Originariamente inviata da
morrigan
Partiamo dal presupposto che alla gente piace divertirsi, che sia a 20 o 50 anni. Di sicuro può esserci una differenza nel tipo di divertimento, e ci sta. Ma se diciamo che un ragazzo di 20 anni è adulto, diciamo anche che dovrebbe conoscere la differenza dell'importanza delle cose. Io (e non sono ne la prima ne l'ultima) a 20 anni già lavoravo, prendevo 600.000 lire, che poi con l'euro sono diventati 600 euro. Il mio stipendio se ne andava in vestiti e uscite visto che io al pub con gli amici mi trovavo dal lunedì alla domenica, con tanto di bibite, panini, birrette, cene fine settimana, discoteche, locali e chi più ne ha più ne metta. Ma mi sono pagata la patente, il dentista (ho messo l'apparecchio che poco non costa), e poi l'auto. E quando avevo le ie rate da pagare, magari alla cena dicevo di no, perchè dovevo risparmiare, e uscivo dopo cena. Magari anzichè la birra bevevo un caffè e stop. Priorità: patente, dentista, auto. Pagate da me. Con i miei soldi. Rinunciando a cene o altro, senza chiedere i soldini ai miei perchè dovevo divertirmi nonostante avessi scelto di fare spese importanti. Questo è capire che ci sono delle priorità e capire fin dove si arriva con le proprie finanze e con le proprie forze. Se io con le mie forze arrivo fino a un certo punto, ma voglio di più e chiedo aiuti economici ad altri, cosa farò quando non potrò più ricevere aiuti? Come capirò che nella vita si devono fare sacrifici? Come imparerò a gestire le mie finanze?
E queste cose te le dice una che ha sempre preferito fare comunque le sue cose, non mettendosi via una lira e vivendo di finanziamenti. Ma comunque, seppure non navigo nell'oro, seppur non posso prendermi abiti, togliermi sfizi, finire casa come vorrei, non chiedo soldi ai miei. L'unico aiuto me lo da il mio ex con 300 euro per il bambino, ma teniamo anche conto che gli extra di qualsiasi tipo dovrebbero essere a parte, mentre io gli chiedo extra solo se e quando le spese sono eccessive (300/400 euro di grest, attività sportive o eventuali spese mediche), altrimenti non gli chiedo nulla più di quel che mi da per mantenere suo figlio.
Non voglio passare per un esempio, vorrei solo far capire che questa è la normalità per molti. Fare sacrifici è difficile per tutti, ma si fanno. E non credo assolutamente che a 20 anni ci siano più diritti perchè si è giovani e ci vuole divertire.
Detto ciò, da mamma, potendo a mio figlio darei tutto, ora come quando sarà adulto, ma deve anche imparare a volare da solo.