Però ci sta 'sta proposta di regolamentazione che vale la pena ALMENO leggere Ed essendo stata postata a metà discussione, passa completamente inosservata, specie a quei ..pochi.. che per la prima volta entrano in quel topic : troppe pagine... si leggono pochi interventi e poi, eventualmente, si commenta.
Quindi non so... è possibile chiudere il vecchio topic e continuare, se capita, qui? Possibilmente senza riprendere la questione della dannosità: sappiamo che anche alcol, tabacco e ..antidepressivi fanno male. Tutto fa male se non è regolamentato. Per questo non si può guidare se si beve, e per questo i medicinali devono essere prescritti, e per questo i minorenni "non possono" acquistare alcol e sigarette. Per questo bisogna regolamentare vendita e consumo delle droghe leggere, specialmente la cannabis, visto che è la più consumata da sempre.
Mh. Grazie.
Mi è tornata in mente questa proposta perchè in questi giorni si parla di prostitute, festini, droga etc .. e quindi si condividono e si leggono articoli e post sull'argomento, più politici rispetto al gossip...
..mi è capitato questo che è pure vecchio : La legalizzazione della droga su byoblu.
Prima di leggere la proposta e commentare, caso mai date uno sguardo a questi dati :
SPESA PUBBLICA :
Ecco una notizia che non troverete su nessuno dei maggiori quotidiani italiani: la cannabis fa molto meno male di alcool e tabacco. In realtà dovrebbe essere una non notizia, ma solo l'ennesima conferma dell'ovvio. Ma in Italia, chissà perché, si preferisce dare spazio solo alle dichiarazioni chiaramente false di qualche sottosegretario, senza mai neanche chiedergli conto dei risultati catastrofici dell'attuale politica sulle droghe. Eppure da ricerche come queste sarebbe facile giungere alla conclusione che l'attuale politica proibizionista è irragionevole, contraddittoria e soprattutto dannosa. Ma non ditelo ai giornalisti.
La spesa sanitaria necessaria a contrastare gli effetti del consumo di cannabis sulla salute è di otto volte inferiore a quella necessaria per l'alcool e di quaranta volte inferiore a quella per il tabacco.Questi i risultati di uno studio pubblicato sul British Columbia Mental Health and Addictions Journal.
Secondo il rapporto, "in termini di costi per le conseguenze sulla salute del consumo:
il tabacco costa circa 800 dollari a utente,
l'alcool circa 165 dollari,
e la cannabis circa 20 dollari",
scrivono i ricercatori.
"L'alcol viene utilizzato da un numero molto elevato di persone, anche se la grande maggioranza è a rischio basso o moderato. La cannabis e il tabacco sono consumati da un numero molto più ridotto di persone. La maggior parte del consumo di cannabis comporta rischi bassi o moderati, mentre la maggior parte del consumo di tabacco comporta alti rischi (per la salute)".
Lo studio ha anche rivelato che il "94% della spesa pubblica relativa alla cannabis è dovuta alla legge", e non alla sostanza in sé.
Gli autori della ricerca concludono: "I danni, i rischi e il costo sociale di alcool, cannabis e tabacco variano notevolmente. Questo è dovuto in gran parte al modo in cui la legge si pone di fronte a queste sostanze. Alcool e tabacco sono sostanze legali, il che spiega perché vi sono costi giudiziari inferiori rispetto alla cannabis. Ma i costi sanitari per i consumatori di tabacco e alcool sono molto più elevati di quelli per la cannabis. Questo significa che il consumo di cannabis è meno rischioso per la salute del consumo di alcool o tabacco".
"Queste variazioni di rischio, danni e costi devono essere prese in considerazione quando riflettiamo su come affrontare l'abuso di queste tre sostanze. ... I tentativi di ridurre i costi sociali connessi alla cannabis, per esempio, dovrebbero probabilmente concentrarsi sulla depenalizzazione, per limitarne i costi giudiziari. Questa politica sarebbe giustificata dai bassi rischi per la salute associati con il consumo di cannabis".
Sono 63.460 i detenuti nelle carceri italiane, ben 20mila in piu' rispetto alla capienza regolamentare.
[...] Gli extracomunitari presenti nei nostri penitenziari sono infatti 23.530, il 15,9% per violazione della legge sulle droghe. [...]Per quanto riguarda i tossicodipendenti in carcere, questi rappresentano il 26,8% del totale dei detenuti: nel 2008, osserva Antigone, oltre 21mila persone sono state arrestate per aver violato la legge sulle droghe.
