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non capisco questa divisione fra professori del nord e del sud.
io ho frequentato un liceo, in calabria, con professori validissimi. certo non mancavano quelli che non sapevano spiegare, o chi perdeva tempo (ma le cose le sapeva), ma penso ciò accada ovunque.
allora, al posto di dire che il professore del sud non è capace, ditemi: PERCHE'?????
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Originariamente inviata da
Holly.
non capisco questa divisione fra professori del nord e del sud.
io ho frequentato un liceo, in calabria, con professori validissimi. certo non mancavano quelli che non sapevano spiegare, o chi perdeva tempo (ma le cose le sapeva), ma penso ciò accada ovunque.
allora, al posto di dire che il professore del sud non è capace, ditemi: PERCHE'?????
Se ti rifersci al mio messaggio era ironico XD
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Originariamente inviata da
EuRaSiA
Se ti rifersci al mio messaggio era ironico XD
mi riferivo al post di sandro veramente...
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Originariamente inviata da
Holly.
mi riferivo al post di sandro veramente...
Immaginavo, ma non si sa mai..
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Originariamente inviata da
Rude Chrystel
Ovviamente le generalizzazioni sono sempre troppe, e non credo che al sud siano tutti trogloditi, però ogni tanto mi chiedo com'è possibile che i peggio somari di tutta Torino che non riescono a diplomarsi, pluribocciati e che non superano gli esami vanno al sud e improvvisamente tornano qua con diplomi, esami superati e lauree, ma come minchia è possibile?
quoto tutto.
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Originariamente inviata da
Holly.
che enorme cazzata, sarebbe stato bellissimo così.
ti dico solo che io passavo minimo due ore al giorno tutti i giorni su matematica per prendere 8. aggiungi che le materie sono undici...
boh, secondo me le ore dedicate allo studio, dipendono da persona a persona; per esempio, mia sorella passava giorni, per circa 5 ore giornaliere per prendere 8 o 9.. e parlo di qualsiasi materia.
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Dico la mia, sperando di non essere accusato di razzismo come è successo in un'altra discussione.
C'è da fare una premessa: la maggior parte di noi non può dare un giudizio completo, non conoscendo entrambe le situazioni, o conoscendole solo parzilamente. Per conto mio, posso parlare solo di ciò che riferiscono i giornali e di quanto raccolgo in internet.
Secondo me non è un fatto di cultura o intelligenza: non sono cose ne quantificabili e difficilmente qualificabili.
I fattori principali di diversità, che poi si ripercuotono su molte altre cose, sono due: l'economia e la mafia. E fin troppo spesso la seconda si sovrappone alla prima.
E' innegabile che l'apparato produttivo del sud italia sia nettamente inferiore di quello del nord, e questo per svariati fattori, in primis, appunto, la mafia.
Le scarse opportunità lavorative/economiche sono una facile base per l'aumento della criminalità, organizzata o meno.
Spero che non fraintendiate le mie parole, non sto dicendo che meridionali=mafiosi. Ma il contesto facilita questa realtà.
Di certo il disagio sociale è maggiore nel sud, non per niente si assiste(va) a forti spinte migratorie, in cerca di una vita "migliore".
Non nego, comunque, che anche nelle nostre città ci siano problemi non poco rilevanti. Ma li ritengo molto più "gestibili" rispetto a quel cancro sociale che è la mafia.
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Per quanto riguarda la scuola, i dati diffusi di recente dal Ministero dell'Istruzione, combinati con i risultati nei vari test nazionali (io ho dato un'occhiata a quelli Invalsi del 2006, non penso ci siano differenze significative), fanno piuttosto riflettere.
In parole povere ciò che ne emerge è una maggiore preparazione per quanto riguarda gli studenti del nord (inesistente nelle scuole primarie, e via via crescente salendo nel livello di studio), ma, di contrasto, dei risultati, diciamo, che invece sono favorevoli agli studenti del sud (i promossi con 100 sono più diffusi in meridione, le regioni con più bocciati sono Friuli Venezia Giulia e Veneto, quella con meno bocciati la Calabria).
Se combiniamo queste considerazioni con le classifiche Censis, in cui perlopiù le università del mezzogiorno sono confinate nella seconda metà delle stesse, non ne ricaviamo certo una situazione confortante.
Un'istruzione che peggiora gradualmente con il salire nel percorso di studio, di fronte ad una relativa "facilità" nell'ottenere titoli di studio di un certo prestigio, questo è quanto mi pare di capire analizzando le statistiche..
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Originariamente inviata da
Coso
Per quanto riguarda la scuola, i dati diffusi di recente dal Ministero dell'Istruzione, combinati con i risultati nei vari test nazionali (io ho dato un'occhiata a quelli Invalsi del 2006, non penso ci siano differenze significative), fanno piuttosto riflettere.
In parole povere ciò che ne emerge è una maggiore preparazione per quanto riguarda gli studenti del nord (inesistente nelle scuole primarie, e via via crescente salendo nel livello di studio), ma, di contrasto, dei risultati, diciamo, che invece sono favorevoli agli studenti del sud (i promossi con 100 sono più diffusi in meridione, le regioni con più bocciati sono Friuli Venezia Giulia e Veneto, quella con meno bocciati la Calabria).
Se combiniamo queste considerazioni con le classifiche Censis, in cui perlopiù le università del mezzogiorno sono confinate nella seconda metà delle stesse, non ne ricaviamo certo una situazione confortante.
Un'istruzione che peggiora gradualmente con il salire nel percorso di studio, di fronte ad una relativa "facilità" nell'ottenere titoli di studio di un certo prestigio, questo è quanto mi pare di capire analizzando le statistiche..
Ciò conferma la differenza di preparazione :roll:
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I miei genitori sono nati entrambi al sud, però sarò onesta e schietta -e soprattutto non farò di tutta l'erba un fascio- quotidianamente e in normalissimi contesti vengo a contatto con gente del sud (per strada, nei negozi, a scuola, in televisione) e la cosa che 4 volte su 5 noto è che non sanno parlare, a volte nemmeno sanno scrivere in modo corretto.
Altra cosa che fa la differenza è la reazione agli eventi: le classiche scenate.le trovo odiose e di cattivo gusto.
Tragedia in famiglia? Stanno le ore in strada a urlare di tutto e di più, comodamente di fronte a telecamere e microfoni.Mi chiedo sempre dove diavolo sia il vero dolore di quei momenti.Un pò di contegno e riservatezza non farebbe male.
Ribadisco che non è mia intenzione generalizzare, ma è quello che ho visto e sentito.
C'è da dire che però in una cosa non li batte nessuno, e cioè il calore, l'accoglienza.