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Raccolta Offtopic di Gregnapola

  1. #1
    FdT-dipendente
    Uomo 68 anni
    Iscrizione: 30/5/2005
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    Predefinito Raccolta Offtopic di Gregnapola

    L'elefante è mica comodo per fare autostop

    Ho perso il Pendolino Roma-Milano.

    (Qui c’era la battuta ‘Mi sono rivolto all’ ’Ufficio oggetti smarriti’. Poi però il mio editore mi ha detto che c’era già su il copyright e allora ho lasciato perdere. Però è rimasto il buco).

    Sono andato sulla Salaria (Roma) a fare l’autostop. Passa un tipo con l’elefante che si chiama Annibale (scegliete voi chi): va a Capua da certi zii (1). Gli ho detto se mi porti a Milano ti pago la pizza e una ciulata. L’elefante ha chiesto anche la mousse al cioccolato; per la ciulata, ha detto che conosce una tipa allo zoo che la dà via (mica la mousse, pirla!) per un chilo di noccioline americane. Non salate, che le tirano su la pressione..
    Ci siamo messi d’accordo.
    Viaggiare in autostrada con l’elefante presenta due problemi: il rifornimento e lo scarico. Le aree di servizio non sono attrezzate.
    Gli ho già scritto una lettera al Benetton: con tutta l’erba che c’hai giù in Argentina, mandane su un po’ qui per le aree di servizio che prima o poi l’elefante prende piede. Volevo dire zampa.
    Per lo scarico è ancora peggio: la legge prevede la paletta ma qui devi farti venire dietro lo spazzaneve.
    Altro problema sono le coincidenze: ce la fai solo con gli accelerati.
    Il viaggio non è stato dei più piacevoli perché l’elefante gli ha preso il singhiozzo: dopo la mousse ha voluto anche la coppa del nonno e l’ha mandata giù con lo scatolino e la paletta di plastica.
    L’autista gli ha detto: “Rahsa de crapù che te hset oter!” che in lingua bengalese del nord vuol dire: “Ti sta bene, ca*zo!” (traduco a spanne, che son lingue ostrogote, quelle là).
    L’elefante è delicato di stomaco: mangia poca erba e ci rumina su per delle ore. Hanno anche un cardinale che si chiama Rumìni.
    A un certo punto della strada voleva superare un’Ape ma non si decideva per via del pungiglione. Gli ho urlato all’autista metti la freccia e supera! Quel pirla la freccia l’ha tirata e sbam! è andata a infilarsi nella sirena di una gaz*e*la della polizia.
    Adesso: io capisco che le gaz*e*le possono andare sulla autostrada: se ci vanno gli elefanti ….. ma le sirene, porca malora! non c’è neanche l’acqua. Dopo ti credo che ululano a quel modo. Le sirene non sono mute come i pesci perché hanno delle tette che parlano.
    Poi il cittadino perde la fiducia nelle forze dell’ordine. Pota, per forsa: porta in giro la gazzella, porta in giro la sirena, porta in giro la pantera, il cittadino pensa sono uno zoo.
    La polizia erano i carabinieri ma si sono fermati ugualmente perché non avevano letto le righe di sopra. Gli hanno fatto la contravvenzione perché l’elefante aveva il tachimetro taroccato e non aveva il bollino blu. L’autista gli ha detto non è mica un elefante indiano che c’hanno il bollino della casta in fronte. I carabinieri: non siamo della buon costume e casta o non casta devi fare il bollino e poi guarda la me*da che lascia in giro. Fate schifo tornate a casa vostra.
    L’elefante ghè girat i bale e gli ha strappato via il lampeggiante con la proboscide e ce l’ha sbattuto sul cappello al brigadiere.
    L’hanno arrestato (l’elefante, anche se Ferrero voleva silurare i carabinieri razzisti) per oltraggio all’Arma.
    Adesso sta nella gabbia dello zoo. Mi ha chiesto il chilo di noccioline

    NOTE

    1. http://www.lynxlab.com/miomondoweb/H...e/216ac/5.html

  2. #2
    FdT-dipendente
    Uomo 68 anni
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    mi dicono dalla regia che da ora in avanti i topic li dovrò inserire qui, in mezzo ai vostri - ipotetici - commenti.
    Ubi maior, minor cessat ....


    Cercasi Maurizio Milani disperatamente

    Prefazione:
    Mi spiace che la maggior parte di voi non potrà cogliere tutti i risvolti di questo testo perchè non avete letto Maurizio Milani. Spero alemno di invogliarvi a leggerlo ...


