Volevo sapere come accade a 1persona quando viene effettuata l'anestesia generale, si ferma il cuore?
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Volevo sapere come accade a 1persona quando viene effettuata l'anestesia generale, si ferma il cuore?
Non penso si fermi il cuore altrimenti la persona muore :|
Semplicemente ci si addormenta ed è come se tutte le stimolazioni e gli impulsi del dolore fossero bloccati. Ma non ho mai sentito del cuore che si ferma
ma và... tranquilla! il cuore mica si ferma... sarebbe grave se accadesse mentre sei sotto anestesia generale :|Prima di esse sottoposto ad un trattamento anestesiologico si viene visitati dall'anestesista che, nella maggior parte dei casi, sarà la stesso professionista che si prenderà cura di te in sala operatoria.
tornando a noi
L'anestesia generale è una tecnica in cui il paziente è reso completamente privo di coscienza. Inoltre l'anestesia generale permette di garantire l'analgesia (non percepisci dolore), l'amnesia (non ricordi nulla dell'evento chirurgico) e la paralisi muscolare (i muscoli sono privi di tono e quindi rilasciati). L'anestesia generale è comunemente indotta e mantenuta somministrando al paziente farmaci per via endovenosa o per via respiratoria o per ambedue le vie. La profondità dell'anestesia può essere modificata aumentando o diminuendo la quantità dei farmaci somministrati. Al termine della procedura chirurgica, l'anestesista riduce progressivamente la profondità dell'anestesia, favorendo il risveglio in breve tempo, il recupero dello stato di coscienza e la completa autonomia.
In caso contrario sarà un altro anestesista delegato che comunque sarà a conoscenza delle tue problematiche cliniche e delle tue condizioni di salute.
Prima di incontrare l'anestesista, potresti essere invitata a compilare un questionario che contiene semplici domande relative alle tue condizioni di salute ed alle tue abitudini di vita che potrebbero avere un qualche riflesso sul suo trattamento anestesiologico.
Al momento della visita, oltre ad identificare e valutare condizioni cliniche che potrebbero avere una certa rilevanza nella scelta del trattamento anestesiologico, l'anestesista valuterà l'opportunità o meno di ulteriori indagini mediche necessarie a completare la sua valutazione preoperatoria, chiederà dell'eventuale assunzione di farmaci, indagherà sui suoi precedenti anestesiologici e dei suoi famigliari, si informerà su eventuali allergie o intolleranza a farmaci, metalli, gomma (lattice) ed altro, prenderà visione dei suoi esami del sangue, del tuo elettrocardiogramma ed eventualmente della tua lastra del torace e ti chiederà se hai assunto bevande o alimenti nelle ore precedenti il ricovero. E' di fondamentale importanza il rispetto delle indicazioni circa l'assunzione di alimenti o bevande prima di un trattamento anestesiologico.
Sulla scorta di questi dati clinico-strumentali sarà elaborata una valutazione del rischio anestesiologico e cardiologico anche in funzione del tipo di chirurgia a cui dovresti essere sottoposta. Inoltre, ti sarà proposto il tipo di trattamento anestesiologico più idoneo al tuo caso e sarai informata in modo esauriente a riguardo. Questo fase si concluderà obbligatoriamente con la firma da parte tua e del tuo anestesista del consenso informato.
Una volta elaborato e messo a punto il programma anestesiologico, il tuo anestesista darà disposizioni per la "premedicazione o preanestesia" cioè prescriverà dei farmaci che assumerai circa un'ora prima di entrare in sala operatoria. Lo scopo è di controllare lo stato di ansia e l'eventuale dolore se questo fosse presente già prima dell'intervento.
