Intercettazioni, stretta ma non troppo. Nell'interesse dei cittadini o dei politici?
La maggioranza ha messo a punto gli estremi del ddl. Mentre la blogosfera segue attentamente il dibattito e si interroga sui contenuti esplosivi dell'"archivio Genchi"
La maggioranza ha raggiunto un'intesa sul disegno di legge che riguarda le intercettazioni, attualmente all'esame della Camera. La 'stretta' ci sarà, tuttavia non toccherà l'elenco dei reati 'ascoltabili' (che resta uguale a quello attuale), ma la durata: 45 giorni prorogabili di 15, con la sola eccezione dei reati per mafia e terrorismo. Ci sarà anche un budget di spesa per evitare che il costo delle intercettazioni sia fuori controllo (oltre 220 milioni di euro negli ultimi anni).
I paletti con cui i magistrati dovranno fare i conti saranno soprattutto quelli del limite temporale, proposta contro la quale si scaglia l'Italia dei Valori: «Ma se a un magistrato vengono dati sei mesi o un anno per indagare su un reato - dichiara Di Pietro - non c'è nessuna ragione al mondo per limitare il tempo delle intercettazioni. Sarebbe come se un medico che opera per tre ore potesse usare il bisturi solo per un quarto d'ora».
Il premier Silvio Berlusconi parlando di intercettazioni in un comizio a Olbia sostiene la necessità di un tempestivo giro di vite: «Dobbiamo essere decisi e non consentire che questo sistema che la nostra Costituzione considera come eccezionale possa continuare. Dobbiamo imporre limiti certi, sicuri per i cittadini» e accenna a quello che potrebbe essere «uno scandalo che forse sarà il più grande della storia della Repubblica: un signore ha messo sotto controllo 350 mila persone» riferendosi all'archivio di Gioacchino Genchi, il mago degli incroci dei tabulati telefonici, ex consulente del pm De Magistris per l'indagine Why Not.
Il superconsulente informatico avrebbe controllato, tra gli altri, i tabulati telefonici di Nicolò Pollari, nientemeno che un ex capo del Sismi, di ex ministri, di parlamentari e di numeri "coperti da segreto di Stato" e per questo sarà interrogato dal Copasir (il comitato parlamentare sui servizi segreti presieduto da Francesco Rutelli).
Appena si parla di tabulati, intercettazioni, magistratura il clima in Italia si riscalda, sia sugli scranni dei politici che sulla rete: esiste davvero un 'archivio Genchi'? A Genchi è stato tolto davvero l'incarico per evitare che continui a lavorare mettendo in difficoltà illustri personalità, come sostiene Marco Travaglio? Un ddl sulle intercettazioni è necessario perché è a rischio la privacy di tutti gli italiani?
Sui Myblog esistono più di 900 post in cui si parla di "intercettazioni" e c'è anche chi si chiede "perché non organizzare un referendum???".
Fonte: Notizie.alice.it
Cosa ne pensate di questo compromesso?
Troppo poco?
