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Originariamente inviata da
Wolverine
Sì, ma il "capitalismo sociale" di cui parli (che ha suoi fondamenti corretti) si poggia comunque su una base di stampo capitalistico, quindi non si può considerare vera ALTERNATIVA nel senso più puro della parola :D è giusto una piccola revisione qua e là del sistema che, pur con i suoi difetti, si è rivelato il migliore mai inventato dall'uomo perchè contribuisce ad esaltare gli aspetti "intimi" della specie.
No, il capitalismo sociale in realtà mantiene la forma del capitalismo, ma assume le finalità dello Stato sociale.
Essendo l'unico vero scopo del capitalismo la massimizzazione del profitto ed essendo questo scopo totalmente tralasciato, direi che dire che si tratta solo di una rivisitazione del capitalismo mi pare quantomeno poco.
Sto parlando di una sostituzione TOTALE dell'impresa privata come la conosciamo noi con l'impresa sociale, che pur restando nelle sue forme un'impresa privata è in realtà statalizzata, controllata e spintà all'utilità sociale. Chiamalo poco...
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Originariamente inviata da
drkheart
No, il capitalismo sociale in realtà mantiene la forma del capitalismo, ma assume le finalità dello Stato sociale.
Essendo l'unico vero scopo del capitalismo la massimizzazione del profitto ed essendo questo scopo totalmente tralasciato, direi che dire che si tratta solo di una rivisitazione del capitalismo mi pare quantomeno poco.
Sto parlando di una sostituzione TOTALE dell'impresa privata come la conosciamo noi con l'impresa sociale, che pur restando nelle sue forme un'impresa privata è in realtà statalizzata, controllata e spintà all'utilità sociale. Chiamalo poco...
Ah allora è diverso, avevo io capito non del tutto :045:
Allora si avvicina molto al comunismo, drk, con la sola differenza che nel tuo sistema le imprese sono, "di facciata", controllate da privati....ma alla fine nella sostanza sono statalizzate esattamente come nel "socialismo reale", quindi è molto più vicino a quest'ultimo che non al capitalismo vero :D
Ciò significa che è in netto contrasto con la natura umana, a dispetto di contrasti ideologici....e quindi fallirà miseramente e, nel peggiore dei casi, in maniera molto violenta.
Tu allora potresti chiedermi "allora proponi tu un'alternativa"...al che io ti risponderei che semplicemente un'alternativa degno di questo nome non può esistere, si possono fare piccoli ritocchi a quello che già abbiamo, ma alternative vere non potranno esistere, a meno che non esista un successivo stadio di evoluzione socio-morale umana, ma se anche così fosse, sarebbe ben di là da venire considerando che ci abbiamo messo tre milioni di anni a diventare ciò che siamo oggi.
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Originariamente inviata da
Wolverine
Ah allora è diverso, avevo io capito non del tutto :045:
Allora si avvicina molto al comunismo, drk, con la sola differenza che nel tuo sistema le imprese sono, "di facciata", controllate da privati....ma alla fine nella sostanza sono statalizzate esattamente come nel "socialismo reale", quindi è molto più vicino a quest'ultimo che non al capitalismo vero :D
Ciò significa che è in netto contrasto con la natura umana, a dispetto di contrasti ideologici....e quindi fallirà miseramente e, nel peggiore dei casi, in maniera molto violenta.
Tu allora potresti chiedermi "allora proponi tu un'alternativa"...al che io ti risponderei che semplicemente un'alternativa degno di questo nome non può esistere, si possono fare piccoli ritocchi a quello che già abbiamo, ma alternative vere non potranno esistere, a meno che non esista un successivo stadio di evoluzione socio-morale umana, ma se anche così fosse, sarebbe ben di là da venire considerando che ci abbiamo messo tre milioni di anni a diventare ciò che siamo oggi.
Wolve, forse non hai ben chiara l'idea di "impresa sociale".
Le imprese sociali sono delle imprese A TUTTI GLI EFFETTI, con degli imprenditori, un capitale, degli investimenti, dei profitti, delle perdite, dei lavoratori, una specializzazione.
La differenza sostanziale è che si tratta di attività intrinseche alla società rivolte al sociale.
