Per ogni matematico
c'è un senso d'infinito
nel dar la caccia ai numeri,
già sfuggenti di per sé.
C'è un sogno pitagorico
che a me non è servito,
adesso che
nel due per tre
so cosa sei per me.
Per ogni matematico
che non si è mai pentito
d'aver sbagliato un calcolo
che è già grave di per sé
rimane un senso logico
che a me non è servito
adesso che
nel tre più tre
so cosa sei per me.
Per ogni matematico
finisce l'infinito
se a confermar la regola
è l'eccezione di per sé.
Ma resta un caso unico
che a me non è servito,
adesso che
nell'io più te
so cosa sei per me.