Con una anestesia generale sarai posta in una condizione di incoscienza per tutta la durata dell'intervento chirurgico. Durante l'anestesia generale i processi di elaborazione a livello del cervello degli impulsi nervosi che trasmettono il dolore e di quelli che trasmettono la percezione del mondo esterno, sono bloccati, rendendo così il paziente insensibile alle stimolazioni dolorose e totalmente incosciente. Quindi l'anestesia generale è un tecnica in cui il paziente viene reso completamente incosciente ed insensibile alle stimolazioni dolorose. L'anestesia generale permette il realizzarsi di tre fondamentali condizioni:Questi parametri sono obbligatori in qualsiasi tipo di anestesia. In particolari condizioni cliniche e per particolari interventi chirurgici (cuore, trapianti, neurochirurgia ecc.) potrebbero essere utilizzate ulteriori metodiche per controllare altri parametri specifici per quel tipo di anestesia e di chirurgia. Di tutto questo l'anestesista ti informerà al momento del colloquio preoperatorio.
1- l'analgesia (lei non avverte dolore)
2- l'amnesia (lei non ricorda nulla)
3- la paralisi muscolare (i suoi muscoli sono privi di tono e quindi rilasciati)
Una volta giunta in sala operatoria, il tuo anestesista ti sarà vicino e si prenderà cura di te fino alla momento del suo rientro in camera. Generalmente, la prima cosa che farà il tuo anestesista sarà l'introduzione di una cannula di plastica in una vena della mano o dell'avambraccio attraverso la quale saranno somministrati i farmaci anestetici e soluzioni saline per mantenere l'equilibrio idrico del suo organismo durante la procedura chirugica. Queste fasi iniziali potrebbero essere effettuate in una area dedicata, situata nelle vicinanze della sala operatoria. Inoltre l'anestesista provvederà a controllare i tuoi dati vitali attraverso apparecchiature o strumenti il cui utilizzo non ti provocherà alcun fastidio. Saranno controllati continuamente i seguenti parametri:
- Pressione del sangue
- Elettrocardiogramma e frequenza del cuore
- Ossigenazione del sangue
- Temperatura corporea
- Quantità di anestetici somministrati
- Anidride carbonica eliminata
- Quantità di urine prodotte
- Respirazione
- Profondità dell'anestesia
Prima di essere addormentato, ti potrà essere somministrato ossigeno attraverso una maschera che sarà posta davanti al viso. Questa sarà l'ultima cosa che ricorderai prima di risvegliarti. Per la maggior parte degli interventi fatti in anestesia generale, l'anestesista posizionerà, con l'ausilio di uno strumento chiamato "laringoscopio", un tubo (tubo endotracheale) nelle vie respiratorie quando lei sarà in una condizione di totale incoscienza.
E' del tutto improbabile che ti possa ricordare qualcosa del tuo intervento, in quanto l'anestesista ti metterà nelle condizioni perché questo non accada, garantendo costantemente il controllo delle tue funzioni vitali, la respirazione e la somministrazione continua di sostanze anestetiche per mezzo di una apparecchiatura sofisticata chiamata apparecchio di anestesia. Questo macchinario è di fondamentale importanza per una anestesia generale. Esso consite di numerose parti che interagiscono fra di loro per garantire una adeguata respirazione ed una corretta somministrazione di sostanze anestetiche. Su tale apparecchiatura l'anestesista può intervenire per regolare i vari parametri in funzione delle diverse esigenze che si potrebbero presentare durante la procedura chirurgica. Le modalità per praticare una anestesia generale sono principalmente due: quella ottenuta facendo respirare al paziente degli anestetici gassosi (questa fase è quasi sempre preceduta dalla somministrazione di farmaci endovena che determinano la perdita dello stato di coscienza) e quella attraverso la somministrazione di farmaci per via endovenosa. Pertanto si potrà parlare di "anestesia inalatoria" nel primo caso e di "anestesia endovenosa" nel secondo. I due tipi di anestesia possono essere anche combinati insieme. Nella "anestesia inalatoria" l’assorbimento dei gas e dei vapori anestetici avviene attraverso i polmoni. Nel caso di un’anestesia generale per via endovenosa, invece, i farmaci anestetici sono somministrati mediante infusione continua, per mezzo di una pompa-siringa che regola la quantità di farmaco necessaria al paziente. Alla fine dell'intervento il suo anestesista metterà in atto tutta una serie di procedure che le permetteranno, in totale sicurezza, di recuperare lo stato di coscienza, la sensibilità, il tono muscolare e l'attività respiratoria e quindi di "svegliarsi", riportandola nella condizione precedente all'intervento. Dopo il risveglio, sarai tenuta in osservazione, per il tempo necessario, in una area dedicata del blocco operatorio. Solo il tuo anestesista deciderà quando farti rientrare nella tua camera.
