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per esempio due signore anziane con una pensione piccola e magari l'affitto possono vivere nsieme e si aiutano con le spese.
quando qualcuno mi dira o capiro da sola, che differenza passa dal ricevere questi 'privilegi' in questo modo e fare un testamento, potro dire di essere d'accordo..
è per caso una questione di smaltimento di pratiche burocratiche piu rapido?maggiori effettivi privilegi? chi ne sa qualcosa risponda...
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Favorevole , ma, bisogna decidere un giudice che guarda i casi delle singole persone e decida se approvare o no..
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Originariamente inviata da Akemi
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per esempio due signore anziane con una pensione piccola e magari l'affitto possono vivere nsieme e si aiutano con le spese.
quando qualcuno mi dira o capiro da sola, che differenza passa dal ricevere questi 'privilegi' in questo modo e fare un testamento, potro dire di essere d'accordo..
è per caso una questione di smaltimento di pratiche burocratiche piu rapido?maggiori effettivi privilegi? chi ne sa qualcosa risponda...
beh il testamento non può comprendere persone esterne, devi comunque dare sempre qlcs a un tuo parente.. ti faccio un es del mio paese..
e morta poco fa una donna di 97 anni (!!!) e se non avesse avuto un nipote (non era sposata, non aveva figli, sorelle ecc) i suoi averi sarebbero passati ad un ramo ancora più lontano della sua famiglia che molto probabilmente non sapevano della sua esistenza nemmeno... e soprattutto non avevano mai mosso un dito per aiutarla, invece cera una signora vedova che andava da lei tutti i giorni le preparava da mangiare ecc... ecco qst donna non prenderà nulla mentre ki non ha mosso mai un dito avrebbe preso la casa, gli averi, anche se pochi.. ti sembra giusto? per qst seqst donna avesse deciso di "sposarsi" non proprio sposarsi ma circa, avrebbe potuto vivere cn qst donna e avere meno spese e gli sarebbe arrivata poi l'eredità.
il testamento puoi indicare persone tue parenti e non puoi escluderne alcune.. puoi dare di più ad una persona ma non non dare nulla a nessuno
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Originariamente inviata da Er_DvD_BeSt
beh il testamento non può comprendere persone esterne, devi comunque dare sempre qlcs a un tuo parente.. ti faccio un es del mio paese..
e morta poco fa una donna di 97 anni (!!!) e se non avesse avuto un nipote (non era sposata, non aveva figli, sorelle ecc) i suoi averi sarebbero passati ad un ramo ancora più lontano della sua famiglia che molto probabilmente non sapevano della sua esistenza nemmeno... e soprattutto non avevano mai mosso un dito per aiutarla, invece cera una signora vedova che andava da lei tutti i giorni le preparava da mangiare ecc... ecco qst donna non prenderà nulla mentre ki non ha mosso mai un dito avrebbe preso la casa, gli averi, anche se pochi.. ti sembra giusto? per qst seqst donna avesse deciso di "sposarsi" non proprio sposarsi ma circa, avrebbe potuto vivere cn qst donna e avere meno spese e gli sarebbe arrivata poi l'eredità.
il testamento puoi indicare persone tue parenti e non puoi escluderne alcune.. puoi dare di più ad una persona ma non non dare nulla a nessuno
-.- ma che centra... quello è automatico.. il testamento non è solo parentale -.-'' uno volendo puo lasciare tutto anche alla sua domestica o al cane o ad una associazione o ente che sia
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Originariamente inviata da Akemi
-.- ma che centra... quello è automatico.. il testamento non è solo parentale -.-'' uno volendo puo lasciare tutto anche alla sua domestica o al cane o ad una associazione o ente che sia
:o qst cose le fanno in america bella mia
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Originariamente inviata da Er_DvD_BeSt
:o qst cose le fanno in america bella mia
senti per favore taci -.-
http://www.airc.it/firc/aiuta_ricerc...testamento.asp
Per testamento si può disporre solo di una parte del proprio patrimonio, in presenza di FIGLI (o loro discendenti), CONIUGE o ASCENDENTI (per questi ultimi solo nel caso che il testatore non abbia discendenti).