Quasi il 40% del totale dei detenuti, e la meta' dei detenuti stranieri, e' imputato o condannato ai sensi dell'art. 73 del Testo Unico di disciplina degli stupefacenti, inerente l'acquisto, la ricezione e la detenzione di droghe. Da tempo diminuisce il numero delle persone che transitano nelle comunita' terapeutiche (17.042 nel 2006 contro i 16.433 nel 2007) mentre cresce il numero di segnalazioni all'Autorita' giudiziaria e delle sanzioni amministrative, nonche' quello delle condanne e dei procedimenti pendenti per l'art. 73.
Il rapporto di Antigone, poi, punta il dito contro i pochi fondi investiti per gestire le carceri: nonostante il costo medio giornaliero di un detenuto sia di 157 euro, poco piu' di 3 euro sono destinati ai pasti e circa 5 alla salute.
Dal 2000 al 2008 vi sono stati 34 milioni di euro in meno nella sanita' penitenziaria, eppure 36 detenuti su 100 hanno forme di disagio psichico, un detenuto su due e' soggetto occasionalmente a trattamento con psicofarmaci, il 2,7% e' affetto da Hivo 'Oltre il tollerabile', in cui si sottolinea che il numero di ristretti in cella ha raggiunto un 'record' dall'amnistia di Togliatti ad oggi.
Questo documento si premette di proporre una revisione delle attuali leggi riguardanti le sostanze stupefacenti. Preso atto che il consumo di sostanze stupefacenti in Italia, esiste ed è in continua crescita, ovvero un calcolo fatto fra i 14 e i 30 anni rivela che l’ 80,3% dichiara di avere fatto uso di cannabis, di cui il 18,9% solo raramente, il 51,4% abitualmente, e il 29,7% molto spesso (Campione di oltre 17.000 studenti in tutto il territorio nazionale, 2001 (fonti ALA, CIRM, Adkronos), si propone allo stato la Regolamentazione dell’uso,consumo e vendita con le seguenti finalità:
1. Avere un controllo, nonché una regolamentazione di un fenomeno già esistente.
2. Sottrarre alla malavita organizzata il dominio pressoché assoluto sul lucroso mercato della vendita degli stupefacenti.
3. Diminuire il consumo stesso di dette sostanze.
4. Consentire alla ricerca di proseguire gli studi spesso interrotti dal proibizionismo con la finalità di ricavare un importante aiuto alla medicina.
5. Contribuire all'incremento del PIL interno italiano.
I risultati del modello olandese (wikipedia)
Il numero di decessi collegati all'uso di droghe nei Paesi Bassi è il più basso in Europa. Il governo dei Paesi Bassi riesce a supportare circa il 90% dei tossicodipendenti con i programmi di disintossicazione. Il risparmio di tempo e denaro connesso alla tolleranza controllata delle droghe leggere ha consentito di concentrarsi effettivamente sulla lotta alle droghe pesanti. La politica della tolleranza non ha portato ad un maggior consumo di droghe leggere: nei Paesi Bassi il 9.7% dei giovani ragazzi consuma droghe leggere una volta al mese, paragonabile al livello in Italia (10.9%) e Germania (9.9%) ed inferiore a quelli del Regno Unito (15.8%) e Spagna (16.4%). Queste percentuali si ripetono riguardo alle statistiche sulle droghe pesanti: nei Paesi Bassi ci sono 2,5 tossicodipendenti per ogni mille abitanti, in Belgio 3,0, in Francia circa 3,9, in Spagna 4,9, in Italia 6,4.
La tolleranza ha portato la società ad accettare il fenomeno dello "spinello", così come anche il consumo di alcol è accettato. Per la legislazione dei Paesi Bassi ognuno rimane responsabile delle proprie azioni anche sotto influenza di droghe: perciò è responsabile per i reati o danni compiuti. Nei Paesi Bassi si contano circa 28.000 tossicodipendenti, ma oltre 300.000 alcolisti e oltre 650.000 assuntori cronici di sonniferi e calmanti. L'uso di droghe leggere è da considerarsi perciò, in termini di diffusione sociale, un problema minoritario. Portare il consumo di sostanze stupefacenti alla luce del sole, infatti, permette un certo controllo sociale che limita danni e rischi non solo alla società stessa, ma anche ai singoli consumatori, che possono documentarsi preventivamente sui rischi e decidere autonomamente se fare uso di droghe o meno.
