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Originariamente inviata da
Silenzio
Ma che problema c'è nel generalizzare?
Siamo oltre 7 miliardi a questo mondo, vogliamo analizzare uno per uno?
Se la maggior parte delle donne si comporta in un modo è naturale affermare che sia una tendenza delle donne fare in quel modo, non vedo dove sia la cosa sbagliata.
Nel fatto che esistono anche le eccezioni?
Beh è normale.
Ma che esistano tendenze comportamentali dovresti saperlo, proprio tu che dici di essere una psicologa (a proposito, di che tipo? Freudiana? Younghiana? Relazionale?) dovresti sapere che esistono delle linee guida nei comportamenti, perchè ci sono delle caratteristiche che sono affini ad un intero genere o archetipo.
E su cosa baseresti le tue certezze inerenti il comportamento maschile e femminile?
A meno che tu non sia uno studioso o un addetto dell' ISTAT mi risulta complicatino dare per veritiere le tue convinzioni.
Senza offesa eh..
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Originariamente inviata da
Nuvolablu
E su cosa baseresti le tue certezze inerenti il comportamento maschile e femminile?
A meno che tu non sia uno studioso o un addetto dell' ISTAT mi risulta complicatino dare per veritiere le tue convinzioni.
Senza offesa eh..
No non mi offendo.
Non è che se uno non la pensa come me io mi offendo, anzi... è dal disaccordo che nasce il confronto.
Io baso le mie convinzioni (non ho certezze nella vita) sul vissuto, mio e di chi mi sta attorno.
Ho avuto la fortuna di girare il mondo, di vivere in molti posti e ho riscontrato molte similitudini in merito.
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Originariamente inviata da
Silenzio
No non mi offendo.
Non è che se uno non la pensa come me io mi offendo, anzi... è dal disaccordo che nasce il confronto.
Io baso le mie convinzioni (non ho certezze nella vita) sul vissuto, mio e di chi mi sta attorno.
Ho avuto la fortuna di girare il mondo, di vivere in molti posti e ho riscontrato molte similitudini in merito.
Ah ok, va già meglio.
Quindi si tratta di TUE opinioni, non di certezze.
Per carità non sarò io a smontartele.
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Originariamente inviata da
Eurasia
Non conosco le opinioni delle altre donne, ma sono abbastanza certa della mia. Ho avuto a che fare con uomini poco coraggiosi e profondamente legati a ciò che li faceva star bene, al punto da temere qualsiasi tipo di cambiamento o prospettive di sviluppo del rapporto di coppia. Questo spesso viene confuso con una eccessiva esuberanza della donna, voglia di accasarsi e altro che porta a delineare un profilo secondo me sbagliato della donna che a un certo punto della relazione magari chiede qualcosa di più. Credo profondamente nel cambiamento, sospetto un po di quelli che si accontentano di tutto e penso che sotto sotto ciò nasconda la paura di darsi pienamente all'altro nel quotidiano. Da questo punto di vista si, e sulla base di una esperienza ammetto non proprio completa, devo dire che noi donne siamo molto più indipendenti e coraggiose :)
Posso comprendere quello che dici, assolutamente.
Ma non sono sicuro che sia mancanza di coraggio la ragione che spinge un uomo a restare legato a ciò che ha; ho idea che si possa trattare di pigrizia mentale.
Cambiare a volte può apparire traumatico non per il cambiamento in se, ma per ciò che potrebbe comportare il farlo.
Ciò che poi delinea il profilo che tu hai definito sbagliato è la pretesa, da parte della donna, che questo cambiamento avvenga in modo repentino, anzichè essere una naturale evoluzione.
La monogamia di per se è già uno sforzo.
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Originariamente inviata da
Nuvolablu
Ah ok, va già meglio.
Quindi si tratta di TUE opinioni, non di certezze.
Per carità non sarò io a smontartele.
Mie e della stragrande maggioranza degli uomini con cui abbia parlato dei rapporti di coppia.
Uomini che abbiano avuto un vissuto di coppia che nons ia la fidanzata con cui uscire la sera.
Sarebbe interessante se ci riuscissi, a smontarle.
