Il topic l'ha iniziato Abel Balbo. E lui, poi, ha fatto questa domanda.
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nessuna paura...ma divertito e incuriosito:)
Si tratta di argomentare delle risposte, che siano esse affermative o negative.
La tua mi suona come un tentativo di censura, perché sei consapevole anche tu che quando si parla di Chiesa è inevitabile che poi questa ne esca con le ossa un pochino rotte...
Mi associo al commento di cornflakesgirl; non intendo criticarti, ma prenderti come esempio per dimostrare come la religione sia radicata in noi tutti, al punto da fare in modo automatico operazioni tipo la tua: ostia o pasticca, santo o assassino...
Condivido i tuoi interventi e ti ringrazio per aver arricchito con i tuoi interventi il post. Non sono d'accordo solo con quanto ho quotato più sopra.
Ritengo che l'idea del peccato sia massimamente rivolta a chi è religioso piuttosto che alla non religiosità.
Si fa proselitismo proprio per questo, per poter tenere tutti i religiosi sotto scacco, convincendo loro di essere dei peccatori e incutendogli la paura del peccato.
No...la mamma ha detto che non se la sentiva di prendere una decisione del genere per conto mio..tanto se voglio farla sono sempre in tempo...
Fatta e nessuna paura, solo noia
si certo ke l'ho fatta!!
Sì.
Inviato da Abel Balbo http://forum.fuoriditesta.it/images/...s/viewpost.gif
Quando parlo di paura mi riferisco al significato di "Prima Comunione" che ti insegnano al catechismo: mentre prima eri un "innocente" che se anche avesse commesso dei peccati sarebbe stato perdonato d'ufficio da Dio a causa della propria mancanza di consapevolezza, prendendo il sacramento della Prima Comunione si diventa consapevoli dell'esistenza del peccato e che commettendone si rischia di perire fra le fiamme dell'inferno.
cornflakesgirl http://forum.fuoriditesta.it/images/...s/viewpost.gif
Non voglio che le venga inculcata l'ide del peccato legato alla non religiosità.
Forse mi sono spiegata male...
Intendevo dire che i PECCATI esistono. Se si ha un'etica.Ed esistono da subito. Dai primi anni di vita. Non bisogna aspettare il catechismo e la prima comunione per prendere coscienza di sè e delle proprie azioni.
Quindi il peccato non può essere ricondotto esclusivamente alla
non-religiosità o alla non-accettazione "delle regole religiose".
Se un giorno mia figlia torna a casa e mi dice
"Ma'.. a scuola mi hanno detto che se non faccio la comunione sono una persona cattiva" questo lo intenderebbe come peccato.Ed io riterrei l'accusa di peccato legata alla non-religiosità.
E mi girerebbero abbastanza le balle.. I peccati sono ben altri ..
L'etica, la moralità , vanno insegnate da subito. Non solo in funzione della prima comunione..
Don Amedeo Gaetani , MA LIBERACI DAL VATICANO
Gent. ma Redazione Italialaica,
a sostegno di ciò che ha scritto il Sig. Renato Pierri , le mando una riflessione che vuole essere di sostegno anche a quei tanti cristiani che, ormai, ahimè per la gerarchia, cominciano finalmente a ragionare con il proprio cervello, dopo secoli di oscurantismo, da parte delle alte sfere vaticane, nel presentare favole spacciate per verità di fede.
