Lo so e vi credo! Qualunque difficoltà si presenterà l'affronteremo insieme!
Peró non credo sia l'età a cambiare le cose..
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Non ho mai detto nè pensato questo!
Ho solo detto che in casi PARTICOLARI (tipo un esame all'università o una visita medica, un colloquio di lavoro...) la mamma le avrebbe potuto dare una mano, non mi sembra una cosa così fuori dal mondo.
Mai detto nè pensato che una ragazza si debba sposare e poi far fare tutto alla mamma, dalle faccende domestiche al sostentamento economico, ci mancherebbe!
no, ti sbagli, la vita universitaria cambia tutto. posso dire e credo molti mi appoggeranno, che non è niente a confronto della vita da scuole superiori. Gli interessi si fanno più marcati, le personalità sono libere di esprimersi, si diventa adulti per davvero, specie se si vive soli. Si entra per la prima volta a contatto con il mondo fuori.
Se davvero vuoi sposarti almeno aspetta di aver fatto il primo anno di uni. Molte, moltissime cose possono cambiare durante quest'anno.
E' bellissimo che tu sia cosi innamorata e felice, pero non puoi fare un passo del genere più che altro per fuggire dai soliti problemi adolescenziali con i tuoi genitori.
Se ti sposi, non è che acquisti piu libertà, ma piu responsabilità!
Se poi non è solo quello, ognuno è libero di fare come vuole :)
Non sono fuori dal mondo, so cosa significa andare all'università..conosco molti amici che ci vanno e nella loro vita non è cambiato nulla a parte il dare esami entro determinate scadenze. Sono fidanzati e si sposerebbero volentieri avendone le possibilità economiche!
Credo che ognuno vivi in maniera diversa le proprie esperienze..
quando sono entrata in questa scuola, per esempio, mi hanno detto che non avrei avuto più vita sociale cosa invece per niente veriteria!
Ho fatto quest'esempio solo per dire che ognuno ha un modo diverso di porsi davanti a determinate esperienze..certamente cresceró, e lo voglio fare come moglie e al fianco del mio lui :)
In tutto questo, assodato che i tuoi studi (dunque i le tasse, i libri e le penne; ok) li pagano i tuoi, ancora non ho capito chi pagherà l'affitto (se non avete casa di proprietà), le bollette, il cibo, la normale manutenzione della casa... per non parlare di, ad esempio, tutte le TUE cose di cui inevitabilmente si ha bisogno (vestiti, una visita medica... qualunque cosa). Chiederai ancora ai tuoi o ci penserà lui? Se ci penserà lui, come pensate di gestire la cosa, dal punto di vista pratico?
Ripeto che è solo una curiosità; e anche se non sono "favorevole" alla situazione per i motivi elencati nel mio altro post (e alla fin fine pure in questo), spezzo un'arancia in vostro favore perchè secondo me alla fin fine bisogna fare le cose di cui si è convinti e assumersi le proprie responsabilità. Non siete due bambini alla fin fine, potete gestire la situazione con maturità e vi auguro di farlo.
Ah, cmq... Io sono un'universitaria, una casalinga e una fancazzona (in ordine crescente di importanza) e il tempo non mi è mai mancato, pur frequentando l'università e studiando molto. E' vero che ci vuole impegno ma non è impossibile; come farebbero altrimenti le tante donne che sono contemporaneamente mamme, lavoratrici e donne di casa?
Lui lavora e come ho già detto anche io cercheró un lavoro part-time. La casa è "nostra", le bollette e quello di cui abbiamo bisogno con ció che abbiamo dal suo lavoro, come credo accada in tutte le famiglie normali dove ci sono mogli che non lavorano. Esempio banale, i miei. In casa siamo in cinque e lavora solo mio padre.
L'università è nella tua città? comunque occhio ai bei giovanotti universitari che si attizzano con le giovani sposine :-D
Confermo che quello universitario è un periodo "critico".
Per la prima volta, se lo si affronta "da soli", si afferma una certa autonomia e indipendenza di pensiero, e talvolta si scopre che i propri desideri, in realtà, non sono quelli che si pensavano in origine.
Esempio personale: io e la mia ex eravamo in origine "umanisti" entrambi, quando capì che il suo futuro non era quello, ma era l'ingegneria, piano piano ci allontanammo, ormai parlavamo due lingue diverse... Su mezza casa erano appiccicati fogli con schemi, formule, grafici, che non comprendevo. Che invece comprendevano i suoi compagni di corso -.-
E la cosiddetta "vita universitaria" prevede anche una certa dose di baldoria... Ergo, consiglio una certa cautela.
In famiglia ripetono sempre una frase: "se il giovane sapesse e il vecchio potesse...".
Ecco, tieni comunque in considerazione l'opinione di un "babbione" 26enne che ci è passato XD
Sentirsi maturi ed esserlo è una cosa, aver smesso di crescere è un'altra. A 18 anni si può essere mature, chi dice il contrario, io mi sono reputata matura già un bel pò prima, ma non ho avuto la presunzione di pensare che ciò che volevo allora potrei averlo voluto tra tre o dieci anni. Che mi sarebbe ancora andato bene, anni avanti.
Se siete così convinti, ripeto, sposatevi, ma pensate di convivere nel periodo che vi separa dalle nozze. I tuoi ti permettono di sposarti, non sarà così difficile quindi parlare di convivenza con loro. Se poi sei, non so per quale motivo - e spero non c'entri la religione -, contraria alla convivenza prematrimoniale, ti dico che è questo il tuo - vostro - errore, non il matrimonio.
A 18 anni per quanto matura sei la tua personalità è ancora in evoluzione... io ne ho 33 e dai 20 ai 30 è stato un cambiamento notevolissimo sebbene a 20 mi sentissi "gia grande"...
Se hai la possibilità di sposarti perchè credi nel tuo sentimento per lui fallo. Ma se credi davvero in questo sentimento perchè hai fretta di coronarlo il prossimo anno? Lui non fuggirà, tu resterai sempre nella stessa convinzione. E allora perchè non approfittare di questa stabilità di coppia per realizzarti ed offrire Tu qualcosa di concreto alla vostra unione? Il matrimonio non è un gioco di ruolo, quindi occorre impegnarsi per offrire una certa solidità che non dipende dall'età, dal grado di affetto o dalla convinzione di voler intraprendere un certo stile di vita. Bisogna essere concreti: senti che lui possa affidarsi a te nel momento in cui qualcosa dovesse andargli storto?
Io sono laureata e non ho tovato 1 lavoro, neanke part-time...
la vita non è semplice, parli del tuo futuro come il racconto di 1 favola dove tutto fila liscio, calma, riflessione.