Presidente consorzio beni confiscati indagato per mafia
di Aaron Pettinari - 28 maggio 2009
Catania. Raffaele Pippo Nicotra, eletto per il Pdl al Parlamento regionale, membro della commissione antimafia e presidente del Consorzio che gestisce i beni confiscati nella provincia di Catania, è stato raggiunto nelle scorse settimane da un avviso di garanzia per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra.
In particolare avrebbe negato, durante un interrogatorio, di essere stato vittima di un’estorsione da parte di esponenti del clan mafioso Santapaola. “Tutte calunnie” avrebbe detto Nicotra in risposta alla richiesta di dimissioni avanzata dai deputati catanesi del Pd e del vice segretario nazionale dei Comunisti italiani, Licandro. Tuttavia il politico del Pdl si era già reso protagonista in passato di azioni poco onorevoli.
Oltre ad aver cambiato continuamente sponda politica, passando dalla Dc al Nuovo Psi poi Nuova Sicilia, Mpa ed infine Pdl, è soprattutto un episodio risalente al 1993 a portarlo alla ribalta.
Ad Acicatena, un piccolo comune di cui era sindaco in provincia di Acireale, dovevano seppellire al cimitero un certo Maurizio Farace, ucciso durante una rapina. Non era un ladro qualunque. Era il cognato di Sebastiano Sciuto, boss vicinissimo a Benedetto Santapaola, capofamiglia di Cosa Nostra a Catania.
La Questura intervenne vietando i funerali in pompa magna del picciotto. Accadde così che il primo cittadino Nicotra corse in aiuto della famiglia Sciuto, rifiutandosi di far coprire i manifesti di lutto, così come ordinato dai carabinieri, cercando anche di annullare il divieto di funerali.
Nonostante i suoi sforzi fu tutto ma Nicotra non si perse d'animo si presentò al cimitero per far sentire la propria vicinanza al boss. Il Prefetto, un mese dopo quel funerale, lo rimosse dalla carica di sindaco e di consigliere comunale e il Comune venne poi sciolto per mafia.
Come si suol dire: “Il lupo perde il pelo ma non il vizio”.
Antimafia Duemila - Presidente consorzio beni confiscati indagato per mafia
Per ora è solo indagato, ma visti i precedenti..........cmq è bello non ci possiamo fidare neacnhe di chi fa parte dell'antimafia...