Aedo

L'aedo venne per Chi era presente, per Chi aveva tutto e Chi non aveva niente
l'aedo venne e gettò l'Incanto per la sala ombrosa.
Del suo Canto la beltà seduce, la Verità convince
da quel che attinge, da quello che finge, il Vero dal falso più non si distingue.

Soffrilo e poi impara
Imparalo a cantare
[Pathos, Mathos, Pathos, Mathos]

L'aedo canta e intanto la Memoria si versa sopra agli Occhi
il dono che gli dà Luce dentro lo fa cieco di fuori
Canta la Storia come ci fosse stato, come se avesse visto prima di essere nato.

Soffrilo e poi impara
[Pathos, Mathos, Pathos, Mathos]

L'aedo incanta e mentre tesse il Testo in sala sorse il Pianto
Il Verso versa e toglie alla Morte chi viene cantato.
Chi aveva orecchie, chi potè sentire, ritrovò la sua Vita com'era e com'è stata.

Soffrilo e poi impara
[Pathos, Mathos, Pathos, Mathos]
Imparalo a cantale
[Pathos, Mathos, Pathos, Mathos]

Un Re tradito che ritrovò il Ritorno, nascosto di stracci, portò la strage in sala
l'aedo disse nel silenzio di Morte a chi lo giudicava
"O Re potente, come ho cantato loro, ora canterò di te"
E disse Quello "Che tu viva per sempre e dentro il tuo Canto io vivrò con Te"

Soffrilo e poi impara
[Pathos, Mathos, Pathos, Mathos]

Gli Dei soltanto ci filano Sventure per dare gloria al Canto
e il Canto dice, nascosto nel Tempo, con voce di pietra:
"Siamo due Coste di Rupe aspettiamo un Terremoto per unirci di nuovo in un solo Canto.
Siamo due Coste di Rupe aspettiamo un Terremoto per unirci di nuovo in un solo Canto"



Soffrilo e poi impara
E imparalo a cantare
[Pathos, Mathos, Pathos, Mathos]




Poesia pura..