Al contrario di quanto tu non creda sono alla ricerca del torto: mi piacerebbe moltissimo se qualcuno mi dimostrasse che sto sbagliando.
Dimostrre è ovviamente diverso da affermare.
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Originariamente inviata da
Silenzio
Posso comprendere quello che dici, assolutamente.
Ma non sono sicuro che sia mancanza di coraggio la ragione che spinge un uomo a restare legato a ciò che ha; ho idea che si possa trattare di pigrizia mentale.
Cambiare a volte può apparire traumatico non per il cambiamento in se, ma per ciò che potrebbe comportare il farlo.
Ciò che poi delinea il profilo che tu hai definito sbagliato è la pretesa, da parte della donna, che questo cambiamento avvenga in modo repentino, anzichè essere una naturale evoluzione.
La monogamia di per se è già uno sforzo.
E chi lo dice?
guarda che se ami una persona non è affatto uno sforzo ma ti viene naturalissimo.
Forse non hai mai amato.
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Originariamente inviata da
Eurasia
Da questo punto di vista si, e sulla base di una esperienza ammetto non proprio completa, devo dire che noi donne siamo molto più indipendenti e coraggiose :)
Questa frase mi trova d'accordo, e mi avvilisce.
Intendo dire: io attualmente sono single, vivo solo e sto bene così.
Non sento la necessità di avere affianco una persona tanto per avere qualcuno affianco.
Non rifiuto l'impegno a priori, ma non posso nemmeno decidere di impegnarmi se non c'è quel qualcosa di indefinibile tra me e una persona.
Ma è vero che è tendenza dell'uomo medio (che è più vicino alla scimmia) essere meno indipendente e coraggioso.
Ahimè.
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Originariamente inviata da
Nuvolablu
E chi lo dice?
guarda che se ami una persona non è affatto uno sforzo ma ti viene naturalissimo.
Forse non hai mai amato.
Si.
Perchè tutte le coppie stanno insieme per amore, ogni coppia di questo mondo continua ad amarsi dopo anni di matrimonio e non stanno insieme per pigrizia o convenienza, e nessuno tradisce mai.
http://www.andrearoma.com/space/marmotta.gif
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Silenzio
Posso comprendere quello che dici, assolutamente.
Ma non sono sicuro che sia mancanza di coraggio la ragione che spinge un uomo a restare legato a ciò che ha; ho idea che si possa trattare di pigrizia mentale.
Cambiare a volte può apparire traumatico non per il cambiamento in se, ma per ciò che potrebbe comportare il farlo.
Ciò che poi delinea il profilo che tu hai definito sbagliato è la pretesa, da parte della donna, che questo cambiamento avvenga in modo repentino, anzichè essere una naturale evoluzione.
La monogamia di per se è già uno sforzo.
Forse la pigrizia dell'uomo è anche la pigrizia della donna, ma al contrario del primo la seconda riconosce che il cambiamento è insito nella sua stessa natura. La sola gravidanza secondo me è un esempio lampante, senza voler sminuire assolutamente il ruolo dell'uomo. Credo che la colpa sia ancora una volta della benedetta educazione pregressa al rapporto di coppia, ma sempre parlando per me. In una famiglia insegnano alla donna a ricercare un equilibrio tra emancipazione e famiglia, in virtù di un ruolo domestico che per forza di cose ci appartiene ancora. L'uomo invece credo sia abituato sin da piccolo al fatto che farà parte dell'arena del mondo. A mia zia vedere il mio cuginetto provare per scherzo delle sue scarpe faceva rabbrividire, per lei era assurdo che lui solo una volta la volesse aiutare a sparecchiare a tavola. Lui non ha bisogno di crescere e conquistare, perchè lui va già bene così e sapere di essere assecondato nelle sue scelte di vita ne è la prova, non ha bisogno di cambiare: portare a casa il pane, affermarsi, basta. Ma a che prezzo?
Magari spiegata così fa ridere o fa venire la pelle d'oca, ma io la vedo così.
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Originariamente inviata da
Silenzio
Questa frase mi trova d'accordo, e mi avvilisce.
Intendo dire: io attualmente sono single, vivo solo e sto bene così.
