Perchè si è paranoici?
Non so se già esiste un topic del genere o se l’ho messo nella sezione giusta…
Cmq volevo chiedere cos’è che porta una persona ad essere tanto paranoica e crearsi problemi dove non esistono?
Mi trovo un periodo della mia vita che non faccio altro che crearmi paranoie, una dopo l’altra…. Sono arrivata ad un punto che non ce la faccio più a continuare in questo modo…vorrei poter non essere così ma non riesco proprio a darmi una calmata…
Queste sono le belle risposte.Originariamente inviata da veneta_doc
Che contribuiscono ad arricchire la discussione, a confrontare le proprie idee e ad aiutare se c'è un dubbio o un problema.
Ecco Pallina la risposta alle tue domande è questa, ovvero:
Si è paranoici perché c'è mah...
Comunque forse perché sei arrivata ad un punto che hai inghiottito troppo, hai accumulato un sacco di impegni e ora la situazione inizia ad esser pensante.
Ergo di ogni piccola cosa ti fai un problema.
Fossi in te io staccherei per un breve periodo la spina da tutto e tutti, mi prenderei una piccola vacanza, anche solo mentale, (vieni da me) poi con calma rifletterei e inizierei a far riquadrare le cose, pian piano senza mai buttarsi giù. Perché fidati non serve assolutamente a niente esser troppo paranoici.
Palli, è l'insicurezza di fondo che ti fa creare paranoie.
Scarsa autostima e fiducia in te stessa.
poi ognuno ha i suoi motivi... x cui si passa dall'insicurezza a fare delle scelte difficili all'insicurezza anche solo semplicemente ad aprire bocca.
le paranoie, altrimenti dette seghe mentali, ti impediscono di vivere la TUA vita, a causa di una serie di situazioni che ti mettono in ansia x qualche motivo, subentra la paura, quindi la paranoia, quindi inizi a cercare "cambiare" un pezzo di te stessa x piacere agli altri. Xkè pensi che così come sei non ti approverebbero mai.
Le paranoie sono freni inibitori che nella vita servono.... ti fanno pensare prima di parlare. Però devono essere moderate dalla tua persona di fondo.
Altrimenti diventa una situazione triste e patologica.
"Paranoia è un termine usato prevalentemente con un'accezione psichiatrica ma entrato abbondantemente nel linguaggio comune la cui etimologia deriva dal greco "parà" che significa presso a, vicino a, e "nous" che significa pensiero, che alcuni traducono con "pensiero laterale" e comunque indica un pensiero altro, disturbante rispetto a quello che ritieniamo il nostro vero pensiero, vale a dire quello che fonda la nostra identità attuale e che ci dà consistenza ontologica, in una parola che ci fa essere.
In verità anche se nell'uno non ci riconosciamo, entrambi sono nostri pensieri. Questo porta alla proiezione fuori di noi del pensiero disturbante in cui non ci riconosciamo o non vogliamo riconoscerci per istinto di conservazione del sistema conoscitivo in cui coincidiamo ed è proprio questa azione del proiettare fuori di sé parte di sé che fa dire agli altri "quello/a è un paranoico/a".
Di quì però a considerare il paranoico/a un malato/a ne corre di strada. Perché sebbene sia vero che il non riconoscersi in una parte di sé (la psicoanalisi parla di contenuti rimossi) porta ad uno spreco enorme di energie psichiche per difendersi anziché per produrre nuove energie è anche vero che il paranoico/a è tale perché non è o non è più tutt'uno con sé stesso e questo non andare d'accordo con sé stesso è conseguente al fatto che ha raggiunto in sé un nuovo punto di vista da cui si sente criticato (messo in crisi). Ma questa è appunto l'evoluzione. I mutanti infatti, coloro che sono chiamati alla trasformazione, se non riescono o non vogliono legittimarsi il processo di mutazione che incarnano sono condannati alla paranoia o a cercarsi un compromesso per istinto di conservazione della loro vecchia forma meno evoluta che comunque più li rassicura dal punto di vista dell'identità.
Tali individui in molti casi sviluppano proprio a causa del loro continuare a non accettare il destino evolutivo a cui sono stati chiamati, forti tensioni psichiche che non trovando un gradiente naturale adeguato che per la psicoanalisi è il simbolo che tale tensione rappresenta in maniera soddisfacente, conduce a sviluppare comportamenti sempre più difensivi che oltre ad essere interiormente aggressivi rispetto al "pensiero laterale" lo sono anche verso il sistema di convenzioni raggiunte dall'evoluzione sociale, chiamato cultura e civiltà, con conseguente rischio per lo status quo della società che non può fare altro per non perire o tornare a stadi più involuti e di barbarie che difendersi anche con mezzi coercitivi come il manicomio, psicofarmaci, elettroshock, lobotomia o il carcere o anche altri mezzi più cruenti ancora come la storia dell'evoluzione delle società umane ci hanno insegnato.
Pur essendo le dinamiche simili altri ancora sviluppano forme depressive più o meno gravi che sono conseguenti ad una interiorizzazione dell'aggressività anziché ad una sua esteriorizzazione. Pur non essendo questa la via risolutiva al conflitto costituisce comunque una forma di autocontrollo più o meno consapevole o indotta dal timore della punizione sociale.
Che questa seconda della depressione non sia comunque la via risolutiva della situazione conflittuale diventa chiaro come si possa passare dall'aggressività verso gli altri all'aggressività verso sé alternativamente senza giungere ad una vera e conclusiva gestione ottimale del conflitto.
Tuttavia queste dinamiche bene in evidenza nei casi manifesti di paranoia o depressione costituiscono a ben vedere, come ha ben mostrato la psicoanalisi, la psicologia della normalità delle nostre società umane dove la guerra e la pace si alternano senza soluzione. Fino addirittura a dare, alla luce delle conoscenze raggiunte in ambito psicoanalitico, in maniera irresponsabile a questa alternanza di guerra e pace, aggressività e depressione, un posto di valore in ambito culturale."
da Wikipedia
ne so qualcosa, credo sia l'insicurezza, poi dipende molto dal periodo in cui ti trovi
insicurezza e paura
mancanza di fiducia
Dupalle -.-
Pure io sono paranoica :smt003 e purtroppo non ho ancora trovato una cura...
Credo che comunque, basti un pò più di fiducia in noi stessi e nelle persone che ci sono vicine.
...e un filo di ottimismo, che non guasta mai...
l'insicurezza e la paura ce n'è... anke troppa....
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