuno,senza dover invadere in armi un altro paese e pretendere di venire trattato da eroe....tutto qui.
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Ci sono persone che hanno valori in cui credono per tutta la vita altri che non ne hanno mai avuti.
Indipendentemente dall'epoca.
Ci sono sempre persone capaci di pensieri autonomi (non fanno gregge) e cretini ...
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Credo che questa risposta possa piacere a parecchi ...Specialmente all'amico yasha ;)
A cui non aggiungo altre parole ...Certe frasi sono fragorose .....
Prendo lo spunto per una citazione di una frase di un personaggio storico:" ....La propaganda ha bisogno di eroi . Pensi che non sono nemmeno di gusti difficili , vanno bene eroi di seconda classe ed anche gli eroi morti ....."
Kapintanleutnant Heinrich Lehmann Willenbrock .