ciao Amici
Volevo proporvi una riflessione economica sui governi Prodi e Berlusconi in modo da avere dei parametri su cui riflettere e su cui analizzare l'operato del nuovo governo.
I precedenti governi Berlusconi, in intesa con i ministri dell'Economia Siniscalco e Tremonti, hanno caratterizzato il loro mandato abbassando le aliquote fiscali e realizzato progetti di sviluppo (tra cui infrastrutture viarie).
Dove hanno reperito le risorse finanziarie necessarie ? Non tagliando le spese pubbliche (tra cui la voce più rilevante è la Sanità), non diminuendo il numero dei Parlamentari, assessori, consiglieri, non eliminando Enti Pubblici inutili (sono centinaia gli enti che hanno più amministratori che dipendenti, o sono doppioni o triploni di altri), ma andando a "prosciugare" l'avanzo primario (saldo positivo tra entrate e uscite annue dello Stato. L'Avanzo primario è importantissimo perchè serve anche a pagare gli interessi passivi che abbiamo sull'enorme Debito Pubblico (1600 miliardi di euro) che ammontano a 70 miliardi di euro !!. Il risultato è stato un sensibile aumento del Debito pubblico e il non rispetto dei parametri di Maastricht .
Quindi Berlusconi & C ha agito in modo elettoralmente più pagante: ha indebitato di più la Nazione ma non ha colpito le tasche dei singoli cittadini.
Il Governo Prodi invece, con il ministro dell'Economia Visco, ha agito in modo diverso e sicuramente meno pagante dal punto di vista elettorale: ha aumentato le tasse, che sono servite a ricreare l'avanzo primario, e quindi ha ridotto sensibilmente il Debito Pubblico ed è rientrato nei parametri di Maastricht, quindi una Nazione meno indebitata, ma a discapito delle tasche dei singoli cittadini. Anche Prodi non ha agito sulla riduzione della spesa pubblica, sul taglio dei costi della politica per reperire risorse finanziarie utili a attuare programmi di ammodernamento e sviluppo del Paese .
Quindi valuteremo il nuovo Governo Berlusconi, se agirà come al solito, utilizzando il "risparmio" creato dal governo Prodi e aumentando il debito pubblico e sforando di nuovo i parametri di Maastricht, o se questa volta, finalmente, cercherà dopo aver abbassato le tasse e eliminato ICI e quant'altro, di contenere la spesa pubblica e ridurre i costi della poltiica.
Questa sarebbe la soluzione economica ottimale, secondo me e molti economisti: ABBASSARE LE TASSE MA RIDURRE LA SPESA PUBBLICA E I COSTI DELLA POLITICA, dando respiro alle imprese e alle famiglie, creando quindi avanzo primario per ridurre il debito pubblico e liberare risorse finanziarie per lo sviluppo del Paese.
Due modi diversi di governare tra Berlusconi e Prodi
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20/4/2008, 14:53metodicoDue modi diversi di governare tra Berlusconi e Prodi
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20/4/2008, 14:56obo
hai pienamente ragione!
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20/4/2008, 14:56Nuvolablu
Ancora???:o:o
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20/4/2008, 14:56Wolverine
E' verissimo, ridurre la spesa pubblica è certamente fra le chiavi di tutto.....e questo finora l'hanno fatto poco sia Prodi che Berlusca
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20/4/2008, 17:44WittmannMaglia nera/ L'economia italiana è ferma. L'Fmi: Pil +0,3%, ultima in Europa.Quote:
Originariamente inviata da metodico
Mercoledí 09.04.2008 15:30
L'economia italiana è ferma. I dati del Rapporto economico globale del Fondo monetario internazionale non lasciano spazio a dubbi: la crescita del Pil del Belpaese non andrà oltre lo 0,3% nel 2008 e nel 2009, contro lo 0,6% fissato nelle ultime stime ufficiali del governo. Un taglio rispettivamente dello 0,5% e dello 0,7% rispetto a quanto l'istituto di Washington prevedeva a gennaio e che vale al nostro Paese la maglia nera in Europa, dove la media di Eurolandia è prevista attestarsi all'1,4%.
