Visualizzazione stampabile
-
Quote:
Originariamente inviata da
Abel Balbo
Twix, esistono delle leggi sulla garanzia che il venditore deve fornire che tutelano anche sul prezzo di acquisto.
Tra queste il prezzo di compravendita DEVE essere un prezzo di mercato, pena la possibilità di annullare il contratto di compravendita (può considerarsi contratto anche quello verbale che si fa al mercatino).
Tale tutela protegge anche il venditore qualora questi venda a un prezzo evidentmente troppo basso rispetto al valore reale dell'oggetto.
Però è un po' diverso da quello che intendi tu.
Tu parli dell'opportunità di ottenere un ricavo dalla differenza dei prezzi di acquisto e vendita di un oggetto.
Praticamente stai negando la legalità del commercio.
Devo dirti che da un punto di vista squisitamente filosofico, condivido tale tua posizione; soprattutto se tali guadagni sono sproporzionati rispetto a una utile funzione sociale che potrebbe essere quella della distribuzione del bene materiale che si sta commerciando.
Il commerciante spesso mette un valore aggiunto al bene in oggetto di compravendita.
Eh volevo sapere se esistevano queste leggi ^^
imok: sono cose diverse
-
Quote:
Originariamente inviata da
twix ™
Eh volevo sapere se esistevano queste leggi ^^
imok: sono cose diverse
beh, ma non puoi prendertela col venditore, lui mette un prezzo, sei tu poi che devi valutare se è un affare o una fregatura... lui che colpa ne ha?
-
Quote:
Originariamente inviata da
imok
beh, ma non puoi prendertela col venditore, lui mette un prezzo, sei tu poi che devi valutare se è un affare o una fregatura... lui che colpa ne ha?
Sì perché non tutti quelli che comprano oggetti usati se ne intendono.
-
Quote:
Originariamente inviata da
twix ™
Sì perché non tutti quelli che comprano oggetti usati se ne intendono.
beh, è un problema dell'acquirente, non del venditore...
-
se una cosa è "migliorata" non vedo perche np
-
Quote:
Originariamente inviata da
imok
beh, è un problema dell'acquirente, non del venditore...
Imok se tu mi vendessi a 10.000 euro un oggetto che ne vale si e no 20, il contratto sarebbe annullabile.
Si resta nell'ambito del giudizio civile e non penale, a meno che non si possa configurare il reato di truffa, ma la cosa è comunque illegale.
Nel commercio quindi gli utili ottenuti devono rientrare in quel range di valori ai quali può essere stimato l'oggetto compravenduto.
-
Quote:
Originariamente inviata da
jeco69
Peccato che nessuno spacciatore sia stato condannato con l'aggravante dei "prezzi troppo alti".
No, ma in fatto di droga comprarla e rivenderla a un prezzo più alto è reato eccome! Un mio conoscente ha avuto anche questa aggravante, oltre a tutto il resto xD
-
Quote:
Originariamente inviata da
Abel Balbo
Twix, esistono delle leggi sulla garanzia che il venditore deve fornire che tutelano anche sul prezzo di acquisto.
Tra queste il prezzo di compravendita DEVE essere un prezzo di mercato, pena la possibilità di annullare il contratto di compravendita (può considerarsi contratto anche quello verbale che si fa al mercatino).
Tale tutela protegge anche il venditore qualora questi venda a un prezzo evidentmente troppo basso rispetto al valore reale dell'oggetto.
Però è un po' diverso da quello che intendi tu.
Tu parli dell'opportunità di ottenere un ricavo dalla differenza dei prezzi di acquisto e vendita di un oggetto.
Praticamente stai negando la legalità del commercio.
Devo dirti che da un punto di vista squisitamente filosofico, condivido tale tua posizione; soprattutto se tali guadagni sono sproporzionati rispetto a una utile funzione sociale che potrebbe essere quella della distribuzione del bene materiale che si sta commerciando.
Il commerciante spesso mette un valore aggiunto al bene in oggetto di compravendita.
Ok, Abel hai ragione. Ma questo penso si riferisca ad un negozio vero e proprio. Dove comperi con scontrino o con fattura ecc...
Credo che una bancherella in un mercatino non abbia questi "problemi".
Anche perchè una cosa antica non credo abbia un prezzo.
Voglio dire se due la vogliono possono anche fare un'asta e acquistare un prodotto pagandolo molte volte di +.
-
Quote:
Originariamente inviata da
lakeofire
Ok, Abel hai ragione. Ma questo penso si riferisca ad un negozio vero e proprio. Dove comperi con scontrino o con fattura ecc...
Credo che una bancherella in un mercatino non abbia questi "problemi".
Anche perchè una cosa antica non credo abbia un prezzo.
Voglio dire se due la vogliono possono anche fare un'asta e acquistare un prodotto pagandolo molte volte di +.
Che c'entra, una bancarella ha tutti i limiti della bancarella; nel senso che, se un mese dopo mi rendo conto di aver pagato un oggetto 10 volte il suo valore reale, pur potendo legalmente chiedere la rescissione del contratto, di fatto mi è impossibile perché nel frattempo l'ambulante è diventato irreperibile.
Ma solo per questo.
Resta il fatto che pagare un oggetto un prezzo sproporzionato è motivo valido per l'annullamento del contratto, scritto o verbale da bancarella che sia.
Certo che se io voglio fortemente un oggetto, per esempio un coccio antico e sono disposto a pagarlo 1000 volte il suo valore reale, poi non sarò così scemo da chiederne la rescissione del contratto, dal momento che non voglio a ogni costo separarmi dall'oggetto stesso. Però potrei farlo (entro certi limiti temporali ovviamente) .
Probabilmente ci sarà anche qualche via legale per rendere comunque il contratto valido; per esempio specificare il reale valore dell'oggetto e il fatto che chi compra è consapevole di acquistare a un prezzo molto più alto. Sono entrato però nelle supposizioni, non sono così esperto in materia...
-
Quote:
Originariamente inviata da
Abel Balbo
Che c'entra, una bancarella ha tutti i limiti della bancarella; nel senso che, se un mese dopo mi rendo conto di aver pagato un oggetto 10 volte il suo valore reale, pur potendo legalmente chiedere la rescissione del contratto, di fatto mi è impossibile perché nel frattempo l'ambulante è diventato irreperibile.
Ma solo per questo.
Resta il fatto che pagare un oggetto un prezzo sproporzionato è motivo valido per l'annullamento del contratto, scritto o verbale da bancarella che sia.
Certo che se io voglio fortemente un oggetto, per esempio un coccio antico e sono disposto a pagarlo 1000 volte il suo valore reale, poi non sarò così scemo da chiederne la rescissione del contratto, dal momento che non voglio a ogni costo separarmi dall'oggetto stesso. Però potrei farlo (entro certi limiti temporali ovviamente) .
Probabilmente ci sarà anche qualche via legale per rendere comunque il contratto valido; per esempio specificare il reale valore dell'oggetto e il fatto che chi compra è consapevole di acquistare a un prezzo molto più alto. Sono entrato però nelle supposizioni, non sono così esperto in materia...
Ma una bancherella non ti fa la ricevuta :o
Ad un mercatino gli dai i soldi e basta come fai a provare che l'hai comperato da lui a x soldi ecc???
E poi solitamente il prezzo si contratta... non si guarda il prezzo di riferimento su eGay :)