Giornalismo e il "Crimen Sollecitationis"

Proprio adesso mi sono imbattuto in un'analisi di una puntata di South Park. Si parlava del "Crimen Sollecitationis" cioè la procedura da seguire secondo il diritto canonico nelle cause di sollicitatio ad turpia, cioè quando un chierico (presbitero o vescovo) veniva accusato di usare il sacramento della confessione per fare avances sessuali ai/alle penitenti.

Un verso del Crimen è il seguente:
"Prometto, mi obbligo e giuro che manterrò inviolabilmente il segreto su ogni e qualsiasi notizia, di cui io sia messo al corrente nell'esercizio del mio incarico, escluse solo quelle legittimamente pubblicate al termine e durante il procedimento"

ALT.

NON INTENDO BUTTARE FANGO SULLA CHIESA.

Mi chiedo solamente se i giornalisti hanno mai riflettuto su questo:

- Elvo Zornitta, accusato di essere Unabomber, è stato vittima della malagiustizia. Naturalmente i giornalisti sono andati dietro al giudizio del giudice. Il giudice ora è sotto processo e la vita di Zornitta è stata distrutta.

- Abu Omar, accusato di terrorismo, è stato vittima della malagiustizia. Naturalmente i giornalisti sono andati dietro al giudizio del giudice. Torturato prima e maledetto dopo, adesso non ha vita facile.

Perchè i giornalisti, fautori della rovina della vita di molti innocenti, non seguono il verso del Crimen così evitando tutto ciò?

Questa la so :lol:
Perché vende più copie il primo che getta il mostro in pasto alle belve (leggasi il pubblico).
Da qui la necessità di gridare ai quattro venti vita morte e miracoli del primo sospetto su cui si riesce a mettere le mani :P
Se poi il presunto mostro era innocente, pazienza. Loro intanto il loro titolo a caratteri cubitali l'hanno mandato in stampa.
Però occhio, che questo discorso viene anche usato da una certa corrente del governo che non nomino per promuovere misure nocive alla libertà di stampa.
Diciamo che è un lato sporco del giornalismo, ma non bisogna gridare allo scandalo, sennò la daremmo vinta a loro e buonanotte libertà, che già ce n'è tanto poca.
La soluzione della questione risiede nelle coscienze: dei giornalisti come di quelli che s'informano, che non credano che solo perché uno è finito sul giornale come indagato sia automaticamente il colpevole.

Veramente Abu Omar E' colpevole, che io ricordi.....l'illecito sta solo nell'averlo lasciato rapire dalla CIA.....

Su Zornitta invece concordo, ricordo la vicenda.

Quote:

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Originariamente inviata da Wolverine

Veramente Abu Omar E' colpevole, che io ricordi.....l'illecito sta solo nell'averlo lasciato rapire dalla CIA.....

Su Zornitta invece concordo, ricordo la vicenda.

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Era soltanto "indagato" dalla procura di Milano, quando è stato rapito dalla CIA e sottoposto a torture.
Considerando che è stato liberato dalla stessa CIA senza che avesse confessato alcuna colpevolezza nemmeno sotto tortura, sarei propenso a considerarlo innocente...