Un uomo è morto a Modena per uno starnuto troppo forte che gli ha spezzato una costola con conseguente perforazione del polmone. Tragica fatalità? Non proprio, perché secondo la moglie del 57enne Ruggero Benedetti, artigiano meccanico da poco in pensione, due ricoveri al Policlinico cittadino non sono stati sufficienti a risolvere il problema. La Procura emiliana ha già sequestrato le cartelle cliniche e aperto un'inchesta.
I legali della famiglia hanno depositato un esposto-denuncia contro tutti i medici che hanno avuto a che fare con il paziente. Ruggero Benedetti è andato infatti per ben due volte al pronto soccorso prima di essere ricoverato in Chirurgia ed essere poi trasferito in Ranimazione dove è spirato. Un viavai che è durato una ventina di giorni, accusano i familiari. Secondo quanto riporta la Gazzetta di Mantova, però, Benedetti soffriva anche di cardiopatie.
La tragedia ha inizio l'1 ottobre quando l'artigiano produce un forte starnuto, accusando un fortissimo spasmo al lato sinistro del polmone. La moglie temendo un infarto lo ha portato immediatamente al prontosoccorso una prima volta; sottoposto a ecografia e radiografia senza che gli esami aiutassero a diagnosticare il problema. Dimesso con prescrizione di pomate e antidolorifici ritorna il 10 ottobre in ospedale alla comparsa di un ematoma e a questo punto viene sottoposto a una tac che ha esito positivo: diagnosi frattura composta della decima costola toracica. Ricovero immediato in Chirurgia e poi in Rianimazione dove è spirato giovedì scorso alle 5 di mattina.
Ora la moglie Marisa vuole sapere "come può un uomo morire per uno starnuto". Per le risposte dovrà attendere però gli esiti dell'inchiesta della Procura di Modena.
Modena, uomo muore per uno starnuto. La Procura ha aperto un'inchiesta - cronaca -Tgcom - pagina 1