Favole con le quali gli “eminentissimi” credono di tenere legate le coscienze delle persone a colpi di ricatti, in cui si chiamano a rapporto il diavolo e l’inferno, come mezzi per suscitare ancora paure e distorsioni mentali nelle menti dei cristiani.Ma ciò che più mi sconcerta è questo servirsi di presunte apparizioni mariane, dove la madonna di turno parla e sparla di cose che non hanno alcun fondamento evangelico. Intanto gli esorcisti li denuncerei tutti per sfruttamento della credulità popolare. E questo vuole essere anche un appello ai cristiani ad aprire finalmente gli occhi ai Vangeli scritti in greco, che nessuno ci ha fatto mai conoscere e tra poco dirò perché. E poi un appello a tutte le comunità cristiane di base ( la vera Chiesa di Cristo finalmente ), perché si raccolgano firme per chiudere una volta per tutte Radio Maria, dove si parla solo di demonio, inferno, esorcisti e immondizie varie. A quarant’anni dalla chiusura del Concilio Ecumenico vaticano II, abbiamo assistito e, ancor più, stiamo assistendo, oggi, ad una netta involuzione della Teologia positiva Conciliare, fondata sull’Incarnazione e sulla conseguente visione positiva dell’Uomo e ad una monarchizzazione sempre più accentuata del potere papale, assolutamente negativa per la vita della chiesa di Cristo e, ancor più, lesiva nei confronti delle coscienze di tanti uomini e donne. Questa situazione sta facendo ri-precipitare la chiesa in una visione negativa, di stampo medievale, nei confronti dell’uomo e di tutto ciò che è moderno. Ci viene continuamente ripresentata, dal papa, una sfiducia totale nei confronti della modernità, tacciata di eresia teologica e di relativismo morale; ma il fatto ancor più sconcertante è la riproposizione, continua e martellante, di una morale rigida in tutti i campi e di una visione negativa della fede, ridotta ad una continua lotta contro un presunto demonio che renderebbe impossibile all’uomo il vivere tranquillo e che infonde nelle coscienze di tanti uomini e donne la paura, ormai atavica, del peccato, il terrore di questa presenza diabolica e la sfiducia nei confronti di Dio, cose tutte che rendono l’uomo di fede emotivamente instabile e continuamente tormentato dal peccato. Dalla sua elezione a papa, Ratzinger aveva già dato un assaggio di arretratezza teologica e di rinnegamento del Concilio, attraverso piccoli gesti quasi impercettibili, che non sfuggono, però, all’occhio attento del cristiano ormai positivamente critico nei confronti della gerarchia vaticana. Il Concilio, attraverso la Costituzione Pastorale “Gaudium et Spes”, aveva espresso una visione positiva riguardo all’uomo, rivalutando in pieno il suo operato nel mondo, fondato sull’Amore, ma ancor più aveva ridato Voce al Vangelo di Cristo, per troppi secoli oscurato da una teologia negativa fondata sul pessimismo nei confronti dell’uomo, ritenuto peccatore e continuamente tentato da un presunto demonio, inventato di sana pianta, per l’ignoranza dei testi originali in greco che non parlano mai del demonio o del diavolo e, ancor meno, dell’inferno. Ciò che sconcerta il cristiano, ormai non più ignorante in materia di fede e ciò che, ancor più, disorienta il fedele, è questa predicazione centrata sul peccato e che eclissa totalmente il Vangelo. Vorrei prendere in considerazione una delle tante farneticazioni a cui il papa ci ha abituati, ma che ritengo la più pericolosa per la stabilità delle coscienze di coloro che sono legati alla chiesa: E’ quella concernente il peccato e l’inferno ad esso associato, tema tanto caro a questo papa, al punto tale da farci credere che lui ne sia immune, visto che ne parla in modo talmente disinvolto riguardo a se stesso e in modo drammatico riguardo a quelli che non hanno il suo stesso pensiero. Circa tre mesi fa fu riportato da Repubblica una dichiarazione del papa che diceva:<< Chi pecca e non si pente è dannato in eterno>>. Intanto il papa dovrebbe sapere che, ormai, la teologia biblica, quella positiva, fondata sull’Incarnazione e non quella medievale a cui sua santità è legato a filo doppio,
ritiene che il diavolo e l’inferno siano dei falsi storico-letterari, legati a cattive traduzioni
da parte dei LXX, quando tradussero in greco “daimon” quegli esseri immaginari che popolavano la Bibbia ai tempi della diaspora ebraica dopo l’ultimo esilio in Babilonia e, ancor più alla cattiva traduzione di Girolamo. Infatti, il papa dovrebbe sapere ancora, quale fine teologo, così almeno viene ritenuto dai più, che “Lucifero” è il nome che Girolamo, nella traduzione dal greco in latino, affibbia alla “stella del mattino”, nomignolo con cui il profeta Isaia rimprovera e prende in giro Nabucodonosor, per la caduta del suo regno: Isaia capitolo 14,12. I LXX tradussero il termine ebraico “hèlel” con il termine greco “eosphoros”, che Girolamo tradusse in latino “Lucifero”. Girolamo , così, traduce con un nome proprio ciò che i LXX avevano inteso tradurre con “eosphoros”, cioè la luminosità di una stella, riferita a Nabucodonosor. E che dire della traduzione in latino, del termine “ade”, con “inferno” invece di “inferi”( regno dei morti )? Da qui l’inferno diventa il luogo di permanenza di questo Lucifero immaginario, che tanti guai ha creato nelle menti dei cristiani, dal IV secolo in poi. Giovanni Paolo II disse che chi non crede nel diavolo non crede nel Vangelo? Se fosse vivo gli direi che il suo vangelo è stato scritto da Costantino e non dagli evangelisti. Mi raccomando fatelo santo subito…..
