Avevo un angelo accanto a me un anno fa, una persona che mi aveva reso importante quanto non lo ero mai stato per nessuno. Il suo amore mi avevo rischiarato la vita come un raggio di sole squarcia le nuvole dopo un temporale e io mi inebriavo si questa luce e di questo calore....
Era così bella da non riuscirsi a descrivere, così allegra e determinata che
mi riempiva il cuore di gioia solo pensarla. Era come un sogno ad occhi aperti.
Abbiamo condiviso tantissimo insieme; gioie, dolori, sensazioni intense e momenti che ti rimangono talmente impressi nella mente
che sembra di averli vissuti solo ieri.
Questo è tutto quello che mi rimane di lei, perchè in preda a non so cosa l'ho lasciata, si un anno fa l'ho lasciata convinto di non amarla più, spaventato forse da una storia che durava da due anni e che pensavo avrebbe bruciato tutta la mia gioventù.
Lei ha pianto per me, era innamorata e non si capacitava della mia scelta e io davvero non sapevo cosa dire, non ho fatto nulla, ho lasciato passare il tempo non ascoltando il mio cuore...
E ora, a distanza di un anno, mi accorgo del madornale errore che ho fatto, prendo coscienza della mia infinità stupidità per aver perso uno dei più bei doni che la vita mi avesse dato.
Lei vorrebbe da me una meravigliosa amicizia ora, ma io non riesco a starle vicino: la guardo e maledico tutto me stesso, maledico il giorno in cui l'ho lasciata...
Passo le giornate a vegetare e le notti a foderare il cuscino di lacrime, lacrime di un amarezza straziante, ma del resto è solo colpa mia e come ha sofferto lei è giusto che anche io paghi il fio delle mie azioni.
Comprendo, adesso, cosa vuol dire avere qualcuno al proprio fianco e quanto sia importante sapere che il tuo cuore è fra le mani di questa persona.
Rimani così, con una ferita invisibile che ti affligge di continuo, una ferita che ti sei procurato da solo e che speri solo il tempo possa alleviare.
Scusate questo sfogo alquanto logorroico, ma non potevo tenermi tutto dentro.
Michele.