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Io non dico che non sia un fenomeno radicato, lo capisco lo comprendo e lo accetto. Dico solo che è una delle tante espressioni della mente umana di limitarsi davanti ai fatti. L'importante secondo me è avere l'onestà mentale di saper cambiare quella opinione dettata dall'aspetto in un secondo momento, quando la persona in questione ci ha dimostrato le sue capacità.
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Originariamente inviata da
Eurasia
Non mi sarei rivolta in modo maleducato come la signora ma sono sicura che lo avrei pensato anche io. Probabilmente è un mio limite andare alla ricerca della coerenza al limite del patologico e sicuramente sarò affetta da una profonda forma di pregiudizio in merito. Non nego che possa dare fastidio o ferire gli interessati, e in questo caso tu, ma non credo che tu possa pretendere che la gente si rivolga a te se un domani dirigerai un'unità operativa di educazione alla salute fumando fuori dalla porta. E in questo caso l'abito che fa il monaco c'entra ben poco; gli atteggiamenti impattano molto più dell'abito quando si opera in contesti professionali delicati. Se pretendo determinati comportamenti dal mio politico, li pretendo anche dal mio medico. E' una questione di credibilità.
Eurasia, ti ringrazio perchè sei stata completamente sincera.
Però, davvero, credo sia purtroppo completamente sbagliata e infondata l'idea dei medici come super uomini. Dovreste frequentare medicina per una settimana e ne uscireste chiedendovi 1)come facciamo passare 10 ore sui libri e il resto il reparto 2)perchè tra i medici sembrano essersi condensati i peggiori vizi dell'uomo e 3)perchè i medici non si preoccupino nemmeno un po' di manifestarli. Non condanno tutta la categoria, però siamo persone come tutti e le Madri Terese di Calcutta sono una su mille.
Se siete convinti che un medico debba rispettare per filo e per segno quello che professa ne avete tutti i diritti. Quando sbaglierà la diagnosi della vostra malattia gli guarderete i denti perfettamente bianchi e non rovinati dal fumo e vi sentirete in pace con voi stessi e con questa dannata 'coerenza'.
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Originariamente inviata da
Randy Mellons
Io non dico che non sia un fenomeno radicato, lo capisco lo comprendo e lo accetto. Dico solo che è una delle tante espressioni della mente umana di limitarsi davanti ai fatti. L'importante secondo me è avere l'onestà mentale di saper cambiare quella opinione dettata dall'aspetto in un secondo momento, quando la persona in questione ci ha dimostrato le sue capacità.
Sarà perchè frequento i reparti, ma ho imparato ad andare oltre l'aspetto fisico. In ospedale la gente viene messa a nudo e ti rendo conto che la prima impressione che hai di una persona non vale un ca22o. Dovremo tutti imparare ad andare oltre il tatuaggio, l'aspetto fisico e perchè no anche l'orientamento sessuale.
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Originariamente inviata da
Jamila
Sarà perchè frequento i reparti, ma ho imparato ad andare oltre l'aspetto fisico. In ospedale la gente viene messa a nudo e ti rendo conto che la prima impressione che hai di una persona non vale un ca22o. Dovremo tutti imparare ad andare oltre il tatuaggio, l'aspetto fisico e perchè no anche l'orientamento sessuale.
Si.. ok ottimo, hai perfettamente ragione.. ma tu lo fai SEMPRE e lo hai SEMPRE fatto? Non ti è mai mai capitato di guardare qualcuno, magari uscendo dall'ospedale di notte, di un po' sospetto e affrettare il passo? Non hai mai giudicato dall'aspetto fisico? Non dico che sia giusto dico solo che è comprensibile