Coloro i quali hanno diritto ad una quota del patrimonio sono definiti “legittimari”.
Ma c’è sempre una quota di cui il testatore può disporre come desidera, la cosiddetta “disponibile”.
E’ possibile nello stesso testamento indicare più beneficiari?
SI; è possibile indicare più beneficiari, ognuno pro-quota (es.: erede A per 1/3, erede B per 1/3, erede C per 1/3) oppure beneficiari diversi, per i singoli beni (la casa dove abito all'erede A, i conti correnti all'erede
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Originariamente inviata da Akemi
senti per favore taci -.-
http://www.airc.it/firc/aiuta_ricerc...testamento.asp
Per testamento si può disporre solo di una parte del proprio patrimonio, in presenza di FIGLI (o loro discendenti), CONIUGE o ASCENDENTI (per questi ultimi solo nel caso che il testatore non abbia discendenti).
Coloro i quali hanno diritto ad una quota del patrimonio sono definiti “legittimari”.
Ma c’è sempre una quota di cui il testatore può disporre come desidera, la cosiddetta “disponibile”.
E’ possibile nello stesso testamento indicare più beneficiari?
SI; è possibile indicare più beneficiari, ognuno pro-quota (es.: erede A per 1/3, erede B per 1/3, erede C per 1/3) oppure beneficiari diversi, per i singoli beni (la casa dove abito all'erede A, i conti correnti all'erede
:o :o azz
beh una parte però dovrò darla obbligatoriamente ad un mio famigliare
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Io ho votato favorevole, ma non lo sono completamente.
Io dico che i pacs non dovrebbero essere un'alternativa al matrimonio, ma sostituire il matrimonio.
Qui vorrei aprire un dibattito, se qualcuno è interessato: che differenza ci sarebbe tra una coppia etero che si unisce in matrimonio e una che - convivendo - legalizza la propria unione tramite un pacs?
Mi sembra che si voglia un po' aggirare i problemi: qua il problema reale è che ci sono delle famiglie che non possono ufficializzare il proprio stato, alle quali viene negato il riconoscimento, che invece lo avrebbero se si potessero unire con un pacs.
A questo punto io dico che ogni coppia etero potrebbe utilizzare la stessa normativa per unirsi in quello che al giorno d'oggi viene definito matrimonio, ma che nulla a che vedere con il sacramento religioso che ASSOLUTAMENTE non deve entrarci, in quanto siamo uno stato laico.
Se poi una coppia etero è religiosa e vuole unirsi con un sacramento della propria religione che sia libera di farlo (basta che non ci rompe i cogliòni a tutti...)
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Originariamente inviata da s@ve
Io ho votato favorevole, ma non lo sono completamente.
Io dico che i pacs non dovrebbero essere un'alternativa al matrimonio, ma sostituire il matrimonio.
Qui vorrei aprire un dibattito, se qualcuno è interessato: che differenza ci sarebbe tra una coppia etero che si unisce in matrimonio e una che - convivendo - legalizza la propria unione tramite un pacs?
Mi sembra che si voglia un po' aggirare i problemi: qua il problema reale è che ci sono delle famiglie che non possono ufficializzare il proprio stato, alle quali viene negato il riconoscimento, che invece lo avrebbero se si potessero unire con un pacs.
A questo punto io dico che ogni coppia etero potrebbe utilizzare la stessa normativa per unirsi in quello che al giorno d'oggi viene definito matrimonio, ma che nulla a che vedere con il sacramento religioso che ASSOLUTAMENTE non deve entrarci, in quanto siamo uno stato laico.
Se poi una coppia etero è religiosa e vuole unirsi con un sacramento della propria religione che sia libera di farlo (basta che non ci rompe i cogliòni a tutti...)
Quoto tutto