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Violenza sulle donne
in classe stiamo trattando la violenza sulle donne e ho trovato un bel testo da un sito riguardo l'argomento:
"il libro della nostra vita, donne picchiate, donne violentate, donne che non hanno piu' lacrime.lascio una traccia di me sul selciato di questo mondo virtuale. Una pagina di un libro che nessuno leggera' mai. Il mio sogno di riscattare tutte le donne del mondo, in una ineguaglianza che nessuno conosce. Studio di nascosto perche' voglio urlare la verita' che si nasconde dietro le porte chiuse. Schiaffi percosse e tanta paura. Nessuno se ne frega. Tante parole comprensione ma solo chi havissuto la violenza sa cosa vuol dire. Lacrime lividi ma ferite sull'anima. Donne con il sesso infibulato, donne senza diritto di vivere, donne non libere, una schiavitu' esistente un libro da chiudere gettare e far finta di non averlo letto. La schiavitu' apperentemente non esiste, basta leggere la cronaca dei giornali per capire..cosa vuol dire esseere donna oggi . Libro di vita da bruciare.
Un inchino
F."
nonostante tutti questi anni, il problema persiste ancora.
penso che ormai tutti siano contrari alla violenza sulle donne... ma vorrei sapere lo stesso che ne pensate...
qual'è la vostra reazione quando sentite casi del genere?
quali sono i vostri pensieri?
vorreste fare qualcosa?
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per me le donne sono sacre...
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L'argomento è un po' troppo ampio, io butto lì solo una cosa: le nostre strade sono piene di prostitute che vivono per lo più in condizione di semischiavitù; e gli italiani accettano, pur di pagare un prezzo contenuto per una prestazione, di collaborare con questa tratta di esseri umani che è una delle cose più degradanti che succedano.
Capisco non pensare, al momento di acquistare un capo, che può essere stato fatto da bambini costretti a lavorare per 10 dollari al mese in Cambogia (e già qui...), ma non tenere minimamente conto che si sta accettando e finanziando una cosa del genere quando hai la PERSONA direttamente coinvolta sotto di te... Beh, proprio non lo capisco.
Per il resto non penso ci sia molto da dire... E' tristissimo vedere come in moltissime circostanze gli individui più deboli finiscono con l'essere maltrattati nei modi più orribili, a tutte le latitudini.
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Quando lo sento dire è chiaro che provo tristezza per loro e odio verso chi le picchia.
La violenza sulle donne ha sicuramente origini antichissime, in quanto in tempi antichi la donna era vista come una schiava, venivano anche vendute e loro non avevano nessuna volontà, non facevano alcuna resistenza, era come se accettassero questa costrizione.
Al giorno d'oggi uomini ultra conservatori, con la sola idea che la donna debba stare in casa a cucinare e sfaccendare esistono ancora, io purtroppo l'ho vissuto anche abbastanza da vicino e sono anche stato costretto ad alzare le mani verso uno di questi uomini che stava appunto costringendo con violenza questa donna, non si tratta solo delle faccende domestiche si intende un pò per tutto.
Ed anche in questo caso quella donna si è mostrata rassegnata esattamente come quelle dei tempi antichi e la cosa mi è parsa veramente orribile.
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Io c'ho fatto una tesi di laurea sull'argomento, però analizzando le cause e le motivazioni che portano gli uomini a fare quel che fanno, trovo molto interessante capire prima la psicologia dell'uomo deviante, senza ovviamente giustificare tali atteggiamenti, che dedicarsi solo ed esclusivamente alle conseguenze sulle donne.
E, prima di esser fraintesa, non intendo dire 'sbattiamocene le palle delle donne ma pensiamo a capire gli uomini, poverini' anzi.
Trovo abbastanza frustrante il fatto che sia pieno zeppo di centri antiviolenza, telefoni donna, case rifiugio, mentre siano rari (e non a frequenza obbligatoria) i cosidetti 'telefono uomo'.
Mi spiego meglio.
