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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Mi sembra presuntuoso affermare che non c'è una soluzione a un problema solo perché non si riesce a trovarne una così su due piedi.
Io mi riprometto di rifletterci e ti invito a fare altrettanto... ciauuu! :039:
Lascia che ti spieghi cosa intendo per quando dico "non c'è soluzione".
Ormai con la globalizzazione non puoi imporre un medesimo modello economico in tutti i paesi, ma tutti i paesi possono influire il tuo modello economico e la tua nazione.
Se non puoi regolamentare, introdurre norme che vengano poi rispettate da tutti i produttori, ti trovi con alcuni imprenditori che sostengono bassissimi costi e possono ricorrere a prezzi più competitivi, il che va a danneggiare pesantemente le imprese nazionali e di conseguenza la manodopera di queste nazioni.
Soluzioni reali non ce ne sono, ci sono soluzioni solamente utopiche quali un'omologazione del mercato, creando leggi uguali per tutto il globo o escludere quelle nazioni dai propri mercati. Entrambe ora come ora sono inattuabili.
Come puoi competere con persone che vivono per lavorare, quando noi lavoriamo per vivere?
Il sud est asiatico, in particolare la cina, sta distruggendo il sistema economico perchè lo hanno adottato alla perfezione, portandolo quasi all'estremo capitalismo.
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Originariamente inviata da
Lo_Zio
Lascia che ti spieghi cosa intendo per quando dico "non c'è soluzione".
Ormai con la globalizzazione non puoi imporre un medesimo modello economico in tutti i paesi, ma tutti i paesi possono influire il tuo modello economico e la tua nazione.
Se non puoi regolamentare, introdurre norme che vengano poi rispettate da tutti i produttori, ti trovi con alcuni imprenditori che sostengono bassissimi costi e possono ricorrere a prezzi più competitivi, il che va a danneggiare pesantemente le imprese nazionali e di conseguenza la manodopera di queste nazioni.
Soluzioni reali non ce ne sono, ci sono soluzioni solamente utopiche quali un'omologazione del mercato, creando leggi uguali per tutto il globo o escludere quelle nazioni dai propri mercati. Entrambe ora come ora sono inattuabili.
Come puoi competere con persone che vivono per lavorare, quando noi lavoriamo per vivere?
Il sud est asiatico, in particolare la cina, sta distruggendo il sistema economico perchè lo hanno adottato alla perfezione, portandolo quasi all'estremo capitalismo.
Preciso:
Quando parlo di modello economico in crisi non mi riferisco all'Italia, ma al mondo intero.
Che certe soluzioni poi rasentino più l'utopia che la realtà, va bene lo stesso, stiamo parlando teoricamente e in prospettive molto future. Quindi ti invito a parlarne lo stesso, se hai cose in mente.
Infine per quel che dici della Cina e di altri paesi in situazioni simili, concordo pienamente; ma non credi che anche questo sia un segno di debolezza dell'attuale sistema? Una condizione per la quale non si può lavorare perché è antieconomico rispetto a far lavorare (e acquistare poi sborsando risorse vive) altri, non ti sembra assurda?
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Abel, questa del lavoro non è questione di debolezza del sistema economico.....ma è semplicemente una fondamentale differenza:
- un cinese lavora per una ciotola di riso (esempio estremizzante)....
- un italiano si lamenta sempre e vuole fare sciopero persino se il riscaldamento quel giorno funziona male.... (altro esempio estremizzante)
Come ***** vuoi competere, data questa enorme differenza di mentalità?.....
Altra cosa: il mercato non è IMPOSTO dai produttori, ma è formato in egual misura da produttori e consumatori....credi davvero che io e te siamo gli unici a farci durare tanto tempo gli oggetti? In tal caso mi sa che sai molto poco.....sicuramente anche nella tua città ci saranno tante auto vecchie in circolazione, gente che ha cellulari vecchi e se li tiene cari e gente con elettrodomestici vecchi ma ancora perfettamente funzionanti.....quindi non è questione di parlare di te o di me....ma è il fatto che QUESTO SPECIFICO....e ribadisco: QUESTA PARTE.....è un allarmismo inutile.
La cosa che mi dà da pensare più che altro è che il nostro ultimo momento di massima vera gloria è stato durante una dittatura.....non vorrei che fosse un segno del destino :D
Battute a parte....omologare il mercato oltre ad essere inattuabile è anche una grandissima minchiata proprio come principio di base......un popolo non è come un altro, un sottosuolo non è come un altro (e con questo intendo dire che una terra può essere ricca di tante risorse, o averne poche ma rare, o averne pochissime in genere eccetera....), un'evoluzione socio-economica non è come un'altra perchè avrà avuto influenze differenti.....è assurdo e sciocco proporre una qualsivoglia omologazione.
