Cari mamma e papà...mi duole comunicarvi che ormai è giunta la mia ora. Quando leggerete questa lettera io sarò già lontana, e mi troverete nei bagni della stazione di trento con una siringa di caffè dello studente piantata in vena nell'arteria del collo. Volevo solo che sapeste che non è colpa vostra... ma io non ho la tua forza, mamma... tu hai imparato a convivere con il tuo naso, per me è impossibile.
Vi ho immaginati tutti al mio funerale dopo il mio suicidio. Chi piangeva, chi guardava la mia foto, e ho visto mia madre piangere
-Ma era BELLA, era BELLISSIMA la mia bambina, PERCHE', PERCHE' ha compiuto un atto simile??-
e una signora le è andata vicina e diceva
-Lavoro per un agenzia di modelle, perchè nessuno mi ha mai informata dell'esistenza di una ragazza simile? la ragazza più fotogenica che io abbia mai conosciuto!-
E poi...tutti spostavano lo sguardo verso la mia bara...e tutti piangevano, si contorcevano dallo disperazione..si avvicinavano per darmi quell'ultimo saluto mentre...cercavano di chiudere il coperchio che sbatteva sul mio naso!