ACCEDI

Password dimenticata?

×
Seguici su Instagram Feed RSS Seguici su YouTube
Visualizzazione risultati da 1 a 3 su 3

articolo 31 - pifferaio magico

  1. #1
    Assuefatto da FdT
    34 anni
    Iscrizione: 30/9/2004
    Messaggi: 924
    Piaciuto: 1 volte

    Predefinito articolo 31 - pifferaio magico

    Attenzione!! ...vi racconterò la storia del pifferaio magico, sentiamo per ordine come andarono le cose. C'era una città nella valle fatata dove ogni persona era addomesticata a vivere ogni giorno in modo CHE la propria condotta soddisfasse IL RE, in un cielo blu il sole scaldava i prati, pieni di fiori gialli e profumati, le case erano grandi e tutte colorate, calde d'inverno, e FRESCHE D'ESTATE. Per ogni abitante non c'era diversità, secondo i voleri DI SUA MAESTÀ, la corte decideva il modo di vestire, LA LINGUA DA PARLARE,
    a musica da sentire, e in questa forzata uniformità non c'era neanche un barlume di libertà: DIVIETO DI CANTARE, DIVIETO DI BALLARE, e nei locali pubblici divieto di pensare, i soli a non piegarsi a questa dittatura un pugno di topi in una fognatura, trasgredivano la legge, attaccavano il sistema sbombolando sui muri il loro emblema. All'inizio erano in pochi ma il gruppo cresceva, dal pugno che erano diventarono una schiera di ratti rappatori graffittari in pieno effetto, e i tubi delle fogne erano il loro ghetto. Ogni Sabato sera, nella foresta, organizzavano un concerto, una jam, una festa, perché nel bosco un pifferaio li faceva ballare, avrebbero fatto di tutto per sentirlo suonare. Erano ubriachi dalle nove alle sei nato per rappare SEI QUELLO CHE SEI, odiavano la corte, ballavano e bevevano, e il pifferaio magico QUELLO IN CUI CREDEVANO. Il re era preoccupato per questa agitazione: temeva l'evolversi in sovversione, lui sapeva che i topi erano a conoscenza della crescita costante della loro potenza. Al pifferaio magico io devo parlare, al capo delle guardie disse: VALLO A CATTURARE, così alla corte quella sera entrò un tipo strano che teneva un flauto stretto nella mano. Sua maestà disse alle guardie potete uscire: nessuno deve udire quello che gli voglio dire. Pifferaio magico STAMMI A SENTIRE, io possiedo di tutto e te lo sto per offrire LO SO il talento non ti manca, perché sprecarlo con quella gentaglia. Sai benissimo anche tu che se lo voglio io diventerai un divo venerato come un dio SCARPE E MAGLIETTE CON SOPRA IL TUO SIMBOLO, DONNE E SOLDI COME SE PIOVESSERO, se questo ti interessa io te lo posso dare, ma prima c'é un favore che mi dovresti fare: con il tuo flauto raduna i topastri, falli divertire, bere, ballare come pazzi. Sarà l'ultima festa per quel marciume perché li spingerai giù fino al fiume, saranno così ubriachi da non poter più nuotare, ed uno dietro l'altro DOVRANNO ANNEGARE, eliminata quella feccia dalla mia nazione creerò una nuova star della canzone. Il pifferaio magico rispose: VA BENE, e dopo sua altezza gli offrì da bere ma so che poi uscì dalla corte coprendosi il viso per nascondere l'ombra di uno strano sorriso.
    Il pifferaio magico aveva un piano, montò sul suo cavallo e galoppò lontano, e città per città si fermava a suonare e in ogni posto i topi faceva ballare. Lo seguirono tutti nel suo viaggio nel paese,
    tornò alla valle fatata ch'era già passato un mese e dietro lui c'erano topi A NON FINIRE, un numero enorme impossibile da dire. Entrò nella via principale, con il suo strano corteo arrivò al palazzo reale, aiuto aiuto aiuto gridò il re terrorizzato, mi hanno abbattuto, MI HANNO SPODESTATO. Il pifferaio disse scusi maestà se ho regalato ai topi la sua città, ma forse almeno loro sapranno rispettare la libertà di ognuno di fare e di pensare ...attenzione!! LA LIBERTÀ' DI OGNUNO DI FARE E DI PENSARE. ...attenzione!!!
    E passato molto tempo e nella valle fatata ora c'é una città dove la gente é abituata a vivere ogni giorno come gli piace nel rispetto E NELLA PACE. Del pifferaio magico nient'altro io so, la sera della conquista a cavallo se ne andò disse ai topi mi dispiace non posso restare ci sono altre città ALTRI PEZZI DA SUONARE


  2. #2
    Rum e Cocaina Sally
    Donna 40 anni da Carbonia-Iglesias
    Iscrizione: 29/9/2004
    Messaggi: 21,047
    Piaciuto: 91 volte

    Predefinito

    bellissimaaaaaa


    Lo seguirono tutti nel suo viaggio nel paese,
    tornò alla valle fatata ch'era già passato un mese e dietro lui c'erano topi A NON FINIRE, un numero enorme impossibile da dire. Entrò nella via principale, con il suo strano corteo arrivò al palazzo reale, aiuto aiuto aiuto gridò il re terrorizzato, mi hanno abbattuto, MI HANNO SPODESTATO. Il pifferaio disse scusi maestà se ho regalato ai topi la sua città, ma forse almeno loro sapranno rispettare la libertà di ognuno di fare e di pensare ...attenzione!! LA LIBERTÀ' DI OGNUNO DI FARE E DI PENSARE. ...attenzione!!!

