Il punto è che per l'Eurovision la canzone conta relativamente. Ogni anno ci sono pezzi più belli e meno belli (secondo le proprie opinioni, ovviamente), ma alla fine non è mai solo quello a vincere, diciamo la verità. Alla fine ciò che vince è l'esibizione, e in questo i nostri borghesotti inamidati di Sanremo non possono competere con donne barbute,
"contadinelle" scollacciate che fanno il burro, e
gente fuggita dalla casa degli orrori delle giostre. Siamo sempre fuori luogo, perché ciò che funziona per Sanremo, patinato spettacolo per signori di mezza età, non funziona per gli spettacoli "nani e ballerine" dell'Eurovision.
Due anni fa abbiamo avuto la nostra chance con il Volo, che erano perfetti per quel tipo di competizione (Giovani e belli? Check. Insulsa canzone d'amore? Check. "Diversa" quanto basta da attirare l'attenzione? Check. Stereotipo sugli italiani e l'opera? Check.), ma non vedo nessuno che possa prendere il loro posto.
Diciamo che come te fra quelli di ieri scommetterei forse su Samuel, che ha personalità (ma è un po' troppo vecchio - IMHO tutti gli over 40 all'eurovision sembrano padri di famiglia sgattaiolati fuori casa per imbucarsi alla festa del 3° liceo scientifico); oppure Ermal Meta.
Vediamo cosa ci riserva la prossima serata, avrei qualche pronostico ma preferisco tenermelo finché non avrò sentito tutte le canzoni.