C'è un errore nella traccia su Dante
"Faciloneria che tradisce lo spirito del testo"
ROMA - Lo sdegno questa volta mette dalla stessa parte studenti e professori: c'è un errore nella traccia sul Paradiso di Dante fornita per la prima prova dell'esame di maturità iniziato oggi nelle scuole italiane. Insorgono gli studenti, e sottolinea l'errore la Società dantesca italiana che parla di "faciloneria che tradisce lo spirito del testo". L'errore è stato di attribuire a San Tommaso d'Aquino sia l'elogio di San Francesco che quello di San Domenico, questo collocato invece nel canto successivo (il XII) e fatto pronunciare da Dante dal vescovo francescano Bonaventura di Bagnoregio.
Come spiegano i dantisti, la polemica tra domenicani e francescani a proposito della povertà, in un periodo particolamente acceso nella storia della Chiesa sotto Bonifacio VIII, portava a frequenti accuse reciproche di eresia. Dante, con il dittico dei canti XI e XII, inseparabili e organizzati a chiasmo, dà corpo a una vera legittimazione incrociata degli ordini francescano e domenicano, con espressioni di elogio affidate ai loro maggiori esponenti, ciascuno nei confronti dell'altro: San Tommaso, che era domenicano elogia San Francesco nel canto XI, e Bonaventura, vescovo e teologo francescano, elogia San Domenico nel XII.
"Un errore grave e un vero tradimento dell'ideologia dantesca - conclude il filologo - poichè ne mortifica il tentativo di riavvicinare nella sua opera gli ordini religiosi, esaltando le figure dei loro padri fondatori".
Repubblica.it