Il progressivo inasprimento delle pene e delle sanzioni accessorie per il superamento dei limiti di velocità (alcuni dei quali molto facili da superare, quali il limite degli 80 km/h per tratti estesi in prossimità delle uscite della A10, da tutti frequentata), induce a sottolineare la possibile gravità del problema, anche in relazione alla sostanziale impossibilità di difesa.
Sino a pochi mesi or sono, le postazioni di misurazione della velocità erano poche e relativamente ben visibili talvolta segnalate con l'apposita segnaletica.
Oggi si moltiplicano (l’affare è così redditizio che vi sono società specializzate che offrono gli apparati in comodato ai comuni in cambio di una royalty sulle contravvenzioni) e soprattutto diventano sempre meno visibili.
Con riferimento al problema della sostanziale invisibilità, vi allego foto di uno degli ultimi modelli messi in circolazione.