E il compito dello Stato è proprio quello di verificare che l'obbiettivo principale (leggasi, "il sociale") sia mantenuto e le imprese non diventino di stampo capitalistico, interessate solo al profitto.
Il male del capitalismo è principalmente, del resto, proprio quello: la finanziarizzazione patologica, il distacco tra mercato monetario e mercato reale, la troppa facilità di movimento di grandi somme di liquidi che non tiene minimamente conto della realtà afflitta da tali spostamenti.
In questo modo lo Stato può incentivare i privati (altro ruolo dello Stato è proprio quello di aiutare le imprese sociali appena nate a "metter radici" e poi in seguito continuare a monitorarle) e al contempo fare in modo che sia il sociale a trarne guadagno: chi avrà di più avrà fatto di più PER GLI ALTRI.
Molti grandi economisti viventi, ad esempio San, stanno tuttora studiando il sistema dell'impresa sociale come alternativa al capitalismo imperante.
Io sinceramente l'ho appena studiato, ed è per questo che ho la mente così fresca in materia (xD) ma davvero, son rimasto colpito.
Secondo me si potrebbe trattare davvero di un ibrido capitalismo-comunismo che prenda il buono da entrambi gli schieramenti...
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In teoria allora ci potrebbe essere del buono, sì, ma la chiave di tutto sta in quanto lo Stato decide di ficcarci il naso dentro...quello è "l'ago della bilancia" che deciderebbe del destino di questo sistema e del Paese in cui dovesse essere applicato.
L'uomo non è fatto per la solidarietà spinta, ricordiamocelo....la normalità non è quella, la normalità è l'egoismo....NON SFRENATO perchè è un'anomalia anche quella, ma comunque l'egoismo.
La somma di tutti questi egoismi e la lotta per far prevalere quello di uno piuttosto che quello di un altro sono il motore della specie umana così come di ogni altra specie animale esistente al mondo.
E, a mio parere per lo meno, da questo non si può nè si potrà mai transigere
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Originariamente inviata da
Wolverine
In teoria allora ci potrebbe essere del buono, sì, ma la chiave di tutto sta in quanto lo Stato decide di ficcarci il naso dentro...quello è "l'ago della bilancia" che deciderebbe del destino di questo sistema e del Paese in cui dovesse essere applicato.
L'uomo non è fatto per la solidarietà spinta, ricordiamocelo....la normalità non è quella, la normalità è l'egoismo....NON SFRENATO perchè è un'anomalia anche quella, ma comunque l'egoismo.
La somma di tutti questi egoismi e la lotta per far prevalere quello di uno piuttosto che quello di un altro sono il motore della specie umana così come di ogni altra specie animale esistente al mondo.
E, a mio parere per lo meno, da questo non si può nè si potrà mai transigere
Beh, ovviamente nel caso lo Stato diventi troppo invandente ci sarebbe una limitazione dell'attività privata, ma si tratta di una forma patologica che potremmo benissimo trovare anche nel capitalismo...
Però ricorda che comunque ci sono moooolte leggi nel nostro ordinamento che sono fatte apposta per garantie autonomia privata, soprattutto in materia contrattuale, quindi in un mercato diverso non è da escludere che possano nascere leggi volte a garantire una maggiore autonomia d'impresa.
Certo che però, se ci pensi, in fondo in questo sistema l'egoismo c'è, ma viene indirizzato al bene... Vuoi essere egoista? Puoi, ma in cambio dovrai fare tanto bene quanto più tu voglia essere egoista :D
E' un modo di lasciare la libertà a tutti di fare il proprio bene ma esclusivamente pensando agli altri xD
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Originariamente inviata da
Don Rodriguez
ma perchè dovremmo avere un'imposizione così grossa? perchè abolire la proprietà e impedire di disporne come si vuole?
Io non ho parlato di abolire la proprietà.
Semmai di limitarla.
