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Le Luci Della Centrale Elettrica - Cara Catastrofe

  1. #1
    ;
    Donna 35 anni da Piacenza
    Iscrizione: 7/1/2006
    Messaggi: 4,593
    Piaciuto: 3631 volte

    Predefinito Le Luci Della Centrale Elettrica - Cara Catastrofe

    sventoleremo le nostre radiografie per non fraintenderci
    ci disegneremo addosso dei giubbotti antiproiettile
    costruiremo dei monumenti assurdi per i nostri amici scomparsi

    e vieni a vedere l’avanzata dei deserti, tutte le sere a bere
    per struccarti useranno delle nuvole cariche di piogge

    vedrai che scopriremo delle altre americhe io e te
    che licenzieranno altra gente dal call center
    che ci fregano sempre

    che ci fregano sempre
    che ci fregano sempre
    che ci fregano sempre


    cara catastrofe, le impronte digitali
    e di notte le pattuglie che inseguono le falene
    le comete come te

    tra le lettere d’amore scritte a computer
    che poi ci metteremo a tremare come la California, amore
    nelle nostre camere separate, a inchiodare le stelle
    a dichiarare guerre, a scrivere sui muri che mi pensi raramente
    che ci fregano sempre
    che ci fregano sempre
    che ci fregano sempre
    che ci fregano sempre


    e per struccarti useranno delle nuvole cariche di piogge
    adesso che sei forte, che se piangi ti si arrugginiscono le guance

    e per struccarti useranno delle nuvole cariche di piogge
    adesso che sei forte, che se piangi ti si arrugginiscono le guance


    ti si arrugginiscono le guance

    ti si arrugginiscono

    E chiudi tutti i cancelli, le tue porte blindate
    le tue braccia magre, le tue celle frigorifere
    chiudi le tue gambe bianche, mari rossi, le finestre
    chiudi bene le tue frontiere

    e non parlarmi degli archi, parlami delle tue galere
    delle nostre metafore, delle case inagibili
    dei nostri voli rasoterra e fuori la crisi finanziara
    e ronde di merda nel regno dei cieli grigioneri

    chiamale se vuoi “esplosioni nei mercati”
    i nostri corpi separati
    parlami degli scooter scheletrici bruciati,
    dei cani in A1
    dei tuoi viaggi di 10 chilometri
    dei discorsi dei tossici storici
    dormiremo nei letti, prosciugati dei fiumi
    surrogati di sogni
    parlami delle migrazioni dei rumeni e delle rondini
    dei gabbiani intercettati dai reattori degli aerei
    dell’ora in cui si alzano i pendolari e i guerriglieri
    degli occhiali neri di Pasolini
    e dei figli degli industriali

    e che i sogni siano sintomi, siano armi nucleari
    che i sogni siano sintomi, siano armi nucleari



    e chiudi tutti i cancelli, le tue porte blindate
    le tue braccia magre, le tue celle frigorifere
    chiudi ermeticamente le tue gambe, mari rossi, le finestre
    ti lascio le tue basi aeree

    e non dirmi dei palazzi, parlami delle tue galere
    delle pianure, delle corriere che tornavano dalle discoteche
    delle regine, delle autobombe, delle rate disperate
    delle notte di fuochi e di detriti
    i nostri scudi di plexiglass
    le nostre parole che sono solo anidride carbonica
    e bombe a grappoli nei cieli, con dentro i tuoi curriculum inverosimili
    un lavoro di merda, amore, l’aria rarefatta
    la maggioranza silenziosa che come un supermercato, per me sei sempre aperta
    sorveleremo i campi arati, i padri eterni, le alluvioni e tu che collassavi
    ci abitueremo a tutto, anche a quello che scrive
    parcheggi deserti fuori da Mirafiori
    e gli eserciti israeliani scherati
    erano grattacieli abbattutti
    erano grattacieli crollati
    come te ieri sera alle 11
    ci troverai schierati
    ci troverai schierati
    ci troverai schierati
    ci troverai schierati

    ma eravamo illuminati, morti per folgorazione a nove metri
    ustionati dai nostri desideri
    che come le lacrime, noi cadiamo negli angoli
    e sulle portaerei
    che finiti i tuoi terremoti c’eravamo addormentati
    che finiti i tuoi terremoti c’eravamo addormentati
    che finiti i tuoi terremoti c’eravamo addormentati
    che finiti i tuoi terremoti c’eravamo addormentati

    si schianteranno ancora in cielo sopra di noi
    le frecce tricolori come quella sera

    si schianteranno ancora in cielo sopra di noi
    le frecce tricolori come quella sera

    si schianteranno ancora in cielo sopra di noi
    le frecce tricolori come quella sera

    si schianteranno ancora in cielo sopra di noi
    le frecce tricolori come quella sera
    A bird doesn't sing because it has an answer, it sings because it has a song.

  2. #2
    Matricola FdT
    Donna 31 anni da Torino
    Iscrizione: 8/3/2011
    Messaggi: 69
    Piaciuto: 4 volte

    Predefinito

    è che ho come l'impressione che dica cose a caso.

  3. #3
    Eurasia
    Ospite

    Predefinito

    Bellissima.

  4. #4
    silence is sexy High Hopes.
    Donna 28 anni
    Iscrizione: 12/4/2009
    Messaggi: 511
    Piaciuto: 399 volte

    Predefinito

    adesso che sei forte, che se piangi ti si arrugginiscono le guance.


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