Non sento la necessità di avere affianco una persona tanto per avere qualcuno affianco.
Non rifiuto l'impegno a priori, ma non posso nemmeno decidere di impegnarmi se non c'è quel qualcosa di indefinibile tra me e una persona.
Ma è vero che è tendenza dell'uomo medio (che è più vicino alla scimmia) essere meno indipendente e coraggioso.
Ahimè.
Si.
Perchè tutte le coppie stanno insieme per amore, ogni coppia di questo mondo continua ad amarsi dopo anni di matrimonio e non stanno insieme per pigrizia o convenienza, e nessuno tradisce mai .
http://www.andrearoma.com/space/marmotta.gif
Appunto, l'amore non ha ancora bussato alla tua porta.
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Originariamente inviata da
Nuvolablu
Appunto, l'amore non ha ancora bussato alla tua porta.
Ma si che ho amato.
Ma l'aver amato non mi impedisce di avere una visione realistica della coppia media.
Questo non significa che io voglio quel tipo di vita.
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Originariamente inviata da
Eurasia
Forse la pigrizia dell'uomo è anche la pigrizia della donna, ma al contrario del primo la seconda riconosce che il cambiamento è insito nella sua stessa natura. La sola gravidanza secondo me è un esempio lampante, senza voler sminuire assolutamente il ruolo dell'uomo. Credo che la colpa sia ancora una volta della benedetta educazione pregressa al rapporto di coppia, ma sempre parlando per me. In una famiglia insegnano alla donna a ricercare un equilibrio tra emancipazione e famiglia, in virtù di un ruolo domestico che per forza di cose ci appartiene ancora. L'uomo invece credo sia abituato sin da piccolo al fatto che farà parte dell'arena del mondo. A mia zia vedere il mio cuginetto provare per scherzo delle sue scarpe faceva rabbrividire, per lei era assurdo che lui solo una volta la volesse aiutare a sparecchiare a tavola. Lui non ha bisogno di crescere e conquistare, perchè lui va già bene così e sapere di essere assecondato nelle sue scelte di vita ne è la prova, non ha bisogno di cambiare: portare a casa il pane, affermarsi, basta. Ma a che prezzo?
Magari spiegata così fa ridere o fa venire la pelle d'oca, ma io la vedo così.
Questa è un'esasperazione.
Uomini e donne sono diversi, nel corpo e nella mente, e siamo predisposti a ruoli diversi.
Non è sessismo, è solo la natura che ci ha fatti diversi e ci ha destinati a cose diverse; ma stiamo evolvendo, la donna di oggi è diversa (nel corpo e nella mente) alla donna di 3200 anni fa.
La società deve adeguarsi e bla bla.
Ma per questo occorre tempo.
Nel rapporto a due tutto questo tempo non c'è, nel rapporto a due si hanno pochi anni per godersela un pò, e altri per farsi compagnia.
Ciò che ho visto, spesso, è che la donna pretende che il suo compagno cambi atteggiamento di fronte al modo di affrontare la vita; ed è questo secondo me che non va bene.
Non puoi iniziare a stressarmi a fine aprile su cosa faremo a metà agosto.
Io non so nemmeno se saremo insieme ad agosto, e voglio continuare a prendere la vita coe viene, vivendo giorno per giorno.
Era un esempio.
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Originariamente inviata da
Silenzio
Nel rapporto a due tutto questo tempo non c'è, nel rapporto a due si hanno pochi anni per godersela un pò, e altri per farsi compagnia.
Ciò che ho visto, spesso, è che la donna pretende che il suo compagno cambi atteggiamento di fronte al modo di affrontare la vita; ed è questo secondo me che non va bene.
Non puoi iniziare a stressarmi a fine aprile su cosa faremo a metà agosto.
Io non so nemmeno se saremo insieme ad agosto, e voglio continuare a prendere la vita coe viene, vivendo giorno per giorno.
ma scusa, ma che visione hai del prapporto di coppia? una specie di trappola? l'amore fa sì che stare col proprio partner sia meraviglioso e appagante. evidentemente il tuo nn era vero amore, ma cose passeggere