Se un uomo picchia la moglie per anni e finalmente viene fatta giustizia, la donna viene allontanata di casa, viene seguita, viene giustamente tutelata e assistita, mentre per l'uomo tutto questo non è obbligatorio. Magari ci sono 2/3 sedute di uno dallo psicologo ed è finita lì, l'uomo realmente non capisce le cause inconsce che lo hanno portato a sfogare la rabbia e le sue frustrazioni verso la donna che aveva detto di amare di fronte a tutti i sacramenti della terra.
Risultato? una donna esce dall'incubo e si rifà una vita (con le cicatrici del passato) l'uomo continua la sua vita magari facendo lo stronzo e il subdolo manipolatore con un'altra malcapitata di turno. E via verso un nuovo inferno.
E ste cose le so perchè le ho viste dal vivo, lavorando in una casa rifiugio, e ho visto e sentitto di situazioni al limite.
Poi, ovviamente, la violenza sulle donne è di vari tipi: c'è la v. sul lavoro (mobbing), quella scolastica, stupro, le varie forme di molestie sessuali, stalking e tutte le persecuzioni possibili e immaginabili, la violenza domestica (con tutti i cazzi e mazzi e le sfumature che la ruguardano) ecc.
Tu a che genere di violenze eri interessata?
Se sei interessata a qualche lettura contattami che ho una libreria solo sull'argomento XD
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Dylan, io intavolai lo stesso discorso con la mia prof di italiano al liceo, lei molto interessata alla condizione delle donne.
In ogni caso, io non giustifico nessun tipo di violenza, su chiunque, uomo donna o animale. La donna, come qualsiasi essere vivente, non merita di venir violentata, picchiata e quant'altro, e deve trovare il coraggio di denunciare l'accaduto, senza paura, perchè più vivrà nella paura più sarà difficile uscirne, e facile convincersi che se è successo quel che è successo, la colpa è sua. E oggi, molto spesso, è questo che accade.
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Originariamente inviata da
Temperance
Dylan, io intavolai lo stesso discorso con la mia prof di italiano al liceo, lei molto interessata alla condizione delle donne.
In ogni caso, io non giustifico nessun tipo di violenza, su chiunque, uomo donna o animale. La donna, come qualsiasi essere vivente, non merita di venir violentata, picchiata e quant'altro, e deve trovare il coraggio di denunciare l'accaduto, senza paura, perchè più vivrà nella paura più sarà difficile uscirne, e facile convincersi che se è successo quel che è successo, la colpa è sua. E oggi, molto spesso, è questo che accade.
No no ma nemmeno io giustifico la violenza, sia chiaro :lolll:
Io sono interessata a capire, ma non a giustificare, che è diverso.
Un conto è giustificare un uomo che picchia la moglie 'ma povero, è frustrato dal lavoro, ha tutto il peso della famiglia alle spalle ecc', un conto è capire la causa scatenante della violenza in sè, studiare cosa scatena in un uomo la persecuzione verso qualcuno, scosa scatena uno stupro, ecc.. :)
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siiii, picchiamole tutte...
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Originariamente inviata da
Paperoga
siiii, picchiamole tutte...
E picchiamole insieme a Paperoga. :183:
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però non facciamo sfociare in OT uno dei pochi topic interessanti.
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Quando sento parlare di casi del genere, sbuffo.
Mi interessa di più la violenza sugli uomini, fatta dalle donne.
C'è un clima di misandria che non mi piace per niente.
E nessuno cerca di capire perché le donne usano violenza psicologica sugli uomini, portandoli all'esasperazione, al suicidio e spesso anche ad uccidere i congiunti.
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Originariamente inviata da
RudeMood
Quando sento parlare di casi del genere, sbuffo.
Mi interessa di più la violenza sugli uomini, fatta dalle donne.
C'è un clima di misandria che non mi piace per niente.