    Lo cerco ovunque, perché mi sono innamorato duro di lui. Vorrei fidanzarmici fisso in casa.
    Ho letto la sua opera omnia. La conosco a memoria. Quando sono depresso mi aiuta a tirarmi giù.
    Ho letto e seguito tutti i suoi consigli sugli investimenti nella New Economy. Ho investito tutto quello che avevo - e adesso vorrei investire lui.
    Proprio per questo lo amo, anche se io come donna valgo poco, in quanto uomo. Ma sono sicuro che con la sua esperienza di bovino bipede saprà fare di me una perfetta limonatrice, da far crepare d'invidia Claudio Bisio.
    Non lo capisco. E’ per questo che mi sono innamorato di lui.
    Per cercarlo mi sono fatto barbone fra i barboni, stazione fra le stazioni, marone fra i maroni.
    Ho girato i bagni pubblici di tutt'Italia, sperando di vederlo un giorno accanto a me intento a lavarsi le ascelle con lo spazzolino da denti - e ho fatto una scoperta bellissima. La prima volta che vai lì in stazione, loro ti danno una tessera, che ti ci mettono un timbro ogni volta che vai in un bagno pubblico diverso. Quando hai completato la tessera - saranno quelle 2000/3000 timbrate - vinci una cena con Maurizio - magari Milani! no: col Costanzo Show.
    Ogni volta che mi mettevano il timbro chiedevo se l'avevano visto: tutti mi dicevano che sbagliavo trasmissione.
    Sono andato nelle principali stazioni ferroviarie e ho chiesto di chiamare coll'altoparlante Maurizio Milani. Risultato: mi hanno preso tutti a sberle. E mai che ci fosse una capostazione che, in quanto donna, si innamorasse di me. Capivano tutte.
    Ho provato a frequentare dove che lavano i tori, ma di lui nemmeno l'ombra.
    Ho provato a mettere la mano in bocca a un toro - e ho cominciato a scrivere con la mancina. E’ da allora che scrivo cose sinistre.
    Ho toccato le narici a un altro e ho scoperto che era allergico al Ph della mia pelle. Adesso scrivo con i piedi.
    L'ho cercato a Zelig, ma lì mi hanno detto che non li trattano più i comici seri (o serial comics).
    Maurizio, io ho un cane barbone: se non accetterai la mia mano (cioè, il mio moncherino) io mi getterò nel vuoto con lui, dal mio scantinato.
    Ti amo, bastardo!
    (osti, non avrò sbagliato comico.?)

  3. #3
    FdT-dipendente
    Uomo 68 anni
    Iscrizione: 30/5/2005
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    Come fu che Jack lo Scaccolatore, killer della mafia, finì ucciso da un bollente gioco di parole.

    Lo chiamavano Jack lo Scaccolatore, per l’abitudine di scaccolare le sue vittime, una volta uccise. Il ricavato lo aggiungeva alla pallottolina che portava al collo, in una piccola sfera di cristallo: era un esplicito biglietto da visita, che incuteva timore al solo vederlo Si sapeva di gente che aveva iniziato a scandagliare sistematicamente le proprie narici, per non finire scaccolata da lui.
    Suo vero nome era Giliberto Cannamozza, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME), località Femminamorta.
    Da anni era un pericolosissimo killer della mafia, eppure non aveva mai frequentato politici, salvo Lima (1).
    Come tutti i killer della mafia era un vero masculo siciliano, sempre arrapato e col grilletto facile. Lo si vedeva spesso agli spettacoli dei pubi siciliani (2).
    Narrata ormai dai cantastorie la volta che sbarcò a Palermo – quando Palermo era Palermo – Anita Ekberg (3) dopo il film ‘La dolce vita’. Vederla e cadere in trance fu tutt'uno: ebbe un violento episodio di polluzione notturna in pieno giorno. Volendo rendere omaggio alla diva da IX grado Richter, le inviò i suoi calzoni macchiati, con data, ora e firma. Due croci, perchè era analfabeta.
    Girava sempre armato, con la sua fedele Smith&Wesson 460V: la portava piccicata sottascella e si mormorava non la mollasse mai. Nemmeno durante gli incontri galanti. I maligni - non mancano mai, persino a Palermo quando era Palermo - biascicavano che fosse l'unica pistola funzionante.
    Fiutava il pericolo lontano un miglio, come i cani sentono le donne quando hanno le loro cose (4): entrano in agitazione, come nemmeno i cobas dei ferrovieri (lui questa similitudine non poteva coglierla: quando Palermo era Palermo, la parola 'sciopero' era sparita dai dizionari, sciolta nell'acido muriatico). Quel giorno - era di maggio, fiorivano le rose e le donne gli facevano vibrare la S&W sottascella - avvertì che l'aria era carica di ... di .... non saprebbe dir cosa, ma carica, era. Non di polline, perchè le allergie non erano trendy, quando Palermo era Palermo.
    Stava ancora cercando di individuare l'origine del suo stato di agitazione - S&W a parte - quando li vide (vederci ci vedeva bene: colpiva un fico d'India a 100 passi e lo sbucciava con tre soli colpi. Al quarto, lo faceva secco). Erano tre, picciotti del boss Gaetano Scavalafossa detto 'Sotramorc' per le sue antiche origini normanne. Sapeva che gli voleva fare la festa da tempo, dopo che lui gli aveva sterminato tutta la cucciolata di porcellini d'India. Tano li amava, i suoi suini bonzai, al punto di mangiarli senza nemmeno sbucciarli, a differenza dei fichi, d’India.
    I tre avanzavano quatti quatti, perchè conoscevano la sua rapidità nel tirare: riusciva a sniffare mezz'etto di cocaina in cinque secondi. Proprio per questo Jack lo Scaccolatore non li temeva: chi fa da sè fa per tre e lui avrebbe adottato la tattica degli Arazzi e Coicazzi (5). Li sterminerebbe uno alla volta.
    Quando fu a cinquanta passi (li contò due volte, perchè era un perfezionista), rapido come un rapido in orario infilò la mano nella fondina.
    Era uno abituato al dolore fisico ma non riuscì a trattenere un urlo beluino, che fece accapponare i peli delle orecchie ai suoi tre avversari. Nella fondina, le sue dita incontrarono la minestra che ci aveva messo la moglie. "Bottana! lo sa che non mi piace bollente!".
    La piccola sfera di cristallo contenente il suo macabro biglietto da visita fu fatta recapitare alla vedova, con un biglietto: "Nella minestra ci mettesse meno cipolle. C'ha fatto piangere per la morte di quel fetuso di suo marito"
    NOTE

