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Originariamente inviata da
RudeMood
Detta in maniera molto grezza, i batteri hanno capacità adattative (attraverso mutazioni) molto rapide rispetto all'uomo poichè sono molto semplici dal punto di vista genetico.
Se le dosi della sostanza che dovrebbe ucciderli è troppo bassa, oppure viene utilizzata per troppo tempo, si aumenta la possibilità che il batterio apprenda il modo per difendersi da questa sostanza. Questa resistenza può avvenire in moltissimi modi differenti che non ti sto a spiegare perchè sono anche complessi (ma credo ci sia su wikipedia un buon riassunto).
Come potrai notare il ciclo "arrivo il virus - lo combattiamo con il farmaco" è un circolo vizioso, nel senso che in questo modo siamo costretti ogni tot tempo a modificare il farmaco da assumere con la gioia delle case farmaceutiche che si arricchiscono.
Esempio, un po' differente ma allo stesso modo utile, è quello del vacino contro l'influenza stagionale; Ogni anno è differente perchè il virus modificandosi diventa più o meno resistente al precedente vaccino.
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Con me le cure che durano troppi giorni hanno vita breve, per i primi due ricordo ogni volta di prenderle, ma dopo se non mi viene ricordato salto uno o più giorni senza problemi. E' che bò, io e i medicinali non andiamo d'accordo, specie perchè ho la fobia delle pillole troppo grandi e allungate, tipo capsule, e se mi prescrivono quelle finisco per soffrire in silenzio pur di non prenderle, oppure mi faccio cambiare prodotto, quando è possibile.
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Originariamente inviata da
Wu Ming
Detta in maniera molto grezza, i batteri hanno capacità adattative (attraverso mutazioni) molto rapide rispetto all'uomo poichè sono molto semplici dal punto di vista genetico.
Se le dosi della sostanza che dovrebbe ucciderli è troppo bassa, oppure viene utilizzata per troppo tempo, si aumenta la possibilità che il batterio apprenda il modo per difendersi da questa sostanza. Questa resistenza può avvenire in moltissimi modi differenti che non ti sto a spiegare perchè sono anche complessi (ma credo ci sia su wikipedia un buon riassunto).
Come potrai notare il ciclo "arrivo il virus - lo combattiamo con il farmaco" è un circolo vizioso, nel senso che in questo modo siamo costretti ogni tot tempo a modificare il farmaco da assumere con la gioia delle case farmaceutiche che si arricchiscono.
Esempio, un po' differente ma allo stesso modo utile, è quello del vacino contro l'influenza stagionale; Ogni anno è differente perchè il virus modificandosi diventa più o meno resistente al precedente vaccino.
Ero convinta del contrario.
E cioè che se si riesce a sconfiggere un'infezioncina con meno medicinale, il batterio, il virus, quello che è, ha meno possibilità di abituarsi al medicinale stesso.
Infezioncina. Parlo di un banale mal di denti, una laringite (?).. cosette così.
Quando ho avuto la bronchite col cavolo che ho diminuito tempi e dosi della cura! :D
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Ragazzi scusate eh, ma che senso ha andare dal medico, farsi prescrivere una cura e poi non seguirla?
Evidentemente, scusate eh, se non la seguite è perchè non avete abbastanza male.
Su che base vi togliete farmaci, dosi, giorni?
E' una cosa che proprio non riesco a comprendere.
Ok, con l'Oki e i vari antidolorifici che si prendono senza il bisogno del medico, ma quando vai a fare una visita e ti viene detto di seguire una determinata cura, non vedo perchè non utilizzarla nella sua interezza.
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Diciamo che io vado dal medico solo quando sto davvero male, però spesso capita che dopo 3 giorni di cura sto bene e mi sembra inutile contunuarla. Ma dipende, eh, ad esempio quando ho avuto la gastrite la prima volta appena mi è passata ho smesso la cura prima di quanto dovessi, ma parlo di due giorni, se invece sto proprio male male certo che continuo a curarmi, e nel caso dopo non mi senta ancora bene ricontatto il medico. Purtroppo, però, c'ho la brutta abitudine di stufarmi delle lunghe cure, quindi finisco per saltare qualche giorno perchè proprio mi stufo, a quella determinata ora, di dovermi impasticcare.
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Faccio come te, in pratica dimezzo le dosi e se posso evito di prenderle oltre un tot. Mi terrorizza l'idea che la medicina abbia preso in considerazione solo da poco la distinzione uomo/donna nella sperimentazione delle cure e questo, per quanto riguarda alcuni medicinali, mi ha portato a fissarmi nella riduzione (non capisco una mazza di scienza, ma quel che basta per capire che gli uomini non sono come le donne). Per quanto riguarda le prescrizioni del medico, ne ho uno in famiglia e mi fido di ciò che mi consiglia.
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Se posso evito sempre di prendere medicine, ma di solito seguo la cura abbastanza alla lettera.
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Originariamente inviata da
RudeMood
Ero convinta del contrario.
E cioè che se si riesce a sconfiggere un'infezioncina con meno medicinale, il batterio, il virus, quello che è, ha meno possibilità di abituarsi al medicinale stesso.
Infezioncina. Parlo di un banale mal di denti, una laringite (?).. cosette così.
Quando ho avuto la bronchite col cavolo che ho diminuito tempi e dosi della cura! :D
comunque forse mi sono spiegato male. Si deve distinguere tra "dose fisiologica" intesa come dose di farmaco che a te sarebbe sufficiente ma che ad altri magari non basta (Ciò dipende da peso, età, metabolismo e tantissime altre cose) e "dose normale" che è quella standard riconosciuta dai laboratorio come quelle necessaria per avere soluzione al problema nella maggior parte delle persone.
La situazione comunque è questa, non so se tu puoi sapere di ogni farmaco quale sia la tua dose fisiologica; suppongo che per farlo tu debba provare e ciò potrebbe essere sufficiente ad "aiutare" il virus nell'abituarsi SE la dose è troppo bassa (rispetto alla tua dose fisiologica). Allo stesso modo, se si prende una dose standard per troppo tempo può accadere la stessa cosa. E' difficile darti una regola di base perchè virus e batteri dimostrano capacità adattative incredibili proprio per la loro semplicità genetica e l'elevato numero di mutazioni che possono avere all'interno di una singola "figliata".
Spero di aver chiarito, scusate i termini non tecnici.