di Maurizio Cattaruzza
TRIESTE Sarà una corsa a handicap il prossimo campionato cadetto per la Triestina. La società alabardata partirà da -1 per colpa di un fax galeotto che lo scorso 18 maggio si è inceppato proprio mentre stava per scadere il termine delle 19, ora entro la quale doveva inviare alla Covisoc il bilancio di comptenza al 31 marzo 2006. I documenti erano tutti a posto ma sono arrivati fuori tempo massimo ed è subito scattata la sanzione che è stata formalizzata ieri mattina dalla Commissione disciplinare. A nulla sono valse le spiegazioni e le giustificazioni di Stefano Fantinel, presente all’audizione assieme a Enzo Ferrari. Le regole sono regole.
La Disciplinare, che ha accolto in toto le richieste del procuratore federale, ha dovuto applicare una norma che appare troppo punitiva. Come se non bastasse il punto di penalizzazione, il presidente alabardato è stato inibito a ricoprire qualsiasi incarico federale per tre mesi. I vertici alabardati sapevano a cosa andavano incontro ma speravano di risolvere la questione con un chiarimento. Vana speranza. Per tentare di allinearsi alle altre squadre adesso la Triestina dovrà giocoforza ricorrere alla Caf. Sulle prime Stefano Fantinel ha incassato malissimo il colpo tanto è vero che per il nervoso è andato a sbattere con la sua auto di grossa cilindrata contro una colonna dell’Hotel Quark, dove fino a ieri hanno tenuto banco le trattative di mercato. Oltre il danno la beffa. Ieri sera ha riacquistato serenità e cercava di sdrammatizzare: «Beh, abbiamo fatto un po’ di show. Una giornata storta, ho anche ammaccato la macchina. Ma mi posso consolare con il mercato: visto che squadra che abbiamo fatto?» È chiaro che parlerebbe di tutto fuorchè dell’incidente con la giustizia sportiva ma poi capitola: «Certo che fa rabbia partire da -1 ma questo ci darà più energia. E non è neanche detta l’ultima parola. Dobbiamo ancora discuterne davanti alla Caf, daremo battaglia perchè se a noi ci hanno dato questa penalità altre squadre non dovrebbero allora più giocare». Fantinel sostiene che la pena non è commisurata all’infrazione e la commissione disciplinare in una comunicato emesso ieri pomeriggio gli dà quasi ragione: «Non possono sottacersi le perplessità di una normativa, che come sanzione, non solo appare afflittiva ma che per la sua assoluta rigidità impedisce all’organo giudicante di correlare la pena all’oggettività della condotta». Fantinel non ce l’ha con i giudici: «Anzi, sono stati comprensivi. Abbiamo portato le carte che testimoniano che il fax è partito alle 19 ma per un problema di linea non è partito. Conta l’orario in cui arriva. Per poco più di un minuto non eravamo più in regola. La commissione ne ha preso atto ma ha dovuto applicare la norma anche se è assurda. A quel punto avrei potuto mandare il bilancio anche venti giorni dopo, avrei preso sempre la stessa sanzione. È già discutibile il fatto che io debba essere costretto a inviare entro quella data un bilancio con dati incompleti. Ma si vede che è meglio fare un falso che spedirlo in ritardo. Adesso vediamo, malgrado tutto penso che ne verremo fuori bene». La Triestina si giocherà la partita decisiva (vale solo un punto) davanti alla Caf dove cercherà di far passare la linea della sua assoluta buonafede. Ma in futuro basterà inviare il fax con 15’ d’anticipo rispetto alla scadenza per non correre rischi. fonte: Il Piccolo di Trieste
allora per un minuto di ritardo 1 punto in meno, mah......punti in meno a minuti; se arrivava do 3quarti d'ora sai quanti punti di penalizzazione