ROMA - Nella lotta contro gli abbandoni dei cani, pratica barbara molto comune in estate, la tecnologia fa la sua parte. Per questo oggi, con un'ordinanza urgente, il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, ha sollecitato Regioni e comuni a mettersi in regola con l'obbligo di microchip e anagrafe per tutti i cani, anche i trovatelli ospitati nei rifugi. L'obiettivo è assicurare così un'applicazione uniforme dello stesso provvedimento a livello nazionale. Solo nelle case degli italiani, i cani sono almeno sette milioni. Si stima siano invece 600mila i randagi in Italia, di cui solo un terzo ospitati nei canili-rifugio. "Questa ordinanza ribadisce la necessità del microchip e della registrazione dell'anagrafe e il fatto che questo avvenga in modo contestuale" spiega Raimondo Colangeli, dell'Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi), che ha partecipato al tavolo di confronto del ministero su questa materia. "Bene, poi, che a fare l'inoculazione del microchip sia personale medico e che si migliori la trasmissione dei dati fra anagrafe regionale e nazionale" afferma Colangeli, che sottolinea anche l'importanza del divieto di vendita dei cuccioli sotto i 60 giorni, perché "é un errore dal punto di vita comportamentale" sottrarli troppo presto alla mamma".
speriamo migliori la situazione...