Originariamente inviata da
Masquerade
Ho un po' tagliato e lasciato i punti salienti, per evitare ad ogni nostro botta e risposta post lunghi dieci piani di morbidezza. ;)Anche se lunghi resteranno...
Sì, esatto. Tutti abbiamo le nostre dipendenze, i nostri vizi, i nostri modi di pensare.
Non voglio definirli giusti o sbagliati. Ciò che è sbagliato per me, può essere giusto per te. Quindi inutile dire che gli altri si sentono liberi quando sono invece schiavi. Il concetto è pure corretto, per carità, ma la parte da correggere è "gli altri".
Lo siamo tutti. E se magari per noi una tipologia di persona è da cambiare, noi stessi per quella tipologia potremmo essere altrettanto.
Così non se ne viene certo fuori. Non si risolve nulla.
Ed è anche vero che i tempi sono cambiati. Fai l'esempio del corteggiamento! Eh... oggi lo si può vedere solo nei film e leggere nei libri, perché non accade più. Peccato. A me piaceva e piace. D'altra parte sono anche consapevole che l'uomo ora ama essere corteggiato e che molte altre donne sono disposte a farlo.
Quindi che faccio se voglio un uomo? O mi adeguo e mi metto a corteggiare (manco se mi offrono milioni di euro, sia ben chiaro:nice:) oppure accetto che sarà difficile (non impossibile) incontrare un uomo che ami ancora corteggiare e non essere corteggiato. Ma di certo non posso ingaggiare una battaglia (persa) contro una società che si sta trasformando indipendentemente da me. Non ho il potere di fermare il tempo, ma ho il potere di capire io chi sono e cosa voglio. Voglio qualcosa di raro? Ok, allora non perdo tempo a cercarlo laddove so che non posso trovarlo. Né mi aspetto che quella società cambi per me.
Forse tu non attribuivi la colpa alla parte femminile, ma ragionamenti come quelli di Ligaro (e ti assicuro che non è l'unico a pensarla così) la attribuiscono invece al lato femminile. A quel lato (che a quanto pare emerge perché si fa notare) che ha preso spunto dalla parte maschile, la stessa parte maschile che, consentimelo, sbava per loro e poi, quando non ci può arrivare si lamenta che bisogna essere o "appariscenti e /o famosi" o che le donne son vuote e superficiali perché danno credito a fattori quali l'avvenenza fisica, lo status e etc. Cioè, per intenderci, GLI STESSI fattori a cui voi uomini avete sempre dato peso, soprattutto nell'era odierna.
Cos'è la coerenza? Semplice: non di certo predicare bene e razzolare male. Quindi, se gli stessi uomini possono tenere degli standard nelle loro scelte, non si lamentino che anche le donne possano fare altrettanto. Questa è coerenza, come esempio per restare nel tema.
A Ligaro sicuramente interessa piacere per quello che è. Lo vorremmo tutti, non credi? Ma resta che non sempre possiamo piacere a tutti. E non mi venisse a raccontare cavolate che TUTTE le donne non lo notano, visto che, per suo stesso dire, prima del periodo di isolamento, mi pare che invece qualche donna l'ha avuta!
Il discorso cruciale è che lui vorrebbe piacere ad un determinato tipo di donna, quella che invece insegue standard che, a suo dire, non ha. Standard giusti? Standard sbagliati? Non siamo qui per giudicare, siamo qui per capire dov'è il problema.
Il ponte Ligaro può crearlo in due modi: o si adatta a quell'ambiente dove importante è "apparire" e non "essere" o cerca un ambiente a lui più congeniale dove invece è importante "essere" e non "apparire".
Certo spostando l'attenzione altrove e cioè facendo di tutta un'erba un fascio nel dire che le donne sono tutte vuote, superficiali etc, il ponte non lo crea, ma anzi scava un bel baratro profondo.
A questo punto lui dovrebbe farsi delle domande su se stesso e sul tipo di ambiente che gli interessa. Ne può far parte? Ok. Non ne può far parte? Cosa può fare per farne parte? Avere un'auto alla moda? Mettere gli occhiali da sole perché fa figo? Farsi il tatuaggio? E' disposto a farlo? No? E allora che dovrebbe accadere? Che l'ambiente da lui notato ed ambito cambi per lui?
Mi pare assurdo, no?
Se io sono un metro e 50 e sono sovrappeso (e lo sono) posso sognare di fare la modella, sapendo quali sono gli standard richiesti? No. Inutile raccontarci le favole. Ora posso stare qui altre dieci pagine a dire che la società è cattiva, che la moda è ingiusta perché vuole solo le alte ed anoressiche e bla bla bla. Oppure posso decidere che voglio comunque provare a far parte di quel mondo. Voglio provare a "partecipare" ad una sfilata. Che posso fare, se non la modella? Risposte: sarta, assistente, stilista, tecnico delle luci, etc. etc.
Questo è un ponte. Sapere quello che si vuole e cercare di capire cosa si può fare lasciando da parte i milioni di si se se se e partendo dai "nonostante".
Ognuno di noi può scegliere. Però bisogna anche accettare che non si può avere tutto e che per molti è più facile e per altri non lo è.
Compreso questo, ognuno sceglierà per quello che è. E quelle scelte parleranno di noi.
Le scelte di Ligaro, ad esempio, parlano molto di lui. Molto di più di quanto dice a parole.
Quindi ben venga che tu preferisca frequentare bambini, stando a quel che dici di cercare negli altri, ma non dar per scontato che basti essere anziani e non occidentali per soddisfare le tue richieste.
E soprattutto, ricorda che anche le tue scelte, parleranno di te e per te.