Dobbiamo ancora esortare l’attuale papa a ragionare un po’, attraverso la logica, per capire che è un affronto alla ragione cercare di conciliare l’esistenza di un inferno eterno con la visione evangelica di un Dio infinitamente misericordioso e amorevole nei confronti dell’Uomo? Come può, un peccato commesso da una creatura causare una pena eterna? Non c’è troppa sproporzione tra la colpa e la pena conseguente? Può un peccato, anche se grave, causare un danno eterno? E se chi pecca ha la possibilità di ravvedersi e dunque è ancora libero di decidere per il bene, perché, stando in un ipotetico inferno, non ha più la libertà di ravvedersi? Forse gli viene tolta la libertà? E Dio toglie la libertà ad un suo figlio dopo avergliela data? Dobbiamo continuare con le domande che sua santità certamente non si pone o non vuole porsi? E dobbiamo forse pensare che egli se le ponga e, siccome non sa cosa rispondere, si difende attaccando? Attaccando i cristiani? Proibendo tutto? Come può, egli, arrogarsi il diritto di dire a noi che, se pecchiamo e non c’è pentimento, si va all’inferno? Chi è lui per dire questo? E’ una nuova inquisizione? Molto più potente perché più sottile? Quella di tenere a bada le coscienze con lo spettro di un ipotetico inferno per chi non ragiona come lui? Basta santità! Siamo cristiani, ma non più ingenui, forse tu credi che siamo ancora talmente masochisti da farci manipolare la coscienza? Con molta carità e rispetto ti diciamo che siamo stufi delle tue invettive, delle tue proibizioni, del tuo oscurantismo, del tuo pontificare dalle cattedre dorate, senza mai scendere a livello umano come invece ha fatto il nostro e il tuo Signore, che si è sporcato le mani nel fango dell’umanità invece di pontificare seduto ad una cattedra. Gesù Cristo sta nelle strade del mondo, di quel mondo da te tanto odiato, Gesù Cristo ti ha detto di riconoscerlo nel povero, nell’ammalato, nel carcerato, nell’ultimo, nell’emarginato e noi veniamo a scoprire che sei tu colui che emargina? Che sei tu colui che fa ammalare le coscienze degli uomini e delle donne di buona volontà con la paura del peccato e di un inferno inesistente ? Che sei tu colui che genera la diversità tra gli esseri umani che dividi in buoni e cattivi? Che sei tu colui che, predicando la presenza di satana e dell’inferno, metti sfiducia nel cuore degli uomini fino al punto da farli odiare vicendevolmente? Che sei tu colui che emargina le persone solo perché non la pensano come te? E tu osi farti chiamare Vicario di Cristo? Di quel Cristo che ha amato più i peccatori che i giusti? O ti senti di essere l’unico giusto in questo mondo? Tu dici alle persone che se peccano andranno all’inferno? Lo dici a quegli stessi peccatori che Cristo ha amato e ama? Basta santità !
Fraternamente don Amedeo Gaetani.
Fonte
E' bello sapere che anche i preti diventano anticlericali :D
si in quarta elementare...bellissima :)
fatta! ... e contenta, onestamente lì per lì non è che capissi bene che cosa stavo facendo... pero oggi sono felice di essermi accostata a questo sacramento; tanto piu che fui io a chiedere a mia mamma di poter andare a catechismo...
io a mio figlio lo faro battezzare e gli faro fare anche la comunione se lui sarà d'accordo... penso che il vivere dentro una parrocchia, farsi degli amici lì sia una cosa positiva !!!...poi chi lo sa, magari poi cambio idea :D
si
Si fatta in provincia di Avellino ^^
da mo è...anni fa.
si, e purtroppo anche la cresima.
dico purtroppo perchè non ci credevo, allora come adesso.
negli anni ho perso la fede, se davvero l'ho mai avuta. anche se davvero ammiro chi ce l'ha perchè è un dono.
non farei nessuno dei sacramenti a mio figlio, preferirei che sia lui che da grande e in un modo davvero consapevole si accosti al cristianesimo se ne sentirà la necessità.