Torna a salire il debito pubblico italiano a gennaio. Il dato, informa il Supplemento al Bollettino statistico della Banca d'Italia, si è attestato a 1.621,88 miliardi di euro, con un incremento dell'1,5% alla fine del 2007.Il debito cresce anche dell'1,95% rispetto ai 1.590,791 miliardi toccati a gennaio dell'anno scorso.
L'aver preso misure impopolari per diminuire il debito pubblico è una specie di leggenda pre-elettorale; il debito pubblico non è affatto diminuito (1590 miliardi gennaio2006, 1621 miliardi gennaio 2007)..E temo che in questi ultimi mesi non sia affatto diminuito!
Con l'aumento della pressione fiscale hanno solo ottenuto un modesto migliramento del rapporto deficit/pil...modesto e temporaneo!
Temporaneo perchè hanno lasciato un'economia praticamente bloccata, in crescita mooolto al disotto di tutte le aspettative; una crescita bassissima del pil infatti farà cambiare a cascata anche tutte le belle previsioni fatte a suo tempo sui rapporti deficit/pil, sulle entrate, ecc. -
20/4/2008, 17:58DummyVQuote:
Originariamente inviata da obo
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20/4/2008, 20:35lakeofire
Nessuno dei 2 ha fatto ciò che bisognava fare. Spero in Berlusconi questo giro (visto che la Lega dovrebbe essere determinante ;) ).
Eseguito questo punto il confronto tra i due non può che essere 90 per Berlusconi e 10 x mortadella :D -
20/4/2008, 20:37anonimo1posso chiederti dove hai preso questi dati? ansa? (è solo una curiosità eh!)Quote:
Originariamente inviata da Wittman
Cmq tornando in topic, vedi metodico, anche se prodi avesse fatto una politica per il riassorbimento del debito pubblico (cosa di cui dubito fortemente), fa abbastanza tristezza vedere che lo fa sulle spalle dei cittadini italiani quando ci sono banche e assicurazioni che si arricchiscono a livelli esponenziali da oltre un decennio. Una tassazione minima sul loro attivo porterebbe alle casse dello stato miliardi e miliardi di euro, ma FORSE sono gli interessi a muovere silvio e romano/ualter. -
21/4/2008, 9:12Wittmann
Ah! Uomo di poca fede...:D
Le fonti...andarle a pescare....dunque dunque mezzo articolo l'ho ritrovato pari pari:
Fmi: l'Italia è la maglia nera d'Europa Corriere della Sera
Per il resto non mi ricordo esattamente quale sito avessi usato, ma ne ho trovate facilmente diverse con gli stessi dati (provenienza Bankitalia e riportati dall'ansa, usano anche le stesse parole), tipo:
FMI: ECONOMIA ITALIA FERMA, MAGLIA NERA UE, SALE DEBITO/ANSA - Wall Street Italia
o
Sale il debito pubblico. Italia maglia nera dell'Ue | America Oggi -
21/4/2008, 9:33P S Y C H O
Come non si può condividere che occorrerebbe abbassare la spesa pubblica eliminando gli enormi sprechi che caratterizzano l'azienda Italia, sprechi che ahimé sono stati il denominatore comune di quasi 20 anni di malgoverno dopo la riforma elettorale.
Destra e Sinistra si son differenziati su teorie quali meno tasse/più tasse, meno servizi/più servizi, ma massimo spreco e interessi personali della classe politica hanno trovato sempre tutti d'accordo.
Io non credo che le cose cambieranno a breve.
Non con i soliti uomini a governare.
Intanto un elettore su tre ha dato il suo dissenso alla classe politica canonica: non andando a votare, votando piccoli partiti con la certezza che si trattava di un voto non utilizzabile ai fini del governo, votando scheda bianca o nulla.