Chiarimenti
La legislazione olandese sulle droghe è basata su due principi fondamentali: primo che l’uso di droghe non è materia criminale ma che riguarda invece la salute pubblica e secondo che esiste una distinzione fondamentale tra droghe leggere e droghe pesanti.
Questa proposta di legalizzazione che trae parte della sua struttura dal perfettamente riuscito modello olandese fa propriamente riferimento alle droghe leggere, occorre quindi chiarire cosa si intende per droghe leggere:
1. Droghe pesanti: sostanze che comportano rischi e danni inaccettabili per la salute, e con un alto tasso di dipendenza, quali l'eroina, la cocaina e l'XTC e le anfetamine, anche denominate droghe pesanti.
2. Droghe leggere: sostanze che causano meno danni alla salute e con un basso o inesistente tasso di dipendenza, quindi derivati della cannabis, khat ed alcuni allucinogeni.
In virtù di queste considerazioni è necessario stilare una lista delle sostanze stupefacenti ritenute leggere e quindi liberalizzabili, ed una di quelle pesanti da mantenersi proibite.
Proposta esempio riguardante i soli cannabinoidi
Limiti previsti dalla legge per i liberi cittadini riguardo l’acquisto e possesso di cannabis e derivati:
• Quantità massima acquistabile: 5 grammi
• Quantità massima per la quale è ammesso il possesso: 30 grammi
• L'acquirente deve essere maggiorenne, un minorenne non può detenere, acquistare o trasportare nessun tipo di sostanza stupefacente.
Limiti previsti dalla legge per i liberi cittadini riguardo l’uso:
• L’uso è consentito solo all’interno di un locale autorizzato, all’interno della propria abitazione, o dove espressamente consentito.
• Non è consentita la circolazione alla guida di qualsiasi tipo di veicolo entro le sei ore successive all’assunzione.
• Non è consentita l’assunzione in ambito lavorativo tranne con speciali autorizzazioni in luoghi in cui è consentito l’uso.
Limiti previsti dalla legge per i negozi e locali autorizzati alla vendita ed uso:
• È obbligatorio presentare alla vendita le certificazione di produzione come da fornitura.
• non è permesso vendere alla stessa persona più di 5 grammi al giorno.
• non è permesso vendere droghe pesanti.
• non è permesso fare pubblicità alla droga.
• non è permesso turbare la quiete e l'ordine del vicinato.
• non è permesso vendere ai minorenni, ne è permesso lasciare l’ingresso ai minorenni nelle aree del locale in cui è consentito l’uso.
Limiti previsti dalla legge per i produttori autorizzati:
• Chiunque produca e venda cannabis deve avere una autorizzazione sottoforma di licenza.
• Tutte le cifre, quindi quantitativi di semina, quantitativi di piante, quantitativi di raccolta e vendita devono essere dichiarati tramite inventario con quantitativi dichiarati, ed in caso di controlli i dati debbono risultare verosimili, in caso contrario vi è la sospensione o ritiro della licenza.
• I prodotti vanno venduti con certificato di produzione, contenente la varietà, provenienza e le scelte botaniche.
• I produttori devono rispettare le norme di botanica riguardo i trattamenti alle piante.
Limiti previsti dalla legge per la coltivazione personale:
• È consentita la coltivazione per uso personale entro le mura domestiche o come piante di arredamento.
• La legge prevede la detenzione di massimo 3 piante a persona per abitazione con cime mature.
Nota: Il testo precedente è solo un esempio di come poter regolamentare l'uso di cannabis.
La Cannabis è vietata e guarda quanta gente ne fa uso, legalizzarla cambierebbe poco. Alla gente non importa la quantità possedibile, quanta se ne può vendere e dove la si puo fumare, uno se vuole farne uso lo fa senza andarsi a consultare il c.c..
Penso che bisognerebbe guardare un problema ben piu grande invece di continuare a parlare del premier che fa scandalo che fa i festini, gente fa scandalo nel mondo che l'Italia sta profondando nella sua crisi senza segni di risollevamemnto. Incominciamo a rimboccarci le mani tutti per risalire e dimostrare a tutti che gli italiano non sono cambiati!