E' un po' come quando si parla di tetto degli ingaggi dei calciatori... :lol:
la questione è: immaginiamo un Paperon De Paperoni che possegga un patrimonio stimabile in svariati miliardi di euro... che significato ha? Possedere più di quello che si può utilizzare che significa? A me l'unica cosa che mi viene in mente è l'acquisire potere sugli altri, anziché in forma democratica (cioè per libera scelta di tutti) con una scorciatoia di natura economica. La vera piaga del nostro sistema forse è proprio questa... Mi viene in mente per esempio che se hai potere economico puoi stuprare, torturare e uccidere una ragazza e farla franca (Ghira), truffare una cospicua percentuale di italiani e farla franca (Tanzi) e cosi' via... La non trasmissibilità dei patrimoni è l'unico modo che mi viene in mente per correggere tale aspetto del sistema in vigore. Quando parlo di rivedere le leggi sull'eredità ovviamente non auspico che alla morte del padre i figli vengano cacciati dalla casa in cui insieme a lui vivevano e messi in mezzo alla strada, soltanto porre un limite al possedibile...
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Consiglio a tutti questo libro Il nuovo mutualismo - aNobii
E' inutile girarci intorno, ma siamo troppo abituati a pensare in linguaggi binari: capitalismo o comunismo oppure niente. Purtroppo è anche quello che ci hanno voluto far credere da sempre.
Il neoliberismo è fallito, quando ce ne accorgeremo sarà davvero troppo tardi. I nostri governanti lo sanno benissimo, ma pur di non perdere la preziosa poltrona, continuano ad affibbiarci una montagna di stronzate.
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Originariamente inviata da
Blackhole.
Consiglio a tutti questo libro
Il nuovo mutualismo - aNobii
E' inutile girarci intorno, ma siamo troppo abituati a pensare in linguaggi binari: capitalismo o comunismo oppure niente. Purtroppo è anche quello che ci hanno voluto far credere da sempre.
Il neoliberismo è fallito, quando ce ne accorgeremo sarà davvero troppo tardi. I nostri governanti lo sanno benissimo, ma pur di non perdere la preziosa poltrona, continuano ad affibbiarci una montagna di stronzate.
Ho letto il link di cui parli tu, ed uno dei commenti. Sembra interessante, e probabilmente lo prenderò prima o poi....non appena esaurirò la mole di libri che ho da leggere fra universitari e non :lol:....però, almeno da come è presentato, mi sembra un po' ottimistico, nel senso che....quando un gruppo di uomini è "lasciato a se stesso" non è mai una gran cosa, le autoregolamentazioni durano pochissimo, l'abbiamo visto con la Comune di Parigi e lo vediamo durante i grandi disastri come uragani o terremoti....senza regole si verificano soltanto sciacallaggio e legge della giungla, chiaro segno del fatto che la specie umana ha un DISPERATO bisogno di un organo regolamentatore, e se non c'è viene creato con propositi e modi di operare distorti rispetto a quella che sarebbe la vera giustizia.
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Io non ho parlato di abolire la proprietà.
Semmai di limitarla.
E' un po' come quando si parla di tetto degli ingaggi dei calciatori... :lol:
la questione è: immaginiamo un Paperon De Paperoni che possegga un patrimonio stimabile in svariati miliardi di euro... che significato ha? Possedere più di quello che si può utilizzare che significa? A me l'unica cosa che mi viene in mente è l'acquisire potere sugli altri, anziché in forma democratica (cioè per libera scelta di tutti) con una scorciatoia di natura economica. La vera piaga del nostro sistema forse è proprio questa... Mi viene in mente per esempio che se hai potere economico puoi stuprare, torturare e uccidere una ragazza e farla franca (Ghira), truffare una cospicua percentuale di italiani e farla franca (Tanzi) e cosi' via... La non trasmissibilità dei patrimoni è l'unico modo che mi viene in mente per correggere tale aspetto del sistema in vigore. Quando parlo di rivedere le leggi sull'eredità ovviamente non auspico che alla morte del padre i figli vengano cacciati dalla casa in cui insieme a lui vivevano e messi in mezzo alla strada, soltanto porre un limite al possedibile...
e chi decide il limite? limitare troppo e abolire non sono la stessa cosa, ma quasi.
se c'è una strada dove posso svoltare 100 volte e tu mi obblighi ad andare dritto non stai abolendo la mia libertà di movimento, la stai limitando, ma per me è come se la stessi abolendo.