Visualizzazione stampabile
-
Nono l'ho salvata perché non volevo vederla morire.
Anticipo già la riflessione che sicuramente farete sui sensi di colpa: il senso di colpa nasce per un'incoerenza fatta a se stessi, naturalmente se ci sentiamo in colpa per aver ucciso senza motivo é perché riteniamo che ciò sia sbagliato, percui anche l'obbligo del senso di colpa é il riflesso del rispetto, se non avessi rispetto non mi sentirei di certo in colpa.
Avanzo anche la riflessione sul mangiare: se mangio carne é perché mi serve ed é un principio alimentare naturalissimo in quanto anche gli animali si nutrono della carne altrui, ma lo faccio per sopravvivere e non beccarmi un anemia da carenza di ferro o altre boiate visto che siamo predisposti a mangiare carne. Ma uccidere ad esempio per sport come nella caccia non ci riuscirei davvero.
-
...solo a me sembra una domanda insensata e senza un filo logico? :roll:
non rispondo, perché non credo che sia questo un modo per giudicare il rispetto per la vita. no, non sparo ai piccioni (perché dovrei poi, bah...), ma non penso che la profondità e lo spessore e il rispetto di una persona per il resto degli esseri viventi si giudichi da questo.
-
Quote:
Originariamente inviata da
Cal Lightman
Nono l'ho salvata perché non volevo vederla morire.
Anticipo già la riflessione che sicuramente farete sui sensi di colpa: il senso di colpa nasce per un'incoerenza fatta a se stessi, naturalmente se ci sentiamo in colpa per aver ucciso senza motivo é perché riteniamo che ciò sia sbagliato, percui anche l'obbligo del senso di colpa é il riflesso del rispetto, se non avessi rispetto non mi sentirei di certo in colpa.
Io trovo questa giusitificazione un pelo comoda. Per carità, ognuno giustifica se stesso e le proprie azioni come crede. Ma con questo ragionamento non fai che confutare la tua categorizzazione posta all'inizio del topic, quindi appari incoerente. Un rispetto per la vita a 360gradi non esiste: per costruire la casa dove vivi hai distrutto quella di molti animali (zanzara compresa). Non è un irrispettoso solo chi viene dopo di te. Basta solo ammetterlo :)
-
Holly, lo dicono anche i criminologhi, quasi tutti i serial killer hanno avuto precedenti di abusi nei confronti di animali, questo perché uccidere un piccione o un gatto li fa sentire superiori.
Omicidio, stupro, sequestro, sono tutte forme riconducibili a un'esigenza di dominio.
Ma eurasia, non intenzionalmente; é qui la differenza e la coerenza.
Tu confondi rispettare con risparmiare la vita che é diverso.
In molte circostanze ci troviamo a dover fare i conti con un essere vivente, e per quanto ci sia difficile inevitabilmente creiamo loro un danno, ma é inevitabile.
Io parlo invece dell'intenzionalità.
C'é differenza abissale fra: uccidere per esigenza e uccidere per uccidere.
Chi spara a un piccione non vuole mica liberare spazio vitale per migliorare la sua condizione di vita, lo fa solo perché é un sadico bastardo, non é difficile da capire.
-
No, la differenza non è tra intenzionalità o involontarietà, ma tra intenzionalità da te giustificate. Almeno per come ho potuto vederla da questo topic :)
-
No la differenza sta proprio nell'uccidere per esigenza (nutrirsi) e uccidere per uccidere (vedere un piccione con la testa fracassata da un pallino) non ci sono proprio scuse ne trabocchetti logici, é proprio semplice la questione.
-
Non sparo ai piccioni.
Però ammazzo tantissimi insetti. E con le tecniche più disparate.
E, ancora però, boicotto la Nestlè perchè gli oranghi mi stanno simpatici ^^
-
Chissa che film hai visto...
Comunque non riuscirei mai a uccidere un piccione...perchè ormai anche se volessi sti stronzi so capaci di evitarli e di impallinarti con una lupara...
-
Non riesco a sparare a un piccione con una pistola a pallini
-
Quote:
Originariamente inviata da
obo
Non riesco a sparare a un piccione con una pistola a pallini
...che poi sta risposta può far nascere un'ulteriore domanda...
E con una vera?!?