non credo ke sia qsto il vero motivo per cui i ragazzi nn vanno a messa.
io andavo in chiesa perchè avevo gli amici, ora non ci vado perchè non ci sono più e col passare del tempo ho sviluppato una mia visione della religione molto vicina al buddismo e alle religionie filosofie (soprattutto le seconde) orientali.
bhè è vero che tante famigli obbligano ad andare, ma questo funziona solo fino ad un certo punto, poi se una persona non ci crede smette... se ci crede continua ad andarci.
Intanto ci sono anche famiglie che battezzano i figli tanto per farlo, senza poi darli un insegnamento... ed è assurdo, com'è assurdo chi pretende di sposarsi in Chiesa se poi non ci crede...
Io personalmente c'ho sempre creduto, ma anche a me in certi periodi è mancata la voglia d'andare a messa... Ora però ci credo profondamente, e dunque vado a messa, anche perchè m'interessa...
mi hanno obbligato fino alla cresima...poi mi sono cresimata e da quel giorno in poi non sono più andata in chiesa... nn sono atea,forse agnostica..un pò..
Penso che il bisogno di credere sia solo un bisogno di aiuto... in pratica : la persona crede xkè ha bisogno di qualcosa in cambio..
Io per ADESSO la penso così...sò che per i credenti è sbagliato il mio pensiero... ma per me nella religione non c'è risposta nè speranza !
Al di là delle imposizioni che possono esserci da parte dei genitori, quello che più allontana i ragazzi dalla religione secondo me è la totale assenza di conoscenza della stessa, lo stato decadente e marcio in cui versa la chiesa, e la mancanza di quello spirito di sacrificio che servirebbe per seguire dettami che sono spesso tutt'altro che elastici..
Poi sono d'accordo con Kim, la maggioranza sono dei credenti 'fasulli', che pregiudicano con comportamenti ed idee strampalate sia chi non crede sia chi crede.
Quoto! Concordo pienamente e non ho altro da aggiungere! Però non mi aspettavo una così alta percentuale d atei, agnostici o cose simili... Mi sono meravigliata leggendo le varie risposte!Originariamente inviata da Kim
Sull'ultima frase sono d'accordissimo.Originariamente inviata da Godel
Per il resto.....bè, perchè uno dovrebbe sacrificarsi per seguire quel tipo di dettami?..... A me non è il sacrificio in sè come concetto che dispiace, nè il fatto di rispettare delle regole (chi mi conosce sa che sono TUTT'ALTRO che anarchico o simili), ma è il fatto di sacrificarmi per rispettare QUELLE regole nello specifico, o le altre delle altre religioni in genere. Nessuna di quelle rientra nelle mie corde, e non sento il bisogno di credere in qualcuno. Dato ciò, non ritengo "utile" sacrificarmi per eseguire i dettami di una qualche religione. Seguo il MIO credo, che in qualche parte coincide per caso col cristianesimo, ma di certo non è quello.
Cmq voglio precisare che non tutta la Chiesa è marcia, anzi...Originariamente inviata da Godel
Nella Chisa, nonostante i difetti che ha perchè cmq è costituita da uomini, ci sono anche ideali ed iniziative buone... Certo come tutti nel passato ha fatto i suoi errori, sempre per il solito motivo: è formata da uomini.
La Chiesa su certe cose non può essere elastica, assolutamente. Quelli che sono i principi della Chiesa non si posso cambiare, certo si possono cambiare alcune cose, si può modernizzare in alcune cose, ma altre cose che sono i principi non si possono cambiare.
Ma credo proprio che negli ultimi tempi i ragazzi non siano attratti dalla Chiesa, dalla religione cristiana o da qlc altra religione, anche perchè la società vuole farci credere che sono altre le cose importanti...
Ed un altro motivo è che metà dei cristiani no tramettono neanche la gioia che provani ad andare in Chiesa. Il cristianesimo non consiste nel sorbirsi ogni domenica una messa, magari per alcuni pallosa... No, assolutamente.
Il cristianesimo come lo vivo io è gioia, è felicità, una cosa bellissima che se non si sperimenta non si può capire...
dissento.Originariamente inviata da Re Stefan
In questo caso non si tratta tanto di dare un senso alla vita quanto di ammortizzare, attutire, sopire, lenire la paura della morte.
Moltissimi credono in Dio solamente perché rifiutano l'idea che dopo la morte non ci sia nulla.
io per un certo periodo della mia fanciullezza ho seguito ciò che credevo fosse la verità, quindi mi ritenevo cristiana,non per credenza,ma solo perchè era la cosa più normale,poi qualche anno fa, ho intrapreso una sorta di ricerca,ho studiato ogni religione possibile, perchè sapevo dentro di me di non essere atea, credevo in qualcosa, poi ho imparato con il tempo,a credere prima di tutto in me stessa, trovare la mia serenità, ed equilibrio, senza lasciarmi condizionare dalle illusioni...... ora seguo la pratica del buddismo, rifacente a al pensiero del maestro Nichiren.
i miei ancora non sanno nulla, ma credo che sia meglio non dire niente a loro, perchè cmq in un certo senso loro da piccola mi hanno imposto una determinata strada,religiosamente parlando.....