E nessuno cerca di capire perché le donne usano violenza psicologica sugli uomini, portandoli all'esasperazione, al suicidio e spesso anche ad uccidere i congiunti.
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non siamo poi così cattive
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La donna E' cattiva.
Non avendo forza fisica utilizza altri mezzi per colpire.
E alcune cose fanno molto, molto più male di un braccio rotto.
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Quote:
Originariamente inviata da
RudeMood
La donna E' cattiva.
Non avendo forza fisica utilizza altri mezzi per colpire.
E alcune cose fanno molto, molto più male di un braccio rotto.
Da un lato è vero.
Però è pure vero che non si può picchiare una donna, che di sicuro sarà più "minuta" dell'uomo.
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Cielo, io sono abbastanza misogina, ma da qui a dire "le donne sono tutte stronze torturatrici psicologiche" ce ne vuole alla grande.
Secondo me è vero che alcune hanno una sorta di senso di rivalsa, per cui usano tutti i mezzi (anche quelli più subdoli, sentimental-sessuali) per comportarsi davvero da stronze e "farla pagare" agli uomini; ma è pur vero che i casi di violenza (fisica o psicologica) sulle donne sono talmente tanti e ampiamente documentati che non sono controvertibili in nessun modo.
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Io non penso che le donne siano TUTTE torturatrici psicologiche.
Come gli uomini non sono tutti dei violenti.
Però parlando della violenza sulle donne troppo spesso si lascia trasparire una sorta di odio nei confronti del genere maschile.Anzi, spesso si cerca di indurre le donne ad odiare e temere TUTTI gli uomini.
Per la par condicio, allora, ....
Quanto ai numeri: gli uomini qualche volta non denunciano le violenze. Né quelle fisiche né quelle psicologiche per gli stessi motivi sostenuti dalle donne: vergogna, paura di perdere gli affetti, orgoglio, ...
Abbiamo il recentissimo caso di Misseri come esempio.
E l'esempio di quel padre che ha ammazzato prima sua figlia, poi il cane e poi s'è ammazzato lui, perché la sua ex moglie non voleva fargli incontrare la bambina.
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D'accordo su più o meno tutto: i casi di violenza "familiare" dopo i matrimoni falliti con donne che cercano di divorare gli averi dei mariti e/o usano i figli come arma contro di loro mi fanno spesso vergognare di appartenere al genere femminile.
Ma fai conto che questo è l'occidente "civile": su scala mondiale la condizione della donna è anniluce indietro; e non parlo di discirminazione e diritti perchè sarebbe un capitolo troppo ampio e soprattutto un problema davvero macroscopico. Se in italia e in generale in occidente c'è una percentuale di donne piuttosto alta costretta a subire violenze continuamente, dallo stalking agli stupri coniugali, non oso pensare quale possa essere la vita di tutti i giorni in posti un po' più lontani (ma neanche poi tanto) dove non ci sono 657 numeri di telefono gratuiti per le denunce.
Hai ragione quando dici che bisogna rapportarsi in maniera corretta verso l'altro sesso, scegliere le persone giuste e trattarle con fiducia e serenità; ci mancherebbe altro! Ma come ho una fitta di disgusto verso gli esseri umani in generale quando sento di maltrattamenti sugli animali o cose del genere; così la provo verso il genere maschile quando sento che chi dovrebbe "proteggere" l'individuo in un certo senso più debole che gli è affidato (e parlo di padri, fratelli e mariti) si trasforma in un carnefice.
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La violenza dovrebbe essere ostacolata indipendentemente dal sesso perchè associare eventi dolosi a scapito delle donne non fa che stigmatizzare la nostra condizione nella sfera familiare e in quella sociale. Io non ci sto, non perchè non sono capace di solidarizzare con altre donne o perchè provo invidia, ma perchè secondo me è assolutamente vero che se oggi i notai sono una casta chiusa è perchè non siamo in grado di spalleggiarci in modo sano. Noi non dobbiamo essere come chi ci considera deboli, ma dobbiamo allargare il cerchio dell'appoggio a tutti perchè non siamo come chi si sente forte pur di non ammettere che è un essere umano come tutti.
