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IL CASO
Milleproroghe, rispuntano i pedaggi
Gra e Roma-Fiumicino, si paga dal 1°maggio
Il provvedimento votato alla Camera non ha accolto l'emendamento che li aboliva o li rinviava su 1.200 chilometri di strade Anas in tutta Italia, inclusi i due tratti alla periferia di Roma. Ora si attende il decreto che stabilirà gli importi e le modalità del pagamento. Gasbarra e Meta ( Pd): "Il governo ha fatto il gioco delle tre carte, un nuovo salasso ai cittadini". Zingaretti: "Questo governo è contro Roma". E l'Idv: "Aspettiamo di vedere il sindaco che, come lui stesso ha promesso, sfonda i caselli"
di SIMONA CASALINI
Dal primo maggio entreranno in vigore i pedaggi in 1.200 chilometri di strada Anas in tutta Italia, inclusi Gra e Roma-Fiumicino. Il Milleproroghe votato alla Camera non ha infatti accolto l'emendamento Pd che chiedeva l'abolizione dei "nuovi salassi contro cittadini che già soffrono della crisi" e così resta in vigore la Finanziaria che lo scorso anno li ha istituiti e che scadenzava i tempi della loro attuazione al prossimo 1 maggio. Ora, l'ultimo passaggio sarà un decreto del presidente del Consiglio che stabilirà gli importi e le modalità del pagamento: se con nuovi caselli o con tutor o con le cellule fotoelettriche del sistema free-flow (flusso libero).
"Il governo, ancora una volta, tradisce i romani e milioni di automobilisti che dal primo maggio 2011 saranno colpiti da nuove tasse su 1.200 chilometri di strade Anas, tra cui il Grande Raccordo Anulare e la Roma-Fiumicino" commenta il deputato del Pd Enrico Gasbarra, membro della commissione Trasporti della Camera. "Di fronte all'ordine del giorno presentato dal Pd alla Camera che - spiega - mirava a bloccare e rinviare l'introduzione dei nuovi pedaggi, il governo ha prima dato parere favorevole e poi ha cambiato improvvisamente idea e lo ha bocciato, confermando il totale disinteresse verso le famiglie, le imprese e i pendolari già colpiti dalla crisi. Su Roma aspettiamo che il sindaco Alemanno e la presidente Polverini siano pronti, unendosi alla Provincia di Roma, a fare ricorso contro il Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri - conclude Gasbarra- che dovrà regolare l'attuazione dei pedaggi sulla Capitale e in altre 26 Province italiane".
Incalza Michele Meta, capogruppo del Pd in commissione trasporti alla Camera: "Il governo ha incredibilmente
cambiato parere nel giro di due ore sull'ordine del giorno per il rinvio dei nuovi pedaggi anas al 2012 e per l'esclusione del Gra dalle nuove tariffe. Anche il sottosegretario Giorgetti aveva espresso inizialmente parere favorevole al nostro odg (come si può evincere dallo stenografico e dalle videoregistrazioni). A questo punto, tenendo conto degli orientamenti contrari all'introduzione del nuovo balzello sul Gra da parte di Regione, Provincia e Comune, proporrò ai deputati romani del Pdl, ed in particolare all'onorevole Saltamartini che ha già firmato a dicembre un odg sul Gra, di sottoscrivere una risoluzione parlamentare unitaria per impegnare il governo definitivamente a scongiurare i pedaggi sul Raccordo anulare di Roma". E sugli altri tratti Anas, conclude Meta, "insistiamo sulla richiesta di un rinvio al 2012 dei nuovi pedaggi visto che ad oggi non esiste ancora il decreto del governo per individuare tratte e modalità di tariffazione, rischiando così un pasticcio ai danni dei pendolari".