Ci hanno provato, e hanno fallito miseramente.....e vedo che ancora chi dovrebbe imparare certe lezioni non le ha imparate
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Preciso:
Quando parlo di modello economico in crisi non mi riferisco all'Italia, ma al mondo intero.
Che certe soluzioni poi rasentino più l'utopia che la realtà, va bene lo stesso, stiamo parlando teoricamente e in prospettive molto future. Quindi ti invito a parlarne lo stesso, se hai cose in mente.
Infine per quel che dici della Cina e di altri paesi in situazioni simili, concordo pienamente; ma non credi che anche questo sia un segno di debolezza dell'attuale sistema? Una condizione per la quale non si può lavorare perché è antieconomico rispetto a far lavorare (e acquistare poi sborsando risorse vive) altri, non ti sembra assurda?
Non mi riferisco all' Italia, ma a qualsiasi nazione a caso dell'europa, quelle nazioni che nonostante a detta di tutti siano brutte e cattive, aderiscono ai principi della società civile e tutte quelle stronzate che permettono ai lavoratori di avere diritti, stipendi dignitosi ecc.
Tu ti riferisci a una falla del nostro sistema, ma non è così! Ti spiego, il sistema che adottiamo è stato studiato e creato da persone che non conoscevano la globalizzazione, era in un'ottica macroecronomica nazionale o per lo meno internazionale europea. Non prevedeva l'interagire con altre nazioni così diverse quali la cina, dove non c'è alcun freno all'ambizione degli imprenditori, che possono far lavorare 20 ore al giorno i propri dipendenti a prezzi bassissimi.
Parli di debolezza dell'attuale sistema ma non è così, il sistema di per se è perfetto teoricamente, in pratica non prevede l'interagire di mercati asiatici.
Qualsiasi altra teoria è impossibile, impensabile per il semplice fatto che le teorie si applicano a livello nazionale o europeo, non di certo a livello mondiale e quindi, di conseguenza, se un sistema adotta una certa teoria e si trova a interagire con un sistema che ne adotta un'altra meno incentrata sul welffare ma sul profitto, è abbastanza scontato che il primo sistema perisca, anche se sia migliore.
Ti faccio un esempio.
In italia c'è un sistema che prevede che le imprese versino le tasse, altrimenti lo stato non può fare niente, non avrebbe soldi. Un tempo la cosa era accettabile, al massimo vi era qualche furbo che evadeva le tasse e via. In generale però vi era una concorrenza leale tra le varie imprese, poiché tutte sostenevano le tasse o le spese doganali.
Adesso invece vi sono imprese che importano il oro beni senza aver pagato le tasse, o pagandone solo in parte, di conseguenza possono praticare prezzi più competitivi, distruggiendo la concorrenza nazionale.
La soluzione è l'embargo?
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Originariamente inviata da
lakeofire
Molte volte anche chi è stabile economicamente ha i figli oltre quell'età :roll:
Hai dimenticato il professionalmente... la pretesa della stabilità professionale: quanta gente e anche quante donne, che sono più sensibili alla genitorialità, barattano la stessa per la "realizzazione" professionale.
Queste seghe una volta non esistevano, o non nella misura attuale e sono portate dal nostro sistema economico. Non potete negarlo.
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Queste seghe una volta non esistevano, o non nella misura attuale e sono portate dal nostro sistema economico. Non potete negarlo.
Non lo nego assolutamente.
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Originariamente inviata da
lakeofire
Non lo nego assolutamente.
Questo dovrebbe significare che - al contrario di Darkness Creature - concordi col mio primo intervento, dove asserisco che questo problema è un baco del nostro sistema economico... ??
:)
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Questo dovrebbe significare che - al contrario di Darkness Creature - concordi col mio primo intervento, dove asserisco che questo problema è un baco del nostro sistema economico... ??
:)
Il nostro sistema economico è praticamente lo stesso da 120-150 anni........quindi NON PUO' essere la causa, o per lo meno non la maggiore.....ed è oltretutto lo stesso sistema economico grazie a cui si ebbe il "baby boom" negli anni '60......
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Io non vedo altri motivi che non la instabilità economica e professionale, nonché il prevalere dell'importanza di tali aspetti rispetto ad altri più umani.
Io concordo con quanto messo in risalto.
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Originariamente inviata da
darkness creature
Il nostro sistema economico è praticamente lo stesso da 120-150 anni........quindi NON PUO' essere la causa, o per lo meno non la maggiore.....ed è oltretutto lo stesso sistema economico grazie a cui si ebbe il "baby boom" negli anni '60......
Be' non è proprio così: ai tempi di Garibaldi la nostra economia girava diversamente.
Semmai da quei tempi è nato un certo senso di parità di opportunità di carattere economico che ha portato poi a questo tracollo, dove la finanza è davanti a qualunque altro valore: è probabilmente l'UNICO valore.
Nel 1870 non era così...
O forse allora si è intrapresa questa via, ma i frutti si raccolgono adesso.