C'è solo un aspetto che condivido e si riferisce alla violenza sessuale, non solo perchè i numeri parlano chiaro ma perchè è dato di fatto che le donne in determinati contesti e situazioni valgono meno di zero. Ritengo che in determinate situazioni le donne vadano aiutate, NON a superare gli uomini, ma ad ottenere gli stessi strumenti di partenza per non incorrere in situazioni spiacevoli.
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Originariamente inviata da
Layne S.
Ma fai conto che questo è l'occidente "civile":
Dall'altra parte del mondo vengono meno i diritti umani in generale però.
EDIT:
rileggendo il messaggio d'apertura : "Donne con il sesso infibulato".
Ci sono vari tipi di infibulazione. Dalla semplice circoncisione alla cucitura delle labbra vaginali.
Volendo prendere in esame la circoncisione, mi chiedo...
Perché non ho mai sentito denunciare la circoncisione che si pratica sui bambini ebrei?
Non è unamutilazione anche quella?
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Quote:
Originariamente inviata da
Temperance
In ogni caso, io non giustifico nessun tipo di violenza, su chiunque, uomo donna o animale. La donna, come qualsiasi essere vivente, non merita di venir violentata, picchiata e quant'altro, e deve trovare il coraggio di denunciare l'accaduto, senza paura, perchè più vivrà nella paura più sarà difficile uscirne, e facile convincersi che se è successo quel che è successo, la colpa è sua. E oggi, molto spesso, è questo che accade.
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Originariamente inviata da
RudeMood
La donna E' cattiva.
Non avendo forza fisica utilizza altri mezzi per colpire.
E alcune cose fanno molto, molto più male di un braccio rotto.
:roll: in effetti è vero, siete crudeli quando vi ci mettete. In ogni caso non picchierei mai nessuna donna, la trovo una cosa riprovevole
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Originariamente inviata da
RudeMood
La donna E' cattiva.
Non avendo forza fisica utilizza altri mezzi per colpire.
E alcune cose fanno molto, molto più male di un braccio rotto.
Hai ragione anche tu a fare questo ragionamento Rude, nulla da dire. Io stessa ho visto dal vivo una pratica di violenza psicologica 'al femminile', diciamo.
La violenza può esserci da entrambi i lati in una famiglia: hai citato il caso Misseri (caso in cui anche io come te penso che le donne nella famiglia abbiano violentato psicologicamente il padre) in cui è una donna ha creare un regime di terrore dentro le mura di casa.
Ma spesso nella nostra cultura, come quella mondiale, è più frequente l'uomo che fa violenza, compresa quella psicologica: l'uomo è colui che porta i soldi, l'uomo è il capisaldo, una donna pur lavoratrice tende ancora a pensare 'senza di lui sono finita', e così la bilancia comincia a pendere solo da un lato, lasciando la donna a svolazzare e sentirsi perduta senza di lui, lui lo percepisce, e se l'uomo è di indole violenta (notare che io per violenta intendo anche 'mentale') allora comincia il calvario.
Anche l'uomo fa violenza psicologica, senza alzare un dito e senza lasciare un livido.
Quote:
Originariamente inviata da
RudeMood
Dall'altra parte del mondo vengono meno i diritti umani in generale però.
EDIT:
rileggendo il messaggio d'apertura : "Donne con il sesso infibulato".
Ci sono vari tipi di infibulazione. Dalla semplice circoncisione alla cucitura delle labbra vaginali.
Volendo prendere in esame la circoncisione, mi chiedo...
Perché non ho mai sentito denunciare la circoncisione che si pratica sui bambini ebrei?
Non è unamutilazione anche quella?
Semplicemente perchè la circoncisione non ha gli stessi effetti devastanti che ha sulle donne l'infibulazione.
L'uomo circonciso si soffre, ma può sempre fare sesso e provare piacere.
