Pazienza..
sopravvivrò
Buongiorno a tutti.
Non è nelle mie corde rispondere alle provocazioni o alla cacca che ultimamente si sta spargendo gioiosamente attorno al mio nome, ma forse, sfruttando questo topic, inizia ad essere il caso di fare un pò di chiarezza.
Come forse avrete capito sono Francesco Serino, master chief della vecchia baracca (baldracca) di Game Republic.
Nessuno ha dato le dimissioni per un presunto caso Uncharted anche perchè di "casi" non ce ne sono stati affatto. Ho deciso di interrompere la mia decennale collaborazione con PlayMediaCompany per il semplice fatto che la situazione era definitivamente crollata e io, la mia firma, tendo a metterla solo sui prodotti di cui vado realmente fiero.
Tornando ad Uncharted...
Il gioco ci venne mandato in anteprima da Sony per scrivere la recensione che venne affidata a Filippo "Ricciotto" Facchetti. Naturalmente, per i tempi stretti avrebbe dovuto giocare il gioco nelle ore seguenti e scrivere il pezzo subito dopo, in modo da poter garantire ai lettori una rivista all'altezza delle loro sempre alte aspettative, magari con un bella recensione in esclusiva da piazzare sulla cover.
Io non so se Filippo ci ha giocato più di tre ore o lo ha finito, fatto è che dopo le mie dimissioni è stato montata questa storia su cui io, tra le altre cose, non avrei nemmeno potuto mettere bocca visto che all'epoca ero al lavoro sul sito di Game Republic e non sulla rivista.
Nei mesi in cui mi era stata affidata l'intera struttura non ho mai minacciato licenziare un collaboratore per non voler scrivere una recensione e mai penso lo farò.
Se davvero Filippo Facchetti ha detto una cosa del genere (vi giuro che io lo dubito, sarebbe davvero ingenuo da parte sua) non esiterei, con le prove in mano naturalmente, di ricorrere ad un avvocato. So quando il codice di Uncharted ci è stato inviato in redazione (Sony Computer Entertainment Italia può confermarlo), so da timone quando il numero della rivista doveva essere consegnato alla grafica e so anche che molti altri elementi della nostra ex sbrilluccicante redazione, sexy segretaria inclusa, potrebbero dire la loro senza esitare.
Vi auguro una buona vita e vi ricordo che il gioco più bello è sempre il prossimo!
Francesco "Jabba" Serino
Ah ecco cosa non mi tornava...c'è stato un cambio della guardia...
Hola Jabba!
Complimenti per una rivista che ai bei tempo che furono era davvero competitiva!
Una delle poche riviste dell'ambiente che abbia mai letto con piacere.