Affacciati e dimmi cosa vedi, finestre aperte su Fortapàsc,
presto, muoviti, sono qua, vieni giù.
Entriamo con forza e usciamo pieni di rabbia fuori, ancora.
Chi vive e chi muore, chi aspetta il sole, chi bestemmia il calore.
Chi è duro, chi è buono, chi è cattivo, chi è boss. Chi tira calci, chi scava fosse.
Chi porta la croce, chi alza la voce, chi combatte questa guerra parlando di pace.
Fa paura questa notte, chiudi bene la porta, che tira vento e non è tempo.
Guai a chi tocca questi bastardi e a chi si lamenta di tutta questa merda.
Stringi i denti e tocca ferro che adesso è più freddo dell’inverno.
Anche la speranza ha paura di questo buio nero che vedi,
per questo bacio per terra per chi mi guarda da lassù,
una volta mi sento fottere e un’altra volta fotto
.



RIT
Adesso sono palazzi, adesso sono le vie di Fortapàsc,
stammi vicino che là, che là più giù dove,
non sembra vero, questo sole nero,
solo le parole non possono cambiare il destino
.

STROFA 2
Giancarlo, ma chi te lo fa fare, lasciali fare e lascia che passi,
Fortapàsc è un mondo a parte, ci stai dentro anche se niente hai da spartire.
Perciò io non resto stanotte, è la terra …No, è la Torre dei boss
è zona rossa, dove non si passa. Scappa, vattene è l’unica mossa.
Giancà guarda senza vedere, qua è western, questa è guerra, è gente per terra
e zitto chi conosce il gioco.
Da Torre al Vomero fino a casa è poco, è amore, dolore, cartoline e storia
palazzo dopo palazzo, non sembra vero, è l’arte dei pazzi.
Giancà, se avessi visto come andava a finire, è triste
forse sapevi, sentivi che finiva così
Forse è il destino di chi insiste e resiste.
Giornalisti giornalisti e dopo artisti artisti
.

STROFA 3
Una voce che è un sogno, un suono, una bocca che è un foglio,
La voglia di vivere e abbracciare la leggerezza e l’orgoglio
Da piccolo esci illuminato dal sole,
poi torni a casa con gli occhi muti e la paura di tornare fuori.
Non può essere che siamo cosi infami,
le urla devono uscire forti già dalla prima volta che tremano le mani.
Napoli ci tortura anche quando ci accarezza, un patto con noi stessi,
la cura nella scrittura, una sorte, una promessa.