La donna ciorconcisa spesso muore a causa dell' 'operazione', o cmq non può provare piacere durante il sesso, se non vero e proprio dolore (e si sa, che nei paese in cui viene praticata, gli uomini di certo non si fermano ad un 'ahia mi fai male'):
http://it.wikipedia.org/wiki/Infibulazione
http://fragmenta.blogosfere.it/2008/03/infibulazione-questa-sconosciuta-1.html
http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/09/10/01/infibulazione_scheda_123.html
qui è spiegato bene come si effettua l'infibulazione: si passa dal bucare il clitoride con 'sette gocce simboliche' alla cucitura quasi totale della vagina: ora, tu che sei donna, capirai che c'è una certa differenza tra il perdere un pezzo di pene e avere la vagina completamente cucita. Immagina il dolore durante il ciclo o tutti i problemi urinari che insorgono. :)
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Vabbè, perdonatemi ma dopo il paragone fra infibulazione e circoncisione questo topic non ha più senso. Perdonami, RudeMood, perchè mi sembri una persona di buon senso, ma la cosa è davvero assurda.
Io non sono ebrea e sono favorevole all'autodeterminazione, quindi sono dell'idea che ognuno debba decidere dei propri organi genitali, ma è un dato di fatto che la circoncisione non è una mutilazione. Come quasi tutte le pratiche religiose, ha origine nel buon senso: permette un'igiene più facile e risolve sul nascere problemi che potrebbero presentarsi in età matura (fimosi ecc.). Comunque vale quello che ho detto prima, uno può decidere tranquillamente in età adulta di farlo o meno.
La circoncisione, di cui parli tu, nella migliore delle ipotesi è un taglietto sul clitoride totalmente fine a sè stesso (e alla "purificazione", secondo le credenze, vabbè). Non è la stessa cosa, càzzo.
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...A ma piace combattere le donne sul piano psicologico...Molto più appagante...Molto più divertente...http://www.bandw.it/images/smile/smiles%20%28117%29.gif
Ma mi piace di più amarle e trombarle!!..O meglio, mi piacerebbe , ma visto che le corna non le faccio, mi illudo a pensarlo...http://www.puntochat.it/forum/images/smiles/biggrin.gif
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Originariamente inviata da
-Ataru-
contento te... :lol:
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Originariamente inviata da
-Ataru-
Mi sa che non hai chiara la definizione di 'violenza sulle donne' o meglio 'violenza di genere'. :)
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Originariamente inviata da
Dylan.
Hai ragione anche tu a fare questo ragionamento Rude, nulla da dire. Io stessa ho visto dal vivo una pratica di violenza psicologica 'al femminile', diciamo.
La violenza può esserci da entrambi i lati in una famiglia: hai citato il caso Misseri (caso in cui anche io come te penso che le donne nella famiglia abbiano violentato psicologicamente il padre) in cui è una donna ha creare un regime di terrore dentro le mura di casa.
Ma spesso nella nostra cultura, come quella mondiale, è più frequente l'uomo che fa violenza, compresa quella psicologica: l'uomo è colui che porta i soldi, l'uomo è il capisaldo, una donna pur lavoratrice tende ancora a pensare 'senza di lui sono finita', e così la bilancia comincia a pendere solo da un lato, lasciando la donna a svolazzare e sentirsi perduta senza di lui, lui lo percepisce, e se l'uomo è di indole violenta (notare che io per violenta intendo anche 'mentale') allora comincia il calvario.
Anche l'uomo fa violenza psicologica, senza alzare un dito e senza lasciare un livido.
Questo poteva essere vero in passato.
Oggi se hai una mentalità all'antica vedi l'uomo padrone anche se sei una donna lavoratrice. Abitando in un paesino di provincia non sono poche le donne di mia conoscenza che portano la pagnotta a casa ma GUAI a uscire !!! E non escono perché LORO sono convinte di dover stare in casa, anche se i loro mariti, spesso, le esortano ad uscire, ad avere una vita sociale :)
Con questo non voglio dire che le donne non sono oggetto di violenze.