Al termine di una anestesia, la maggior parte dei pazienti si sentono in buone condizioni. Alcuni pazienti potrebbero accusare mal di gola e labbra asciutte a causa della presenza del un tubo endotracheale o di altro presidio posizionato nelle vie aeree durante l'anestesia generale. Questi disturbi comunemente scompaiono dopo alcune ore od al massimo dopo 1-2 giorni. Eccezionalmente potresti avvertire dolori muscolari soprattutto a livello dei muscoli della spalla e del collo. Non preoccuparti, sono l'effetto collaterale di alcuni farmaci usati per l'anestesia. Potrai accusare dolore nella zona operata. Le modalità del controllo del dolore acuto postoperatorio saranno discusse con l'anestesista durante la visita. Potresti accusare nausea o vomito nelle immediate ore dopo l'anestesia, anche se questo fenomeno è sempre meno frequente che nel passato, grazie all'uso di farmaci specifici ed efficaci. L'incidenza della nausea e del vomito postoperatorio è intorno al 20%- 30% dei pazienti adulti sottoposti a trattamento anestesiologico. Fai presente all'anestesista se nausea e vomito sono stati per te un problema in occasione di precedenti interventi. Questo permetterà di mettere in atto ulteriori provvedimenti per limitare al massimo il fenomeno.
Ci sono dei rischi associati con l'anestesia? La risposta è sì.
I rischi in anestesia, come in medicina e nella vita in genere, esistono in quanto abbiamo a che fare con tecnologie e metodologie messe a punto dall'uomo ed offerte al paziente da esseri umani. Pertanto abbiamo a che fare con la imperfezione e i limiti che sono insiti nella stessa natura umana.
Quali rischi ci potrebbero essere?
Tutte gli interventi e le anestesie hanno un minimo rischio che dipendono anche dal tipo di chirurgia e dalle condizioni di salute del paziente. Per fortuna questi eventi avversi sono molto rari. L'anestesista prende tutte le precauzioni del caso per prevenire ogni incidente che può verificarsi con la stessa frequenza di quando si guida o si attraversa la strada.
I rischi possono aumentare durante particolari procedure chirurgiche o in pazienti portatori di altre malattie particolari. L'anestesista illustrerà qualsiasi rischio aggiuntivo associato con la sua anestesia ed il suo intervento.
Le tecniche ed i farmaci impiegati sono divenuti sempre più sicuri e senza rischi. Infatti oggi sono pochi i pazienti che vengono dichiarati "inoperabili" in quanto portatori di malattie talmente gravi da rendere molto rischiosi lo stesso intevento chirurgico e l'anestesia.
E' difficile scindere il rischio anestesiologico da quello chirurgico: è fin troppo evidente come sia diverso, a parità di condizioni generali, affrontare un intervento per ernia inguinale o una gastrectomia.
Rimane il fatto che, come si diceva in altra parte, affrontare un volo con un aereo in buone condizioni, sia più sicuro che con un vecchio aereo rattoppato.
In virtù di queste considerazioni la Società Americana di Anestesia ha stilato una classificazione dello stato fisico di un paziente, adottato universalmente e riportato su tutte le cartelle anestesiologiche. Al fine di rendere più comprensibile la classificazione, verranno riportati alcuni esempi.
Una curiosità che non ho mai capito..........e forse è anche banale, sicuramente, la chiedo io non puo non essere tale.............ma durane l'anestesia è come dormire o si sentono i rumori attorno ma non ci si riesce a svegliare tipo come in una paralisi notturna???
Ho 'fatto' un parto cesareo.
Anestesia generale.
Allora.... Mentre l'anestesista stava preparando la farfallina etc etc mi parlava...
"Lo sai che avresti dovuto togliere il trucco?
Adesso se ti tocco gli occhi ti si rovina tutto"
.....
"Adesso conta fino a 10"
Io ho contato tipo fino a 3 . Poi buio.