    1. http://it.wikipedia.org/wiki/Salvo_Lima
    2. http://www.sicilyweb.com/pupi/
    3. http://it.wikipedia.org/wiki/Anita_Ekberg
    4. la poesia di questa similitudine – lo ammetto per correttezza - non è mia, ma dello stesso Jack
    5. l’avete capito tutti, ma … nel dubbio: gioco di parole con orazi e Curiazi (http://it.wikipedia.org/wiki/Orazi_e_Curiazi)
    6.

  4. #4
    FdT-dipendente
    Uomo 68 anni
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    Togliendosi la forfora dai peli

    Fin che la barca va, tu non remare
    E’ già ripreso pure il campionato
    però avevo da fare col bucato
    purtroppo non ci son potuto andare.

    Convinti che la terra sia rotonda,
    i gesuiti dormono in mutande
    e ascoltan mentre succhiano le ghiande
    il flusso di piacere che li inonda.

    Odo la pioggia cadere sulle ortiche
    però sul calendario oggi è domenica.
    Se avete una micina nevrastenica
    sedatela o s’incazzan le formiche.

    Il buon Marcello, nobil dei marchesi ,
    era un fine cultor del paradosso:
    ogni volta che incrociava un molosso
    si stupiva se uscivan maltesi .

    Un’upupa di Ururi nel Molise
    voleva candidarsi alle elezioni,
    indecisa fra Prodi e Berlusconi
    votò Di Pietro e il lunedì si uccise.

    Togliendosi la forfora dai peli
    Vittorio detto Sgarbi invertì rotta:
    s’andò a piazzar tra i figli di mignotta
    che fuggono dal Polo pria che sgeli.

    Cantava il gallo già la terza volta
    le schiere si gonfiavano d’eletti;
    la terra si riempiva di vermetti
    Andate in pace, l’àdunata è sciolta
    .

  5. #5
    obo
    .
    35 anni
    Iscrizione: 23/9/2005
    Messaggi: 35,505
    Piaciuto: 122 volte

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    Quote Originariamente inviata da gregnapola
    Come fu che Jack lo Scaccolatore, killer della mafia, finì ucciso da un bollente gioco di parole.

    .
    questa mi è piaciuta un sacco

  6. #6
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
    Iscrizione: 3/4/2006
    Messaggi: 43,734
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    Quote Originariamente inviata da obo
    Quote Originariamente inviata da gregnapola
    Come fu che Jack lo Scaccolatore, killer della mafia, finì ucciso da un bollente gioco di parole.

    .
    questa mi è piaciuta un sacco
    Anche a me!