Voglio dire che le donne non sono gli unici oggetti di violenza e spesso sono proprio loro ad usare la violenza, quella che preferite, per raggiungere i propri scopi. Basti pensare un secondo a tutti gli scandali nei nidi : TUTTE DONNE. Donne che usano una violenza diversa dai preti pedofili maschi: che sono pedofili, ma non sono violenti ;)
Per me non meritano più attenzione di uomini, gay o bambini .
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Originariamente inviata da
Dylan.
Semplicemente perchè la circoncisione non ha gli stessi effetti devastanti che ha sulle donne l'infibulazione.
L'uomo circonciso si soffre, ma può sempre fare sesso e provare piacere.
La donna ciorconcisa spesso muore a causa dell' 'operazione', o cmq non può provare piacere durante il sesso, se non vero e proprio dolore (e si sa, che nei paese in cui viene praticata, gli uomini di certo non si fermano ad un 'ahia mi fai male'):
http://it.wikipedia.org/wiki/Infibulazione
http://fragmenta.blogosfere.it/2008/03/infibulazione-questa-sconosciuta-1.html
http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/09/10/01/infibulazione_scheda_123.html
qui è spiegato bene come si effettua l'infibulazione: si passa dal bucare il clitoride con 'sette gocce simboliche' alla cucitura quasi totale della vagina: ora, tu che sei donna, capirai che c'è una certa differenza tra il perdere un pezzo di pene e avere la vagina completamente cucita. Immagina il dolore durante il ciclo o tutti i problemi urinari che insorgono. :)
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Originariamente inviata da
Layne S.
Vabbè, perdonatemi ma dopo il paragone fra infibulazione e circoncisione questo topic non ha più senso. Perdonami, RudeMood, perchè mi sembri una persona di buon senso, ma la cosa è davvero assurda.
Io non sono ebrea e sono favorevole all'autodeterminazione, quindi sono dell'idea che ognuno debba decidere dei propri organi genitali, ma è un dato di fatto che la circoncisione non è una mutilazione. Come quasi tutte le pratiche religiose, ha origine nel buon senso: permette un'igiene più facile e risolve sul nascere problemi che potrebbero presentarsi in età matura (fimosi ecc.). Comunque vale quello che ho detto prima, uno può decidere tranquillamente in età adulta di farlo o meno.
La circoncisione, di cui parli tu, nella migliore delle ipotesi è un taglietto sul clitoride totalmente fine a sè stesso (e alla "purificazione", secondo le credenze, vabbè). Non è la stessa cosa, càzzo.
Ho detto prima che non esiste un solo tipo di mutilazione genitale femminile. Si parte da quella base, che è la circoncisione del clitoride: né più né meno della circoncisione maschile(che viene fatta durante l'infanzia, non in età adulta, spesso viene eseguita senza anestesia!!). E ho detto di voler prendere in esame la circoncisione femminile proprio per dimostrare quanta differenza ci sia in una pratica solo perché da una parte viene imposta agli uomini, e dall'altra alle donne.
Come volevasi dimostrare, quali siano le motivazioni, la violenza sugli uomini fa sempre meno effetto rispetto alla violenza subita dalle donne :)
Poi volevo spendere due parole sugli effetti della 'perdita della funzionalità del clitoride' : il clitoride non è l'unico mezzo per provare piacere a disposizione della donna. Il clitoride non è solo quello che vediamo. Il clitoride nasce all'interno del nostro corpo, ha una radice assolutamente funzionale. Non è il clitoride a permettere la lubrificazione.
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però adesso vorrei delle risposte un po' più serie...
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Sono serissima :x11: :evil: :P
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Originariamente inviata da
-Ataru-
cmq vorrei risposte più serie...
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Originariamente inviata da
RudeMood
Sono serissima :x11: :evil: :P
scs, non dicevo a te XD