Io sono d'accordo sul legalizzarla.. Ma credo che il modello olandese non funzionerebbe in Italia.. Ci sarebbero pochi controlli e i minorenni continuerebbero a fumare.. In pochi rispetterebbero la norma perchè nessuno la farebbe rispettare..
Come siamo messi male in questo momento nel nostro paese legalizzare la Cannabis sarebbe un suicidio
Indubbiamente in questo momento ci sono altre cose a cui pensare, però credo che il monopolio dello stato sulla Cannabis porterebbe solo soldi allo Stato..{Parla una che di economia e roba simile non sa nulla!}
Io sono d'accordo sul legalizzarla.. Ma credo che il modello olandese non funzionerebbe in Italia.. Ci sarebbero pochi controlli e i minorenni continuerebbero a fumare.. In pochi rispetterebbero la norma perchè nessuno la farebbe rispettare..
Questo è vero.
Infatti i minorenni bevono e fumano tranquillamente perché nessun tabaccaio e nessun barista chiede i documenti.
O almeno sono pochi. Da 'ste parti non l'ho mai visto fare...
Però ragionando così non ci dovrebbero essere leggi di nessun tipo, tanto nessuno le rispetterebbe cmq...
In ogni caso la regolamentazione non servirebbe SOLO ad evitare che i minorenni fumino. Ma anche ad evitare spese di diverso tipo, a creare posti di lavoro, ad avere un quadro preciso del fenomeno e controllarlo...
Originariamente inviata da learch
Come siamo messi male in questo momento nel nostro paese legalizzare la Cannabis sarebbe un suicidio
Forse. Se ci dici suicidio in termini di che...
E poi, insomma... Non è che DOMANI la legalizzano ...
Questo è vero.
Infatti i minorenni bevono e fumano tranquillamente perché nessun tabaccaio e nessun barista chiede i documenti.
O almeno sono pochi. Da 'ste parti non l'ho mai visto fare...
Però ragionando così non ci dovrebbero essere leggi di nessun tipo, tanto nessuno le rispetterebbe cmq...
In ogni caso la regolamentazione non servirebbe SOLO ad evitare che i minorenni fumino. Ma anche ad evitare spese di diverso tipo, a creare posti di lavoro, ad avere un quadro preciso del fenomeno e controllarlo...
Hai assolutamente ragione, è ovvio che se si fa il mio ragionamento molte leggi risulterebbero inutili.. Però è anche vero che per attuare al meglio questa legge ci vorrebbero più controlli..
Comunque se ti può interessare conosco solo un tabacchino che non vende le sigarette ai minorenni Ma se le comprano lo stesso!
Hai assolutamente ragione, è ovvio che se si fa il mio ragionamento molte leggi risulterebbero inutili.. Però è anche vero che per attuare al meglio questa legge ci vorrebbero più controlli..
Comunque se ti può interessare conosco solo un tabacchino che non vende le sigarette ai minorenni Ma se le comprano lo stesso!
Per avere più controlli è necessario avere regole da rispettare...
E a questa proposta, come dissi nell'altro topic, manca qualcosa.
Se un minorenne va a comprare le sigarette non gli viene chiesto un documento di identità. Anche perchè la vendita delle sigarette non è 'controllata'.
Visto che per quanto riguarda la cannabis, si dovrebbe avere in archivio tutto quello che viene prodotto e fornito ai rivenditori, secondo me ci sarebbe bisogno di utilizzare la tessera sanitaria, o qualcosa del genere, per avere una sorta di 'tracciabilità' delle sostanze vendute: a chi , quanta e ogni quanto tempo....
Tu sei fumatore, hai la possibilità di acquistare 50 grammi al mese.
Ne fumi 40 e gli altri 10 li rivendi a un minorenne?
Non sei un fumatore: decidi comunque di far risultare sulla tua tessera sanitaria che lo sei (con tutte le conseguenze del caso) per rivendere droga ai minori?
mmmm, non so..
E, sempre a parer mio, direttamente dalla tessera dovrebbe essere possibile mettere dei limiti ulteriori sulle quantità, in base al lavoro che uno fa.
Tipo se uno fa il camionista e passa 15 ore al giorno su un camion, avrà pochissime possibilità di fumarsi una canna, quindi anziché poter acquistare 50 grammi al mese, potrà acquistarne 15...
Sembra una cosa difficile, ma sarebbe computerizzato, quindi credo che tutto sia possibile
Spero che una proposta come quella sopra non venga mai presa in considerazione senza pensare di fare qualche modifica ...