Secondo voi che c'entra Gesù con la mia vita?
Secondo voi che c'entra Gesù con la mia vita?
perchè sono un po' inadeguata ... nn ho capito mica come si metteva. Cmq...per il resto ci vorrà il suo tempo
Fornisci qualche informazione più dettagliata, altrimenti il tuo thread non ha ragione di esistere
non saprei, ma probabilmente c'entra la droga...
Scusate. Non volevo essere evasiva. Comunque la cosa era per sapere cosa ne pensate del pensiero della religiosità nella vita di una ragazza giovane. Ci può stare, oppure no? Come si gestisce il senso che si ha del divino e la realtà del mondo in cui si vive?
Dipende tutto da come la ragazza sia stata allevata e dall'identità che svilupperà in seguito all'adolescenza.
Se da genitori paulotti, ci sono buone probabilità che lo diventi anch'essa ed ottime che rifiuti del tutto gli insegnamenti. Ma esistono anche altre mille combinazioni. La religiosità vera, prettamente intesa come senso del divino, a mio parere non può essere consapevolmente presente in una ragazza giovane, ancora attaccata alle radici genitoriali che le hanno segnato già inconsciamente - ed irrimediabilmente - la strada da percorrere. Più tardi, diciamo dai venti in poi, l'identità della persona occupa i suoi reali spazi ed anche la religione viene messa in discussione, consecutivamente coinvolgendo anche le stesse radici che l'hanno fin'ora accompagnata.
Comunque sia, il sentimento religioso è tutto soggettivo ed eternamente in discussione, nell'essere umano.
se non lo sai te....
Il senso del supernaturale, dello sconosciuto misterioso è innato nell'essere umano.
Ciò ovviamente non giustifica l'esistenza o meno di un qualcuno o qualcosa al di là delle nuvole o in un mondo in assenza di spazio-tempo.
Potrebbe giustificare invece l'incompletezza umana e la tendenza, sempre umana, a dare un nome o un'identità a ciò che non conosce.
Perciò la religiosità è accostabile a qualsiasi età e a qualsiasi sesso.
Come gestirlo è ufficio delle tue volontà.
Io non sono credente, quindi ho deciso di non gestirla.
I non credenti decidono di non dare un nome a quella non-conoscenza.
I credenti la chiamano Dio, Gesù o chi per loro.
Un Mondo in cui esiste Dio è più divertente e io odio la noia. Per quanto riguarda Gesù non so che dirti, ma a prescindere che sia o meno il Figlio di Dio o Dio stesso, le cose che ha detto sono per me una continua fonte di riflessione e di confronto con i miei limiti.