Credo che verso la fine dell'intervento l'effetto stava diminuendo perchè ricordo d'aver sentito il dottore che diceva "Tagliate e pulite".
Quando mi sono svegliata ho provato una sensazione bruttissima:
il tubo in gola.
Cioè.. oramai ero sveglia ma ancora ero intubata, quindi non potevo parlare e mi sentivo costretta lì con quelle luci accecanti. Credevo di soffocare -.-
Un fastidio incredibile.
Per un paio d'ore sono stata logorroica in maniera spropositata.
Dopo 8 ore volevo alzarmi e andare a casa . Stavo benissimo.
Altre persone sotto anestesia non hanno sentito alcun rumore..
Credo dipenda da persona a persona.
Voglio dire... è possibile che a me l'Aulin faccia effetto '10' e ad un'altra persona effetto '8'....
Che casino.
Mi sono spiegata? :D
se c'è amnesia... immagino che lo scorrere del tempo non si percepisca molto... o sbaglio?
un farmaco a seconda del proprio metabolismo (più altri fattori) può far effetto 10 a te ma a me 8... normale... non c'è da preoccuparsi...
durante l'anestesia dormi profondamente...non senti alcun rumore...ti possono anche fare a pezzettini ma non senti nulla....quando scade l'effetto dell'anestesia, cominci a sentire i primi "rumori", cioè senti coloro che parlano...ma te, non riesci a parlare, ad aprir bocca, ad aprire gli occhi o ad alzare un braccio o a muoverti perchè sei ancora paralizzato
Non ricordo se quando ho aperto gli occhi (quando mi sono svegliata) provai a muovere un braccio....
Ma credo che oramai la "paralisi" fosse svanita.
Perchè ripeto, volevo parlare.. provai a farlo ma non ci riuscii perchè avevo il tubo .
Tra l'altro se fossi stata ancora paralizzata non avrei potuto aprire gli occhi.
Ma poi... alla fine dell'intervento non iniettano qualcosa per far risvegliare il paziente?
Oppure la dose dell'anestesia è sufficiente solo per il tempo necessario all'intervento?
l'anestesia dura per un tot di tempo dopodiché finisce il suo effetto come qualsiasi altro farmaco... viene lentamente metabolizzata e degradata in altri composti inerti... ora non so che anestesia usino nei vostri ospedali ma se ne trova traccia ancora dopo mesi... sarebbe meglio se iniziassero ad usare derivati del curaro...
guarda che ormai in quasi tutte le operazioni è una macchina, sotto controllo stretto dell'anestesista rianimatore, a decidere quando e quanto dare la dose di anestetico :roll: è un pc che analizzando alcuni parametri chiave del paziente decide cosa fare... è precisa, evita sovradossaggio (e sottodosaggio) e semplifica molto lavoro... è un gioiello della tecnologia
Il curaro (http://it.wikipedia.org/wiki/Tubocurarina) serve solo a rilassare la muscolatura (ad esempio nelle operazioni all'addome è indispensabile) senza dover usare dosi di anestetici per elefanti, comportando quindi meno rischi per il paziente.
E tutti i principi attivi ho sentito che vengono smaltiti nel giro di ore, non mesi (è una leggenda metropolitana).
se permette io con i derivati del curaro ci lavoro, visto che faccio sintesi di sostanze naturali biologicamente attive... so come si spaccano una volta metabolizzati e le emivite relative :roll: non serve copi da wiki quattro cazzate scritte da uno che manco sa cosa è una tucurarina :|
alcuni anestetici (specie quelli in uso da più tempo) col c a z z o che in 2-3 gg li smaltisci! magari per quelli di nuova sintesi puoi dire così...
io so che quando mi han levado appendicite avevo dolori a respirare e muovermi per 4 giorni...al 4° giorno sono andata a casa, ma ancora un pò me lo sentivo addosso.
anche se ammetto che mi piace il senso di abbandono che mi dà quando me la fanno
Ah bhe..
ANche a me non ha preso male eh ..
La rifarei 1000 volte. Al contrario del catetere, per dire.. XD
Cmq è soggettivissimo