L'alcoltest non prova l'ebbrezza
La sentenza di un gip di Firenze
L'etilometro usato sulle strade dalle forze dell'ordine non è sufficiente a provare penalmente lo stato di ebbrezza dei guidatori. Lo stabilisce un gip di Firenze, che ha assolto un italiano 56enne. L'uomo, dopo un incidente, era risultato positivo all'alcoltest, con un tasso 3 volte sopra il limite. Per il giudice questo è un pre-test. Mentre solo quello eseguito negli uffici di polizia giudiziaria o in ospedale costituisce elemento di prova.
L'uomo, accusato di guida in stato di ebbrezza, aveva chiesto il patteggiamento. Contro la sentenza, dell'aprile scorso, la procura ha presentato ricorso in Cassazione.
Nel motivare la sua decisione, il giudice spiega che "se l'esito della misurazione con apparecchio portatile è positivo, ad esso non consegue l'accertamento della soglia penalmente rilevate", che può avvenire solo negli uffici di procuratore generale o negli ospedali.
Nel ricorso, la procura, dopo aver ricordato che l'indagato venne sottoposto all'alcoltest negli uffici di polizia, sottolinea che, in ogni caso, l'etilometro è "lo strumento valido, appositamente prescritto, per la misurazione del tasso alcolemico". La procura ricorda che, ritenendo l'etilometro portatile un semplice pre-test, lo stesso gip ha respinto decine di richieste di decreti penali di condanna.