Purtroppo sì.
Ma non mi cresimerò. :roll:
No.
Fatta in ... 1 o 2 media ...
Si... u.u
Si.
La rifarei e la farò fare anche ai miei figli.
No, nè comunione, nè battesimo, ma...
... ma, in questa società, son sempre stato un diverso, pertanto le mie figlie son state battezzate e adesso fanno catechismo: ovvio che se un domani mia figlia ciccia fuori che non lo vuol fare, la renderò edotta dei pro e contro, ma per me andrà benissimo!
11 anni fa :lolll:
5 anni fa.. :)
ovvio.
purtroppo si, alla fine l'unico lato positivo erano i soldi e i regali dei parenti (perchè della cerimonia non me ne frega un ca**o), ma ora far fare tutto da piccoli mi sembra un modo subdolo per fare pressione sulla mente dei bambini che ovviamente non sono molto capaci di reagire e quindi accettiamo (io compreso quando ero più piccolo) tutto quello che ci viene proposto inermi e senza reagire e senza che ci chiedano se a noi interessa veramente o ci crediamo veramente in quello che dobbiamo fare, sembra che fare battesimo, comunione, cresima e fare catechismo sia un dovere tanto quanto andare a scuola,fare i compiti rispettare le regole stradali quando si guida, ma NON è così e inoltre non ci fanno ragionare per niente, io ora mi "pento" (è un pò difficile pentirsi di una cosa che non ho scelto però) di tutto quello che ho fatto e ora lo rinfaccio ai miei (non li rinfaccio di avermi sgridato quanto ho detto una bugia, ho fatto qualcosa che non dovevo o perchè non mi sono impegnato a scuola, li avevano ragione ma in questo caso no)
Mia figlia il prossimo anno dovrebbe iniziare il catechismo. Io non voglio proibirglielo. Vuole andarci perché le sue compagne ci andranno.
Ma non sa che tra le sue compagne di classe, nessuna è della 'nostra' parrocchia, e quindi troverà solo bambini sconosciuti. E cmq, alcune sue compagne frequentano il corso di nuoto, altre quello di danza. Lei a Settembre ha scelto di fare chitarra, e a novembre s'era già stufata. Questo dimostra che la teoria dell'assecondare i figli per non farli sentire diversi vale fino ad un certo punto...
Quindi mi chiedo se sia giusto assecondare un capriccio del genere.
Inoltre ha già chiesto come regalo per la comunione, il telefonino.
Roba che non glielo regalerei nemmeno per Natale, o per il compleanno.
Ma il fatto che ancor prima di iniziare il catechismo abbia richiesto il regalo, mi fa incazzare enormemente.
Le ho spiegato che la Comunione non è una festa per ricevere regali, anche se qui siamo abituati male ed ogni scusa è buona per mangiare e ostentare superficialità. Le ho detto che la comunione è una specie di matrimonio con Dio, ed è rimasta un po' perplessa.
Ho circa 5 mesi di tempo per decidere cosa è meglio fare..
Come ripeto non vorrei proibirle di fare una cosa che fanno anche i suoi compagni; anche se non sostengo questo principio al 100 %.
Sa bene che se il catechismo si farà la domenica mattina, non ci sarà praticamente alcuna possibilità per lei, di frequentare. Perché non ho la minima intenzione di passare le mie domeniche mattina in chiesa. Spero le sue nonne religiose, nel caso, si prendano il disturbo di proseguire l'impegno che hanno preso quando hanno pressato tanto per farla battezzare... :roll:
Magari le farò frequentare il catechismo...
Ma secondo me la comunione dovrebbe farla, eventualemnte, quando sarà ora, quando capirà cosa significa ....(E magari non nella chiesa cattolica...)
Una festicciola, come dicevi tu, @Abel Balbo; , si può sempre organizzare...
Tu come ti sei mosso ? Cosa hai deciso di fare? E come l'hai fatto?:|