Con una rinnovata grafica 3D e un sistema di gioco ancora più ricco di sfaccettature, il simulatore di sentimenti umani ideato da Will Wright si ripresenta al pubblico con l’aria tronfia di chi ha già vinto. E non a torto: la nuova creatura del creatore di Sim City riesce perfettamente nell’intento di presentarsi come un’evoluzione del titolo originale. Perciò chi conosce il primo gioco ritroverà gli stessi meccanismi, ma anche molte nuove sorprese (e qualche mancanza). Chi vi si accosta per la prima volta scoprirà un modo di giocare completamente diverso da qualsiasi altro titolo in circolazione.
Ancora una volta ci troviamo alle prese con la vita quotidiana degli abitanti di un quartiere residenziale stile USA: ogni nucleo familiare possiede la sua villetta con giardino e sotto il nostro sguardo onnipresente le sim-persone vivono la loro vita tra gioie e affanni, aspirazioni e delusioni. La grafica tridimensionale consente adesso di zoomare e ruotare l’inquadratura a piacimento, rendendo più gratificante il ruolo di osservatore ma allo stesso tempo esasperando i problemi di scrolling già presenti nel primo titolo: anche su un computer piuttosto potente i rallentamenti sono la regola. In compenso, possiamo godere di un dettaglio superiore sia negli ambienti sia nei personaggi.
In particolare, il sistema di creazione dei sim è stato arricchito all’inverosimile, trasformandosi in un gioco nel gioco: nessuno potrà resistere alla tentazione di creare il proprio autoritratto e quello di familiari, amici e conoscenti.
La struttura aperta del gioco è rimasta invariata, ma adesso lo scenario in cui si svolgono le gesta dei nostri sim è il palcoscenico di una soap opera da far impallidire Beautiful: ogni personaggio ha i suoi secondi fini, odii e passioni segrete, ben descritti nell’introduzione. Ciascuno dei tre sobborghi a disposizione racconta storie diverse, che possiamo vivere dal punto di vista dei protagonisti già esistenti o rendere ancora più complicate con l’aggiunta dei personaggi creati da noi (e dei loro figli).
Più autonomi che mai nell’espletamento delle loro necessità giornaliere, il meccanismo psicologico su cui si basano le interazioni delle sim-persone è adesso arricchito con la variabile dell’aspirazione: la scelta iniziale tra successo, conoscenza, famiglia, romanticismo e popolarità determina una serie di aspirazioni e paure quotidiane, che condizionano la vita di ogni sim alla radice. In pratica, ogni sim ha quattro desideri ben definiti e tre paure da curare. Può trattarsi del desiderio di acquistare nuove suppellettili, di flirtare con un personaggio in particolare, di trovare un lavoro specifico; oppure il timore di un rifiuto da parte del partner o la paura dei ladri. Ogni volta che si realizza uno di questi desideri, viene sostituito da un altro e si guadagnano punti (o si perdono per le paure), riempendo una barra che si colora via via di verde, giallo, oro e platino.
Questo aspetto del gioco è collegato con il nuovo concetto di invecchiamento: adesso i sim compiono il loro ciclo vitale crescendo attraverso vari stadi, dal bambino all’adulto, fino alla morte per vecchiaia (se ci arrivano). Realizzando con costanza le proprie aspirazioni questo processo viene rallentato, mentre se la barra delle aspirazioni si riempie di rosso sopravvengono la pazzia e la morte.La vita è un gioco e lo sa bene Will Wright che, dopo un’interminabile serie di espansioni, propone il seguito del gioco più venduto di sempre. Destinato a sua volta a infrangere ogni record di vendite, The Sims 2 non delude le aspettative
A: We are The Sims (pagina 2 di 2)
I nuovi sim sono anche in grado di tramandare i propri geni ai figli. Questo aspetto determina non solo l’aspetto fisico della progenie ma anche il carattere, dando vita a dinamiche diverse e assai intriganti. I rapporti tra le persone sono infatti la principale fonte di divertimento del gioco, basati come sono su una serie di stereotipi osservabili quotidianamente nella realtà. Un solo dubbio: ma c’era proprio bisogno di un’espressione come “fare fiki fiki” per riferirsi al rapporto sessuale? Misteri delle localizzazioni.
Opinioni e commenti
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Divini Devo
Come nell’originale, le sim-persone devono guadagnarsi da vivere, e lo fanno in modo autonomo e invisibile. Questa volta però saremo costretti ad affrontare una serie di scelte estemporanee sul lavoro che si presentano in semplice forma testuale ma da cui dipendono promozioni e licenziamenti. Male che vada possiamo sempre darci a crimini e borseggi.
Tornati a casa dall’ufficio, i nostri sim manifestano spesso il desiderio di dedicarsi a faccende più gratificanti, come cucinare, dipingere, fare esercizio fisico. Alla stregua di un gioco di ruolo, a ciascuna di queste attività corrisponde una skill specifica che cresce con l’uso. Se siete bravi cuochi, per esempio, farete un figurone alle feste, che altrimenti possono facilmente risolversi in un disastro dal punto di vista delle relazioni con il vicinato.
Insomma, The Sims 2 è certamente più ricco e variegato dell’originale, ma il modo di giocare è rimasto lo stesso e dopo un po’ si fanno sentire anche i difetti dell’originale. Malgrado l’intelligenza artificiale migliorata, infatti, capita spesso che i nostri sim dimentichino anche le necessità più elementari per la loro sopravvivenza; quando dobbiamo gestire un’intera famiglia star dietro a tutti può essere molto faticoso.
Infine, anche se è possibile organizzare feste e interagire con il vicinato, molte delle feature aggiunte a suo tempo al gioco originale con le varie espansioni, qui mancano: niente animali domestici, star dello spettacolo o mestieri stravaganti come il mago. In compenso si può creare un Sim alieno e farlo riprodurre con i terrestri, dando vita a una perfetta presa in giro del serial-tv Taken.
Ad accompagnare giocatori e sim nelle intense sessioni di gioco è Mark Mothersbaugh, dei leggendari Devo, autore di una colonna sonora saltellante e solare, che riesce a interpretare perfettamente l’atmosfera di feroce parodia che permea il gioco.
Forte del gameplay ben collaudato ma più vario rispetto all’originale, The Sims 2 è ancora una volta un classico.
Aspetti Positivi: gameplay ben collaudato ma più vario rispetto all’originale, grazie al nuovo sistema di aspirazioni; grafica molto dettagliata; musichette irresistibili
Replay Value: elevato. Con la valanga di add-on e mod in vista, si potrà giocare per anni, ma anche così com’è la carne al fuoco è tanta, se il sistema di gioco non viene a noia
Aspetti Negativi: pesanti richieste hardware; feature limitate in vista dei numerosi add-on futuri; gameplay sostanzialmente invariato e alla lunga stancante; alcune scelte di localizzazione discutibili
In Sintesi: The Sims 2 è ancora una volta un classico destinato a superare i confini degli appassionati per diventare fenomeno di costume
vi consiglio di comprarlo quando sarà uscito è stupendo