E il vice presidente del Senato e commissario del Pd del Lazio Vannino Chiti, lancia un appello a tutti i parlamentari di Roma e del Lazio affinché "prendano posizione su questo atteggiamento irresponsabile. Il Partito Democratico regionale continuerà a portare avanti la propria battaglia contro questo odioso balzello, difendendo i cittadini da una maggioranza che a parole dichiara di voler abbassare le tasse e poi nei fatti le aumenta".
Interviene anche Nicola Zingaretti, presidente della Provincia: "Questo governo è chiaramento contro Roma ma sappia che continueremo la nostra battaglia contro questo iniquo balzello che colpisce i pendolari, i lavoratori e gli studenti del territorio romano. Ci siamo già opposti, vincendo, al Tar sul primo aumento ai pedaggi tentato la scorsa estate. Lo rifaremo, ancora più combattivi, se proveranno a reinserire questa odiosa tariffa. E siamo sicuri che avremo al nostro fianco tutte le istituzioni e i parlamentari di Roma e del Lazio che vogliono difendere l'economia e la dignità dei nostri cittadini".
Il sindaco Alemanno, prima della conclusione del voto sul Milleproroghe, aveva sperato nello stop ai pedaggi: "E' positivo che i parlamentari del Pdl, guidati dal vicepresidente Barbara Saltamartini, e i parlamentari del Pd, guidati dal capogruppo Michele Meta, stiano unendo gli sforzi per evitare ogni forma di pedaggiamento sul Gra" aveva dichiarato, aggiungendo che "è necessario un cambio di strategia complessiva per reperire le risorse necessarie all'Anas per curare la manutenzione stradale nei tratti di accesso alle Autostrade e come obiettivo minimo bisogna trovare forme di sconti che riducano l'impatto sui pendolari. Per questo motivo Regione, Provincia e Comune insieme ai parlamentari di centrodestra e centrosinistra debbono elaborare una posizione comune per invertire la rotta".
"La decisione del governo di procedere comunque all'introduzione dei pedaggi sul Gra è la conferma definitiva della sua dipendenza totale dagli umori e dai diktat della Lega Nord", afferma il capogruppo del Pd al Consiglio regionale del Lazio, Esterino Montino. "Nei giorni scorsi infatti - prosegue Montino - il vice ministro alle infrastrutture Roberto Castelli, contrariato e stizzito dopo la decisione del Tar che dichiarava per la seconda volta illeggittima l'introduzione del pedaggio sul Gra, aveva dichiarato: "Il governo va avanti. Il pronunciamento del Tar del Lazio è semplicemente la coda di una vicenda già conclusa". Parole defintive. La maggioranza Pdl in parlamento oggi - continua l'esponente del Pd - ha obbedito, pur pagando il prezzo di una pessima figura perché due ore prima aveva deciso in modo del tutto opposto".
Caustico il segretario dell'Idv Lazio Vincenzo Maruccio. "Nello scandaloso milleproroghe si nasconde anche l'ennesima beffa per i romani e i cittadini di tutto il Lazio. Questo atto di forza toglie la maschera dalle facce di Alemanno e Polverini, che in ogni caso fanno una pessima figura: o - spiega Maruccio - nonostante le roboanti dichiarazioni non hanno fatto niente di concreto per impedire i pedaggi o, se lo hanno fatto, dimostrano che al cospetto del loro capo non contano niente. Restiamo in attesa - conclude il leader Idv - di vedere Alemanno che, come promesso, sfonda i caselli. Sperando che lo faccia con la propria auto e non con l'auto blu".
Oltre Raccordo Anulare e Roma-Fiumicino, le altre province italiane con tratti stradali che saranno sottoposti a pedaggi sono: Salerno, Enna, Potenza Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio Calabria, Catania, Palermo, Caltanissetta, Trapani, Siracusa, Avellino, Benevento, Taranto, Chieti, Pescara, Ascoli Piceno, Perugia, Arezzo, Siena, Firenze, Ferrara, Trieste e Torino. L'elenco è contenuto nel bando Anas dello scorso 13 settembre 2010.
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mi dispiace per voi!!!
Originariamente inviata da Cimis