  3. #3
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 43 anni
    Iscrizione: 3/2/2009
    Messaggi: 10,246
    Piaciuto: 1043 volte

    Predefinito

    Udìo.Non rende.
    ---------------

    Attenzione!!
    ...vi racconterò la storia del pifferaio magico...
    sentiamo per ordine come andarono le cose....

    C'era una città nella valle fatata
    dove ogni persona era addomesticata
    a vivere ogni giorno in modo CHE
    la propria condotta soddisfasse IL RE,
    in un cielo blu il sole scaldava i prati,
    pieni di fiori gialli e profumati,
    le case erano grandi e tutte colorate,
    calde d'inverno, e FRESCHE D'ESTATE.
    Per ogni abitante non c'era diversità,
    secondo i voleri DI SUA MAESTÀ,
    la corte decideva il modo di vestire,
    LA LINGUA DA PARLARE, la musica da sentire,
    e in questa forzata uniformità
    non c'era neanche un barlume DI LIBERTA':
    DIVIETO DI CANTARE,
    DIVIETO DI BALLARE,
    e nei locali pubblici divieto di pensare.

    I soli a non piegarsi a questa dittatura
    un pugno di topi in una fognatura,
    trasgredivano la legge, attaccavano il sistema
    sbombolando sui muri ....il loro emblema.
    All'inizio erano in pochi ma il gruppo cresceva,
    dal pugno che erano diventarono una schiera
    di ratti rappatori graffittari in pieno effetto,
    e i tubi delle fogne erano il loro ghetto.
    Ogni Sabato sera, nella foresta,
    organizzavano un concerto, una jam, una festa,
    perché nel bosco un pifferaio li faceva ballare,
    avrebbero fatto di tutto per sentirlo suonare.
    Erano ubriachi dalle nove alle sei
    nato per rappare SEI QUELLO CHE SEI.
    Odiavano la corte, ballavano e bevevano,
    e il pifferaio magico QUELLO IN CUI CREDEVANO.

    Il re era preoccupato per questa agitazione:
    temeva l'evolversi ....in sovversione,
    lui sapeva che i topi erano a conoscenza
    della crescita costante della loro potenza.
    Al pifferaio magico io devo parlare,
    al capo delle guardie disse: VALLO A CATTURARE,
    così alla corte quella sera entrò un tipo strano
    che teneva un flauto stretto nella mano.
    Sua maestà disse alle guardie "Potete uscire:
    nessuno deve udire quello che gli voglio dire.
    Pifferaio magico STAMMI A SENTIRE,
    io possiedo di tutto e te lo sto per offrire
    LO SO !! Il talento non ti manca,
    perché sprecarlo con quella gentaglia.
    Sai benissimo anche tu che se lo voglio io
    diventerai un divo venerato come un dio
    SCARPE E MAGLIETTE CON SOPRA IL TUO SIMBOLO,
    DONNE E SOLDI COME SE PIOVESSERO
    Se questo ti interessa io te lo posso dare,
    ma prima c'é un favore che mi dovresti fare:
    con il tuo flauto raduna i topastri,
    falli divertire, bere, ballare come pazzi.
    Sarà l'ultima festa per quel marciume
    perché li spingerai giù fino al fiume,
    saranno così ubriachi da non poter più nuotare,
    ed uno dietro l'altro DOVRANNO ANNEGARE,
    eliminata quella feccia dalla mia nazione
    creerò una nuova star ...della canzone.

    Il pifferaio magico rispose: VA BENE,
    e dopo sua altezza gli offrì da bere
    ma so che poi uscì dalla corte coprendosi il viso
    per nascondere l'ombra di uno strano sorriso.

    DURURURU
    DURURURU
    DURURURU
    DURU UUUURU

    Il pifferaio magico aveva un piano,
    montò sul suo cavallo e galoppò lontano,
    e città per città si fermava a suonare
    e in ogni posto i topi faceva ballare.
    Lo seguirono tutti nel suo viaggio nel paese,
    tornò alla valle fatata ch'era già passato un mese
    e dietro lui c'erano topi A NON FINIRE,
    un numero enorme, impossibile da dire.
    Entrò nella via principale...
    con il suo strano corteo arrivò al palazzo reale
    "Aiuto aiuto aiuto" gridò il re terrorizzato,
    "mi hanno abbattuto, MI HANNO SPODESTATO."
    Il pifferaio disse "Scusi maestà
    se ho regalato ai topi la sua città,
    ma forse almeno loro sapranno rispettare
    la libertà di ognuno di fare e di pensare "

    ...attenzione!!
    LA LIBERTÀ' DI OGNUNO DI FARE E DI PENSARE.
    ...attenzione!!!

    E' passato molto tempo e nella valle fatata
    ora c'é una città dove la gente é abituata
    a vivere ogni giorno come gli piace
    nel rispetto E NELLA PACE.
    Del pifferaio magico nient'altro io so,
    la sera della conquista a cavallo se ne andò
    disse ai topi mi dispiace non posso restare
    ci sono altre città ALTRI PEZZI DA SUONARE

    ----------------------
    Così si segue meglio
    Quanto mi piace

    Qualcuno conosce la base di questo pezzo?
    Mi pare che quella canzone faccia parte della colonna sonora di Platoon... o un film del genere .

Discussioni simili

  1. Iil dito magico
    Da Usher nel forum File e video umoristici
    Risposte: 20
    Ultimo messaggio: 11/3/2010, 16:51
  2. il cetriolo magico...
    Da imok nel forum Off Topic
    Risposte: 51
    Ultimo messaggio: 21/7/2007, 6:58
  3. Ratti della Sabina - Il Pifferaio Magico
    Da nali nel forum Testi musicali
    Risposte: 1
    Ultimo messaggio: 8/7/2007, 19:22