  7. #7
    FdT-dipendente
    Uomo 68 anni
    Iscrizione: 30/5/2005
    Messaggi: 1,014
    Piaciuto: 1 volte

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    grazie, miei sodali ... ma mi aspettavo che a obo piacessero anche taluni riferimento orobici del'autostop in elefante

  8. #8
    obo
    .
    35 anni
    Iscrizione: 23/9/2005
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    Piaciuto: 122 volte

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    Quote Originariamente inviata da gregnapola
    grazie, miei sodali ... ma mi aspettavo che a obo piacessero anche taluni riferimento orobici del'autostop in elefante
    li ho letti, sisi, e mi hanno fatto sorridere visto che non è solito leggere la "mia prima lingua" in un forum :smt003

  9. #9
    FdT-dipendente
    Uomo 68 anni
    Iscrizione: 30/5/2005
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    e bravo obo! proprio perché il bergamasco è lingua vilipesa, bistrattata e misconosciuta, a me ogni tanto piace infilare qualche frase o parola nella madrelingua – anche se il mio è un bergamasco bastardo, contaminato dalla vicinanza del bresciano (chi dice, addirittura, del camuno (http://www.intercam.it/tomo/vocab/ind.htm). Senza che ciò nulla abbia a che vedere con le rivendicazioni leghiste.

  10. #10
    FdT-dipendente
    Uomo 68 anni
    Iscrizione: 30/5/2005
    Messaggi: 1,014
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    [color=green]Chi ha ucciso Castruccio Castracani (è un puro caso di omonimia) detto Fifì?[/color

    ]Pim! Pum! Pam! tre spari secchi - e Castruccio Castracani detto Fifì cadde a terra. Riverso sul pavimento. Per un attimo rimase indeciso se cadere riverso o bocconi ma il suo diploma di ragioniere non gli parve all’altezza e optò per la prima soluzione. La decisione fu rapida: in gioventù era stato un optometrista a ostacoli di fama nazionale.
    Giaceva lì per terra con un foro nella nuca, uno nel torace e un terzo nel fondoschiena. Il classico colpo di culo.
    Chi l’aveva fatto secco? e perché? e perché proprio quel giorno - o6-06-06, manco fosse il centralino del Comune di Roma?
    E che ne so, io? Mica sono un investigatore, io: sono un idraulico, io. E se ‘stasera sono qui, non è perché ti voglio bene, ma perché mi ha chiamato il sciur Fifì (io c’entro niente nemmeno con la rima baciata: me non mi piacciono quelle baciate, perché le baciano tutti). So quello che sapete anche voi, perché l’ho appena letto sopra.
    Mi aveva chiamato perché perdeva il rubinetto e se tutte le volte ne comperava uno nuovo ….. Gli ho chiesto se aveva provato all’ufficio oggetti smarriti; mi ha risposto: “Fe quello che fcrive penfa di fare i foldi con quefte vecchiffime cazfzfate, mi fa che perde tempo.
    “Bene - ho risposto io - verrà a cercarmi anche lui”.
    Il povero sciur Fifì l’avevo conosciuto al circolo del golf: erano disperati perché perdevano pallime una appresso all’altra (bella frase, neh? Faccio i corsi notturni di scrittura creativa col CEPU, io). Pota gli ho detto io c’avete qui una pista che è piena di buchi.
    Mi hanno guardato come si guarda un Prodi che dice che nel mio governo regna l’armonia però io sono il presidente.
    Dopo mi hanno chiesto se per la mia consulenza gli facevo la fattura. C’ho riso in faccia: sono uno moderno, io, mica ci credo alla supsrstizione. Se la faccino fare dalla Maga Magò, la fattura, se la faccino.
    Chiamo i caramba e ci dico c’è qui un morto.
    - Dove?
    - Sul pavimento.
    - Quando è morto?
    - Spetta che celo chiedo ….. Il cadavere si avvale della facoltà di non rispondere.
    - Il cadavere presenta segni di effrazione?
    - Al momento non è in grado di presentare neanche ‘Lo zecchino d’oro’.
    - A proposito: ha visto se è sparito qualcosa? ci sono ancora i gioielli di famiglia?
    - Brigadiere, non faccio per vantarmi ma c’ho sotto una parure ….
    - Cos’ha capito?!
    - Fin qui niente, le domande le fa sempre lei.
    - Lei? C’è una donna, lì?
    - Brigadiere, c’è di mezzo un morto e lei pensa alle donne?
    - Scerscè lafàm!
    - Brigìt Bardò
    - che c’entra?
    - è francese, come quell’altra
    - Ah, lei mi fa perdere il filo!
    - Niente paura: riparo ogni tipo di perdite, io
    - Io fra un po’ perdo il posto di lavoro.
    - Eh, il lupo perde il pelo, manon il vizio.
    - Manon?
    Sì, il socio d’affari del diavolo: il diavolo fa le pentole, Manon i coperchi.
    - Questa ce la raccontavano le suore all’asilo.
    - Lei era proprio destinato all’Arma, se gliela racconravano già da piccolo.
    - Questo è oltraggio a un pubblico ufficiale!
    - Pubblico …. pubblico … è una parola grossa: ci saranno sì e no una decina di lettori.
    - Leggono anche gli mp3?
    - E gli 883, i 730, i 4x4, i 16:9….. Posso chiederle un favore, brigadiere? Mi arresti, perché io da solo non mi fermo più.

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