E il tempo diventava ieri,
e con il tempo non crescevi,
eri la mia disperazione...
io ti dicevo "Non si fa,
insomma un po' di serietà";
e riposndevi"Stà tranquillo,
adesso è presto, adesso no,
ma un giorno o l'altro crescerò".



E tutto quello che volevi,
giusto o sbagliato lo prendevi,
senza pensarci su un minuto,
e poi non obbedivi mai
e combinavi sempre guai...
che si trattasse di una gara,
un colpo il mondo e un colpo tu,
a chi stupiva un po' di più?


Bimbo, bimbo mio, bimbo, bimbo mio
Bimbo, bimbo mio, bimbo, bimbo mio
che strano sogno
voltarsi intorno
e non vederti più.

E una domenica i cavalli,
le carte, le scommesse, i sogni,
vennero a dirmi: "Lo lasciamo:
adesso è grande, adesso sai
non ha bisogno più di noi"
ed io con tutte le parole
che in vita ho scritto, ho pianto e so
non li ho convinti a dire di no.


E a volte un po' soprapensiero
in qualche foglio in qualche cielo
non riesco a disegnar le stelle,
ho voglia di vedere te,
soltanto il tempo di un caffè,

e la tua faccia e l'allegria...
ma al bar mi dicono che tu
sei sempre appena andato via.

Bimbo, bimbo mio, bimbo, bimbo mio
Bimbo, bimbo mio, bimbo, bimbo mio
che strano sogno
voltarsi intorno.