Francia, i Pacs 10 anni dopo : un successo
Segno del grande successo sociale dei Patti civili di solidarietà, che da un paio di giorni hanno compiuto il loro decimo anno d’età regalandosi un altro record, l’ennesimo. Non c’è stato anno, infatti, in cui il numero di pacs non abbia superato quello dell’anno precedente. Il 2008 non è stato da meno e con un exploit del +45 per cento, ha toccato quota 145mila nuove unioni civili. Una tendenza ormai consolidata che la dice lunga su come i francesi vivono i pacs. I politici, loro, come sempre sono un poco indietro. Quandoil 13ottobre1999il testo che introduceva i patti venne varato dopo un lungo e combattuto percorso parlamentare, sia i fautori, sia gli oppositori del provvedimento non seppero valutarne la portata.
SUCCESSO IMPREVISTO
I socialisti allora al governo con il dream team della gauche plurielle, (guidata da Lionel Jospin), pensarono una legge per inscrivere attraverso i patti le coppie omosessuali nel codice civile invece di introdurre un contratto specifico, considerato discriminatorio. Se è vero che i pacs sono stati uno strumento di visibilità per gli omosessuali, per sconfiggere l’omofobia, oggi si scopre però che riscuotono un grande successo tra gli eterosessuali. Se all’inizio, nel 1999, le coppie omosessuali pacsate erano più del 50%, oggi sono solo il 6. Se la sinistra sbagliò le previsioni, la destra «passò completamente a lato della questione», confesserà sconsolato Nicolas Sarkozy anni dopo. Allora i gollisti organizzarono unaguerriglia parlamentare senza precedenti, depositarono 2161 emendamenti e la loro capofila Christine Boutin, una teodem ante litteram, pronunciò un discorso di cinque ore e mezzo brandendo la Bibbia sotto il naso dei socialisti. Per loro si trattava di un matrimonio per omosessuali, di un mezzo per far saltare il sacro istituto del matrimonio e della famiglia. Insomma, la «fine della civiltà», come urlarono dai banchi dell’Assemblea. Invece oggi si scopre che non solo il pacs non è una minaccia per il matrimonio,ma anziun trampolino verso le unioni tradizionali. Solo nel primo semestre di quest’anno sono state 3mila le coppie pacsate che hanno fatto il passo ulteriore. Se si guardano le statistiche poi, si vede che la cifra dei matrimoni negli ultimi dieci anni è rimasta pressoché stabile, intorno ai 270mila. Con un paradosso: che il sacro vincolo matrimoniale viene dissolto nel 47 per cento dei casi, contro il 16 nel caso delle unioni civili. Pacs più solido del matrimonio in chiesa? Forse, di certo una forma coniugale sempre più adatta alle esigenze delle coppie di oggi: meno sacrale e soprattutto meno impegnativo da dissolvere. Il provvedimento è stato un tale successo che negli anni è stata la destra a incaricarsi di migliorarne l’attrattiva. Indotta dalla spinta nella società (6mila i pacs nel 1999, 25mila nel 2002, 77mila nel 2006, 102mila nel 2007), l’Ump ha parificato il regime fiscale di pacs e matrimonio e introdotto la comunione dei beni anche per le unioni civili. L’ultima riforma, quella per introdurre le pensioni di reversibilità per i pacsati, è stata una promessa elettorale di Sarkozy. La prova che le mentalità possono evolvere.
http://www.unita.it/news/mondo/89785..._etero_che_omo