Un governo veramente democratico dovrebbe tener conto anche di questa maggioranza alternativa e chiedersi se non sia il caso di rispondere positivamente al suo malcontento. -
22/4/2008, 19:19metodico
ciao
il mio post è abbastanza provocatorio: vuole esaltare il fatto che "questa classe politica" nata in parte, sulle ceneri della Democrazia Cristiana, del Partito socialista di Craxi, di quello liberale e repubblicano, non è poi così "nuova" o "innovativa" come vuol far credere. Tutti dicono di avere delle soluzioni ottimali per risollevare le sorti dell'Italia, ma alla fine, in concreto, nessuno vuole cambiare lo status quo, nessuno vuole cedere i privilegi acquisiti. Forse solo i Giovani, si trovano nelle condizioni, di avere "interesse" a cambiare. -
22/4/2008, 22:50anonimo1
su questo non si può non essere d'accordo
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23/4/2008, 12:25thorpeil nostro non è nemmeno fintamente democratico.Quote:
Originariamente inviata da Abel Balbo
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23/4/2008, 14:07P S Y C H OTi ringrazio per la deduzione, era proprio quello che volevo dimostrare! :)Quote:
Originariamente inviata da thorpe
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23/4/2008, 17:25lower
Se Berlusconi mantiene le promesse e inizia veramente a levare enti inutili tipo provincie&co. allora molti soldi verranno recuperati :)
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26/4/2008, 14:43metodico
infatti a prescindere dal colore politico, dalle simpatie personali, noi elettori dovremmo abituarci a "valutare" l'operato di un governo sui risultati conseguiti, ovviamente conoscendo e monitorando i "parametri" sopra detti. L'elettore ha un compito fondamentale di scegliere chi deve amministrare il Paese, ma deve essere consapevole di quali sono le "voci" da controllare per poi dare un giudizio positivo o negativo. Deve valutare le azioni concrete, non basarsi sulle ideologie, o sulle simpatie o antipatie. Purtroppo esite ancora una grande percentuale di persone in Italia che non è in grado di valutare nei fatti l'operato di un governo.
Non per niente le democrazie più forti, gli stati più efficienti, hanno una popolazione
con un livello di istruzione e di conoscenza superiore al nostro.
Vale sempre il detto: il potere politico e quello temporale vogliono il popolo ..ignorante !! -
26/4/2008, 17:26lakeofireCerto che per capire se un governo ha fatto bene o no... non serve una laurea...Quote:
Originariamente inviata da metodico
Se unmo segue la politica o cmq si interessa di quello che succede capisce anche senza un dottorato... -
26/4/2008, 22:40Yodayo... concordisco in pieno col darkness ;)Quote:
Originariamente inviata da darkness creature
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26/4/2008, 22:43Yodamah... c'è ki dice il falso e dice di aver fatto bene ma in realtà ha ftt male... purtroppo la gente capisce k ha fatto bn e lo rivota (ehm, nn facciamo nomi;))Quote:
Originariamente inviata da lakeofire
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27/4/2008, 12:08lakeofireC'è anche chi sa che qualcuno ha fatto bene ma dice che ha fatto cagare lo stesso :D:D:D ;)Quote:
Originariamente inviata da Yoda
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28/4/2008, 13:52metodico
non basta seguire la politica per capire se uno ha fatto bene o male. Bisogna avere anche delle cognizioni economiche, saper analizzare i conti economici, per questo avere dei "parametri economici a cui fare riferimento è importante. Logico che ogni presidente del Consiglio, ministro, partito di maggioranza, cerca di tirare l'acqua al suo mulino. Ma quanti si interessano veramente di questioni politico-economiche in Italia ? Non credo che sia in molti. Basta vedere quanti italiani seguono dibattiti o trasmissioni politiche, e quanti seguono "grande fratello" o i serial televisivi. Siamo ben lontani dalla "cultura" di altri Paesi Europei.
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28/4/2008, 20:45lakeofireOvvio che intendo seguita decentemente.Quote:
Originariamente inviata da metodico
E' anche vero che uno può non essere un esperto economico, ma essere un esperto su altri campi... per quello che non capisce autonomamente si informarà in più parti e trarrà le sue conclusioni.
La politica deve essere vicina al cittadino, non pensare/parlare solo dei conti astronomici/cartacei con non so quanti zeri :D